Ecco perché i supporti tecnici sconsigliano Windows 10
A dispetto degli sforzi di Microsoft per promuovere l'aggiornamento gratuito di Windows 10, i servizi di assistenza tecnica stanno sconsigliando il nuovo sistema operativo, suggerendo a chi lo ha installato di effettuare il downgrade
di Nino Grasso pubblicata il 06 Novembre 2015, alle 16:01 nel canale Sistemi OperativiWindowsMicrosoft
Pare che negli Stati Uniti alcuni servizi d'assistenza stiano sconsigliando l'aggiornamento a Windows 10 e che stiano cercando di convincere gli utenti che lo hanno già installato ad effettuare il downgrade. Il tutto mentre Microsoft sta cercando di effettuare l'impresa faraonica di portare il nuovo sistema operativo su un miliardo di macchine con aggiornamenti gratuiti e marketing incessante, impresa che sembrerebbe ostacolata dagli stessi partner commerciali.
La novità è stata riportata da Laptop che ha effettuato una serie di chiamate ai supporti assistenziali di Dell e HP, chiedendo agli impiegati alcune domande tecniche relative alla nuova piattaforma. Le risposte ottenute non sono state certamente in linea con le strategie di Microsoft. In un caso i tecnici Dell hanno consigliato di tornare a Windows 8.1, adducendo come motivazione i "tanti problemi" presenti sull'ultima release del sistema operativo di Redmond.
Ha risposto in maniera piuttosto simile anche l'assistenza tecnica HP, dove l'impiegato ha raccomandato l'acquisto di una chiavetta USB da 40$ per effettuare il ripristino ad una precedente versione di Windows. In un comunicato di Dell rilasciato a Laptop si legge: "Dal momento che Windows 10 continua ad evolversi, in alcuni casi consigliamo ai nostri clienti di tornare al sistema operativo che usavano precedentemente in modo da risolvere un problema specifico che hanno riscontrato".
La compagnia ha inoltre aggiunto: "Restiamo impegnati a supportare Windows 10 e siamo pronti ad aiutare i nostri clienti ad effettuare la transizione nel modo più semplice possibile". La risposta di HP è stata invece più pragmatica: "Alla fine, quello che ci viene chiesto è che il PC funzioni correttamente", ha dichiarato Mike Nash della società americana. "Visto il caso, fare tornare i clienti ad una piattaforma già nota potrebbe essere stata la cosa più rapida da fare".
Non è semplice garantire la piena compatibilità con una versione di Windows che non esisteva quando il computer è stato commercializzato
Ed è proprio questo il motivo per cui alcuni servizi assistenziali consigliano il downgrade, soprattutto se si dispone di un computer non di ultima generazione. Del resto questa non è una politica del tutto nuova, con i produttori che offrono supporto ad un numero di software ristretto su determinate macchine per un motivo ben preciso: non è semplice garantire la piena compatibilità con una versione di Windows che non esisteva quando il computer è stato commercializzato.
Una politica vecchia probabilmente come l'informatica, ma è curioso notare come sia totalmente agli antipodi con la strategia di Microsoft per Windows 10 e con la sua manovra strategica degli aggiornamenti gratuiti.
110 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoi servizi di assistenza e i produttori in generale dovrebbero darsi un po' più da fare a mio modesto parere, senza contare che la scelta di non includere più i dischi di ripristino nel prodotto è stata una gran minchiata
immagino che il problema spesso non è w10 ma l'utonto
Il fatto comunque non è nuovo, e non ha a che vedere direttamente con windows 10: come già scritto da altri (e nell'articolo) quasi sempre l'assistenza viene rifiutata se nel PC non c'è il sistema operativo con cui lo stesso è stato venduto
Io facendolo per lavoro ne ho aggiornati tantissimi, molti vero sono andati a buon fine e ha riconosciuto tutto da solo, ma altri ho dovuto sbattermi non poco per riuscire a trovare i driver (sopratutto macchine AMD).
E andare a vedere l'ID hardware del componente, cercarsi il driver corrispondente (che non sempre è così facile da trovare), forzando" magari l'installazione di un driver disponibile solo per 7 o addirittura Svista, non è proprio una cosa a portata dell'utente comune.
Poi vabbè i supporti delle case paiono avere sempre gli occhi foderati di prosciutto.
Anche quando sono passato a Win8 sul PC del negozio, con una MoBo 775 nForce, non mi riconosceva una periferica, chiedo sul forum ufficiale nVidia e lo staff mi risponde con un laconico "Win8 non è supporato".
Dopodichè un'utente mi consiglia semplicemente di scaricare il driver per windows7, scompattare l'eseguibile con Winrar e installare il driver manualmente... Così ho fatto e il PC funziona perfettamente da 2 anni, con Win8 prima e con Win10 ora.
Su un Vaio anche piuttosto recente (i5 3'gen) riconosceva tutto ma si inchiodava il touchpad, migliaia di lamentele sul forum Sony a cui rispondevano che Win10 non era supportato, quando anche li bastava andare nel sito del produttore del touchpad (synaptics) scaricare il loro driver aggiornato per risolvere il problema.
Quoto, e ringrazio Microzozz per quesa ondata di assistenze che mi ha procurato.
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