Riconoscimento facciale, nel Galles eseguito il primo arresto sfruttando questa tecnologia
L'attuale obbiettivo è quello di esportare questa tecnologia anche a circa 22.000 poliziotti londinesi, sfruttando sempre hardware e software fornito da NEC la quale è già partner per molti altri servizi con polizia del regno unito
di Carlo Pisani pubblicata il 07 Giugno 2017, alle 09:41 nel canale SicurezzaNEC
La tecnologia di riconoscimento automatico del volto (AFR) è stata introdotta lo scorso mese dalla polizia del Galles del sud in vista della finale di UEFA Champions League che è stata giocata al Millennium Stadium di Cardiff il 3 giugno scorso.
In collaborazione con NEC la polizia del Galles del sud punta a diffondere questa tecnologia tra i propri agenti al fine di controllare il movimento delle persone in punti strategici all'interno delle principali città e nelle relative periferie. L'identificazione facciale si baserà su di un database che per il momento raccoglie circa 500.000 immagini di volti di persone sospettate di criminalità, scomparse e sotto controllo.
"Il mondo in cui viviamo sta cambiando e con questi cambiamenti arriva
anche la necessità di cambiare il modo in cui la polizia opera. Stiamo
investendo per garantire che i nostri agenti abbiano strumenti e tecnologie
all'avanguardia in modo da proteggere le nostre comunità”, ha detto
l’assistente capo della polizia Richard Lewis.
La
segnalazione partita da una di queste postazioni, ancora in fase di test, il 31
maggio scorso ha portato ad effettuare il primo arresto tramite il
sistema AFR; La polizia per il momento non ha fornito ancora dettagli
circa la natura dell'arresto, presumibilmente perché si tratta di un caso ancora
in svolgimento.
Per essere una tecnologia ancora in fase di perfezionamento offre notevoli vantaggi, soprattutto per intervenire con una logica di "Pre-Crimine"; l’attuale obbiettivo è quello di esportare questa tecnologia anche tra circa 22.000 poliziotti londinesi, sfruttando sempre hardware e software fornito da NEC la quale è già partner per molti altri servizi con polizia del regno unito.
Il commissario Alun Michael ha detto: "Il nostro approccio è molto centrato su interventi preventivi e tempestivi; l'introduzione del riconoscimento facciale aiuta a sostenere questi obiettivi, consentendo di identificare vulnerabilità, situazioni pericolose ed individui malintenzionati in zone dove questa tecnologia verrà resa disponibile".
Sicuramente il Regno Unito, soprattutto per quanto riguarda il pericolo terrorismo, attualmente è un osservato speciale quanto si parla di sicurezza e prevenzione del crimine: la tecnologia AFR ha tutte le carte in regola per essere un tassello importate nel salvaguardare l'incolumità di moltissime persone e sicuramente, essendo ancora tutto sommato acerba, ha ancora margine di miglioramento. Per approfondimenti a questo Link potete trovare l'intero comunicato diffuso della South Wales Police.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPoi googlando ho capito che è Gallese.
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