Microsoft: primi errori di gioventù per OneCare

Incominciano a vedersi i primi errori di gioventù per la suite di sicurezza targata Microsoft. Falle molto più importanti di quello che sembrano, in un campo d'azione, quale la sicurezza informatica, dove Bill Gates non può sbagliare per non perdere ancora terreno.
di Marco Giuliani pubblicata il 02 Febbraio 2006, alle 16:43 nel canale SicurezzaMicrosoft
Il software, ancora in fase di beta, è caduto tra le mani dei ricercatori delle società di sicurezza - precisamente Mark Curphey, vice presidente della società specializzata in ricerca e gestione delle vulnerabilità FoundStone - ed ha cominciato a mostrare i primi problemi di giovinezza.
Il firewall della suite, di default, permette la connessione ad Internet a tutti i programmi che facciano utilizzo della Java Virtual Machine o che abbiano una firma digitale.
"Ogni firewall, ogni dispositivo di sicurezza dovrebbe avere come politica di default una negazione di connessione ad Interent. Ogni porta dovrebbe essere chiusa" ha dichiarato Curphey, che ha poi continuato dicendo "è praticamente un invito scritto per malware e pirati informatici".
Microsoft, dal suo canto, ha risposto alle accuse confermando l'analisi di Curphey ma dichiarando che non abbia le carte per diventare un rischio per la sicurezza del pc.
"É molto difficile che un malware sia firmato e, se anche fosse, sarebbe allora possibile risalire all'autore", ha dichiarato un portavoce di Microsoft nel blog della società.
Inoltre, ha dichiarato poi Microsoft, bloccare l'accesso ad Internet automatico della java Virtual Machine creerebbe solo confusione, perché ogni programma che ne fa uso chiederebbe l'accesso ad internet.
Decisa la risposta di FoundStone, appoggiata anche dall'esperto di spyware Ben Edelman, il quale ha dichiarato: "La maggior parte del malware è firmato e ricavare una firma digitale è straordinariamente facile. Grazie a queste firme il malware può ingannare l'utente rassicurandolo che sta installando un software sicuro".
Un errore di gioventù per Microsoft OneCare insomma, ma che basta a porre in ombra il software di casa Redmond in un campo, quello della sicurezza informatica, dove la società di Bill Gates per la prima volta dopo decenni si trova costretta a inseguire.
Fonte: ZDNet
52 Commenti
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quindi mi posso ritrovare con il computer spaccato, ma almeno so chi è stato e gli posso bruciare la casa
scandaloso... e poi vogliono mettere le firme ai driver
Della serie e' meglio curare che prevenire
Come avevo detto prima del crash del database, molti utenti dovrebbero capire perche' come me certe persone sono un po' prevenute su MS, perche' oltre a fare errori un po' grossolani in nome della sicurezza, poi negano l'evidenza!!!
Ridicoli...
ma infatti non e' il fatto del "bug" del software, sono le dichiarazioni da sbruffone che dovrebbero far pensare...
...a tal punto che se non cambiano idea questa linea te la ritrovi poi anche nel prodotto finale
non si è parlato del fatto che è beta... ma di scelte progettuali! come se decidono di progettare un aereo con la sola ala destra per intenderci
...
Ignorate il potere di scelta, se questo antivirus non ti va' bene, compri quello che ritieni migliore. E cmq credo che si possa settare in maniera che chiuda tutte le porte e chieda di volta in volta che fare...Devi effettuare il login per poter commentare
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