Windows 10 cloud: le specifiche tecniche dei sistemi destinati al mondo educational

Windows 10 cloud: le specifiche tecniche dei sistemi destinati al mondo educational

Le specifiche tecniche minime dei sistemi notebook da abbinare a OS Windows 10 CLoud sono molto simili a quelle delle soluzioni Chromebook, dirette concorrenti nel segmento educational

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Sistemi Operativi
ChromeGoogleChromebookWindowsMicrosoftSurface
 

Il successo delle soluzioni notebook Chromebook, sistemi portatili economici basati su sistema operativo Google Chrome e che basano la maggior parte delle proprie funzionalità sulla disponibilità di una connessione dati broadband, è ben evidente a livello globale. Molto di meno nel mercato italiano, nel quale la popolarità di queste soluzioni è decisamente più contenuta complice la mancanza di diffusione di connettività broadband adeguata in ogni ambiente.

Microsoft sta preparando il debutto del sistema operativo Windows 10 Cloud, versione del proprio OS che è stata pensata per l'utilizzo in sistemi di ridotta potenza in abbinamento unicamente ad applicazioni che possano venir scaricate dal Windows Store e non installate come eseguibile direttamente dall'utente.

Windows 10 Cloud potrà venir aggiornato, a pagamento, portandolo a una versione Home o Pro di Windows 10 così da poter eseguire applicazioni Win32 e non venir limitato alle sole App dello store. Tornando al recente passato dell'azienda americana non ci si può dimenticare di Windows RT, sistema operativo costruito sulla base di Windows 8 che nelle intenzioni di Microsoft doveva diffondersi in sistemi tablet e notebook più economici ma che in realtà ha avuto vita molto breve e tormentata. Windows 10 Cloud non dovrebbe, almeno queste sono le intenzioni, ripercorrere la genesi che ha portato al rapido abbandono di Windows RT.

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Il sito Windows Central ha pubblicato una tabella sviluppata da Microsoft che fornisce informazioni sulle specifiche tecniche minime richieste per i PC che verranno abbinati a Windows 10 Cloud. Per potenza di calcolo del processore, quantitativo di memoria e soluzione di storage richiesta si notano evidenti parallelismi con i notebook più economici presenti sul mercato, oltre che con le proposte Chromebook. Dinamiche simili anche per alcuni indicatori prestazionali che definiscono quello che è il previsto comportamento dei sistemi Windows 10 Cloud nell'esecuzione ordinaria, in termini di tempi di avvio delle applicazioni e di autonomia con il funzionamento a batteria.

Il debutto ufficiale del sistema operativo Windows 10 Cloud è atteso nel corso del mese di maggio, in concomitanza con l'evento di introduzione delle novità hardware che Microsoft ha previsto per il giorno 2. In questa occasione l'azienda americana potrebbe anche presentare delle proposte della famiglia Surface specificamente sviluppate per l'utilizzo con Windows 10 Cloud e pertanto semplificate per costruzione e caratteristiche rispetto ai modelli Surface Pro attualmente in commercio.

9 Commenti
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calabar24 Aprile 2017, 16:02 #1
Insomma, dopo aver fallito con Windows RT ci riprovano cercando di seguire la strada che Google ha intrapreso con i suoi Chromebook.
Mah, potrebbe anche funzionare,

Piuttosto mi spaventa un po' la possibilità di installare applicazioni solo dallo store, capisco che ci si limiti solo alla UWP, ma il sideload dovrebbe essere consentito, soprattutto in ambito educational.
Cappej24 Aprile 2017, 16:54 #2
troppo poche al momento le Universal App, a mio parere si rischia di avere un sistema castrato esattamente come fu per Win 8 RT.
E' un progetto pre-maturo per un ambiente ancora Acerbo

Google a differenza di M$, ha dalla sua parte un merket sconfinato di android (sconfinato anche nelle schifezze chiaramente) quindi più facile.
Windows senza win32, al momento, e come "un colonnello senza colonna" (cit. Nino Frassica - stessa simpatia di un Autovelox!)

IMHO
Pino9024 Aprile 2017, 21:59 #3
Originariamente inviato da: emiliano84
no grazie al bridge e' un attimo convertire una qualsiasi app win32 e metterla sullo store


Emiliano scusa ma non e' cosi'. In uno scenario di produzione la conversione completa di un software richiede i regression test di ogni funzionalita', qualsiasi essa sia. E il testing ha un costo non indifferente....
Marko#8825 Aprile 2017, 09:45 #4
Come dispositivi secondari, magari da casa al posto del tablet, andrebbero benissimo. Ovviamente lo store deve essere adeguato ma con quello a posto secondo me non è un brutto progetto.
calabar25 Aprile 2017, 10:24 #5
@Cappej
I Chromebook hanno introdotto solo di recente (e solo per i modelli recenti) la compatibilità con il play store. Però si sono diffusi senza questa compatibilità, segno che in quello specifico ambiente avere mille applicazioncine non è fondamentale.
Certo, per la diffusione di massa, se a quella si sta mirando, le applicazioni sono fondamentali.

@emiliano84
Per il momento si parla solo di installazione dallo store, per questo ho sollevato il dubbio. Sarebbe bene avere informazioni precise a riguardo.

Per quanto riguarda la conversione delle applicazioni, i test sono comunque da fare se devi pubblicare un'applicazione che sia qualcosa più di una homebrew: basta poco per far saltare fuori qualche problema.
Ma il vero problema sono tutte quelle applicazioni Win32 funzionanti e non più sviluppate attivamente, dove non si vedrà mai una conversione.
O quelle ancora sviluppate ma in cui lo sviluppatore non ha intenzione di dedicare tempo per una piattaforma in cui non ha interesse.
Pino9025 Aprile 2017, 11:03 #6
Originariamente inviato da: emiliano84
Non si tratta di una conversione a livello di codice, ma semplicemente viene rifatto il pacchetto dell'installer per essere scaricato e installato dallo store, poi l'app gira in una specie di sandbox con un proprio registro


Hai detto niente!

A parte gli scherzi, come anche ti ha detto calabar purtroppo bisogna ritestare tutto da capo: un cambiamento cosi' drastico all'ambiente di runtime richiede un testing approfondito... magari il programmino fatto in casa non ha di questi problemi eh.

Ciao
djfix1326 Aprile 2017, 10:01 #7
ma nessuno ha notato che con quelle specifiche minime si parla di un pc di almeno 300 euro? economico e con poche risorse dove? io ho pc con metà di quelle risorse con windows pieno che funziona da dio, a cosa dovrebbe servire la computazione in cloud se poi devo avere 4GB di Ram?
sistemi moderni con le specifiche di win98 secondo me sono il sogno di tutti.
perfino android che era partito con 300/500MB ora spara i 4/6GB e non ditemi che le funzionalità sono super avanzate!
LordPBA26 Aprile 2017, 11:09 #8
Originariamente inviato da: djfix13
ma nessuno ha notato che con quelle specifiche minime si parla di un pc di almeno 300 euro? economico e con poche risorse dove? io ho pc con metà di quelle risorse con windows pieno che funziona da dio, a cosa dovrebbe servire la computazione in cloud se poi devo avere 4GB di Ram?
sistemi moderni con le specifiche di win98 secondo me sono il sogno di tutti.
perfino android che era partito con 300/500MB ora spara i 4/6GB e non ditemi che le funzionalità sono super avanzate!


ma infatti... quad core e 4gb di ram, specifiche piccole??? Mah, piccole sono monocore e 2gb di ram... come i vecchi netbook. Con un quad e 4gb ci gira win10 normale (che appunto ti puoi comprare...)

ok ok, questo windows serve solo per invogliare a comprare il win10 completo
calabar26 Aprile 2017, 15:01 #9
Originariamente inviato da: emiliano84
certo se ti serviranno alcune funzionalita' potrai pagare l'aggiornamento alla versione home/pro, visto che questa e' gratis

Beh, spero che questi aggiornamenti costino 30-50 euro, ossia indicativamente il prezzo che carica l'OEM su un PC Windows per la licenza.
Se devo pagare 100-200 euro per questo upgrade, beh, allora meglio comprare direttamente un PC con la versione di Windows che mi serve.

Il pericolo vero secondo me è che Microsoft utilizzi queste licenze a bassissimo/nessun costo per invadere ancora più facilmente il mercato, per poi guadagnare abbondantemente dagli update a prezzo ben più alto del costo di una licenza venduta agli OEM.
Per Microsoft è un win-win: se uno aggiorna le guadagna, se non aggiorna lei promuove lo store (e magari guadagna da quello).

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