Malware anche sulle sigarette elettroniche. Ecco come si impossessa dei PC
E' stata scoperta la presenza di un malware anche nelle sigarette elettroniche. Il software creato da malintenzionati si attiva nel momento in cui la sigaretta viene collegata con una porta USB prendendo in ostaggio il PC dell'ignaro utente.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 20 Giugno 2017, alle 14:01 nel canale SicurezzaLe sigarette elettroniche sono il nuovo bersaglio dei criminali digitali capaci di diffondere malware sui computer di ignari utenti. E' questo il nuovo pericolo che incombe tra gli utenti che negli anni hanno aumentato l'utilizzo delle sigarette elettroniche e che potrebbero ora ritrovarsi a combattere non solo con gli effetti del fumo delle cosiddette "e-cig" ma anche con malware in esse presenti. Tali dispositivi possono infatti essere modificati in modo tale da permettere un vero e proprio attacco hacker ai PC nel momento in cui le sigarette vengano collegate alle porte USB per la ricarica.
La notizia giunge direttamente da Ross Bevington, un ricercatore esperto di sicurezza informatica, il quale ha esplicitamente fatto vedere in un video come alcuni modelli di sigarette elettroniche siano state trasformate in prodotti letali per i PC di ignari utenti. Secondo le ricerche sono ormai sempre più numerosi i gruppi di criminali informatici che hanno pensato bene di sfruttare questi nuovi ritrovati tecnologici per colpire i PC degli utenti aggirando ogni sorta di sicurezza e ingannando il PC semplicemente facendogli credere che la periferica inserita sia un mouse o una tastiera. In questo modo il malware può facilmente impossessarsi del PC al quale è stato collegato sfruttando dunque la sigaretta elettronica in ricarica quale mezzo di distribuzione di un qualsiasi pericoloso programma malevolo.
Sorry if I get vape pens banned at your work place...... pic.twitter.com/VYhIIvyDEx
— Wll buy derby ticket (@FourOctets) 25 maggio 2017
E' palese che la minaccia delle "e-cig" non possa essere commisurata a quella dell'attacco famoso del ransomware "WannaCry" ma è importante sottolineare in tale vicenda come un semplice oggetto, quale una sigaretta elettronica, possa divenire un pericoloso oggetto per la comunità di internet e non solo. La fortuna è che in tali dispositivi non è possibile memorizzare ed eseguire script complessi e dunque non dovrebbero esserci problematiche davvero serie. Il consiglio degli esperti in questo caso è chiaramente quello di aumentare, prima di tutto, la sicurezza del proprio PC con gli aggiornamenti di sicurezza o l'installazione di antivirus. Inoltre cercare di ridurre al massimo la ricarica tramite porte USB del proprio PC in modo da non permettere a monte l'accesso delle stesse.
24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infopoi non mi è chiaro il perchè la gente ricarichi dispositivi così su prese usb (di solito 2.0) da 500mA: non si ricaricano più!
poi non mi è chiaro il perchè la gente ricarichi dispositivi così su prese usb (di solito 2.0) da 500mA: non si ricaricano più!
Immagino che vengano gia cosi alla radice, di fabbrica, specie se si parla di cloni. E poi qualsiasi vaper sa che non deve mai ricaricare dal PC altrimenti si rovina la batteria.
poi non mi è chiaro il perchè la gente ricarichi dispositivi così su prese usb (di solito 2.0) da 500mA: non si ricaricano più!
Possono essere compromesse direttamente in fabbrica, pensa solo a tutti i casi che ci sono stati di hard disk e drive USB venduti con virus a bordo
non ti è chiaro che l'utente medio è ignorante e non ha idea della differenza tra ricarica tramite rete elettrica e tramite pc?
A me invece non è chiaro il perché un'alimentazione standard 5 volt per 500mha dovrebbe guastarne le batterie, e se questi dispositivi non sono compatibili con le specifiche dello standard usb sarebbe meglio che si torni ad usare connettori proprietari..
Poi io qui in casa ho solo una sigaretta eletronica, che nessuno usa, di marca "ECOFUMO" e l'alimentatore fornito leggo erogare proprio 5v 500mha...
facendo una ricerca veloce ricerca in rete ho trovato anche questo vecchio articolo di wired (2014) che parla del problema...
Perché viene preso di mira la sigaretta elettronica?
Hermes
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