Il microkernel di Google Fuchsia cambia nome: ecco Zircon

Il microkernel di Google Fuchsia cambia nome: ecco Zircon

Cambio di nome per Magenta, il microkernel alla base del nuovo sistema operativo Fuchsia creato da Google. Scarse le informazioni sul progetto complessivo, ma il codice del microkernel è disponibile su Git

di pubblicata il , alle 12:41 nel canale Sistemi Operativi
Google
 

Google è ormai da tempo all'opera per creare un nuovo sistema operativo, il cui nome in codice è Fuchsia. Al momento non sono note informazioni sulle intenzioni del gigante della ricerca per questo software, ma il micro-kernel che ne è alla base ha appena visto un cambio di nome: Magenta si chiama ora Zircon.

Come riporta Phoronix, il repository Git di Magenta ha cambiato nome in Zircon, con una descrizione del progetto e del suo stato:

Zircon è la piattaforma alla base di Fuchsia OS. Zircon è composto di un microkernel (sorgenti in kernel/...) e di un piccolo insieme di servizi nello spazio utente, driver e librerie (sorgenti in system/...) necessari perché il sistema si avvii, parli all'hardware, carichi processi nello spazio utente e li esegua, ecc. Fuchsia crea un sistema operativo molto più grande su questa fondazione.

Il kernel Zircon fornisce chiamate di sistema per gestire procesi, thread, memoria virtuale, comunicazione tra processi, wait per i cambiamenti di stato degli oggetti e blocchi (tramite futexes).

Al momento sono presenti alcune chiamate di sistema temporanee che sono state utilizzate per il lavoro di costruzione, ma saranno eliminate in futuro quando sarà finalizzato l'insieme delle API/ABI delle chiamate di sistema per il lungo termine. Ci si aspetta che ci siano circa 100 chiamate di sistema.

Le chiamate di sistema di Zircon sono generalmente non-bloccanti. wait_one, wait_many, port_wait e thread sleep sono le eccezioni più degne di nota.

Interessante è la scelta di rendere la maggior parte delle chiamate di sistema non-bloccanti, seppur rimarrà da vedere quali e quante saranno effettivamente create con questa caratteristica. La gestione delle chiamate di I/O, ad esempio, sarà interessante da analizzare per via delle sfide che potrebbe rappresentare dal punto di vista della programmazione rispetto al modello più consolidato delle chiamate bloccanti. L'implementazione sarà la chiave.

Anche la scelta di usare un microkernel, per quanto questo possa garantire maggiore stabilità e flessibilità, pone interessanti questioni riguardo le prestazioni - un dibattito che anima da anni appassionati e ricercatori. L'implementazione di Google potrebbe rivelarsi vincente, seppure sia ancora presto per effettuare confronti con gli altri sistemi operativi e trarre quindi delle conclusioni.

Fuchsia rimane ancora avvolto nel mistero: non è chiaro quale sarà il suo futuro; potrebbe essere un sistema operativo destinato al mondo dell'Internet delle Cose, oppure un sostituto del kernel Linux per i progetti Google o dell'intero Android (con Chrome OS come altra possibile "vittima"). Le informazioni al riguardo sono al momento pochissime e fioccano le speculazioni.

6 Commenti
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Oenimora18 Settembre 2017, 13:26 #1
Originariamente inviato da: articolo
Fuchsia crea un sistema operativo molto più grande su questa fondazione

In questo caso, foundation si traduce fondamenta.
TheZioFede18 Settembre 2017, 15:23 #2
Sembra che stiano lavorando attivamente per portare Chromium su Fuchsia, sarà interessante seguire come evolverà il sistema
s-y18 Settembre 2017, 15:32 #3
Originariamente inviato da: TheZioFede
Sembra che stiano lavorando attivamente per portare Chromium su Fuchsia, sarà interessante seguire come evolverà il sistema


non sto seguendo la cosa, a scanso di cacchiate, ma uno 'sbocco' potrebbe quindi essere una sorta di vm che fa girare il browser o il fine è solo portarlo in dispositivi iot?
Slater9118 Settembre 2017, 17:26 #4
Originariamente inviato da: Oenimora
In questo caso, foundation si traduce fondamenta.


In ambito architettonico si parla di "fondazione", non di "fondamenta". Ci sono rimasto male quando l'ho scoperto. Ho voluto quindi usare il termine specifico adottato dagli architetti, non è una traduzione "pigra".
TheZioFede19 Settembre 2017, 10:19 #5
Originariamente inviato da: s-y
non sto seguendo la cosa, a scanso di cacchiate, ma uno 'sbocco' potrebbe quindi essere una sorta di vm che fa girare il browser o il fine è solo portarlo in dispositivi iot?


lo sblocco "finale" immagino sia far girare Chrom* su Fuchsia installato su PC e smartphone, da quel che ho capito nel mentre usano una sorta di VM su linux per fare il porting, ma non ho approfondito la cosa
fano19 Settembre 2017, 10:21 #6
Per me ci faranno girare Android / il successore di Android su questo kernel... mi pare un po' sprecato solo per IoT (che mi sa che non ha poi sto successo).

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