Un problema al cloud storage di Amazon Web Services mette in ginocchio una parte della rete
I disservizi si sono verificati tra le 19 e le 23 italiane di martedì 28 febbraio. Ancora ignoti i dettagli tecnici e le cause del problema, ma ci si attende un aggiornamento da Amazon per i prossimi giorni
di Andrea Bai pubblicata il 01 Marzo 2017, alle 09:51 nel canale SicurezzaAmazon
Nel corso della serata di ieri vari siti web hanno avuto parecchie difficoltà d'accesso per via di un problema al cloud storage S3 di Amazon Web Services. In particolare il sistema ha rilevato "alti tassi d'errore" che hanno destabilizzato i vari siti e app dipendono da AWS per il loro funzionamento. Trello, Quora, vari siti web creati con Wix sono solamente alcune delle realtà che, loro malgrado, sono risultate non raggiungibili.
Il problema si è esteso anche ad alcuni dispositivi domestici e ad apparati IoT, dal momento che anche IFTTT - che si basa sui servizi cloud di Amazon - non ha potuto operare correttamente. E addirittura anche la possibilità di segnalare problemi ha causato qualche grattacapo, con la dashboard di AWS che non ha mostrato alcuna segnalazione dal momento che il problema era relativo ad S3.
Amazon non ha ancora rilasciato molti dettagli su cosa è accaduto, anche se il disservizio sembra essere circoscritto ad un datacenter in North Virginia. Tutto è tornato alla normalità dopo circa quattro ore. I disservizi si sono verificati tra le ore 19 e le 23 italiane.
A prescindere comunque dalle cause o dalla durata dei disservizi, l'incidente sottolinea un problema sempre più crescente: ampie porzioni della rete dipendono, in maniera via via maggiore, da una manciata di servizi. AWS e proposte concorrenti permettono di rendere accessibili una serie di risorse e funzionalità cloud per quelle società che non possono o non vogliono mantenere una struttura proprietaria, ma ciò va ovviamente ad incrementare le possibilità che un disservizio singolo vada a coinvolgere molte persone e realtà.
Amazon di norma offre sempre un resoconto "postumo" approfondito degli eventuali problemi dei servizi che offre, ci aspettiamo quindi un aggiornamento nel corso dei prossimi giorni su quanto accaduto ad AWS.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAnche, però non è sempre americano? Io pensavo agli europei, non parlo ovviamente come dislocazione perchè sicuro tutte hanno datacenter in giro per il mondo. Ma della provenienza dell'azienda di per se e a che leggi sottostà.
Aruba Cloud?
No dai scherzavo...
EDIT: appena tornato in mente, rackspace, ma pare sempre americano
capisco, beh non tanto per le leggi quanto un fatto di giurisdizione, sarebbe bello se anche l'europa avesse qualche soluzione concorrente ne beneficieremmo tutti come prezzi e altro
No dai scherzavo...
eh, i datacenter li ha, alla fine è un fatto di api e infrastruttura.. se investono in quello perchè no? non esce una cosa immensa come aws però è un inizio
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