VMware investe 100 milioni di dollari nella ricerca e nello sviluppo
VMware intende espandere la propria presenza in India con un investimento di 100 milioni di dollari
di Fabio Gozzo pubblicata il 25 Marzo 2008, alle 13:35 nel canale ProgrammiVMware
La compagnia specializzata in sistemi di virtualizzazione VMware ha annunciato che investirà 100 milioni di dollari per ampliare la propria unità di ricerca e sviluppo in India. Con questo investimento, che avrà termine nel 2010, VMware mira non solo a potenziare la propria unità di ricerca e sviluppo ma anche ad ampliare le proprie sedi nel territorio indiano, inserendo circa 1000 nuovi dipendenti.
Attualmente VMware ha già una forte presenza in India, con diversi uffici distributi a Bangalore, Pure, Chennai, Delhi e Mumbai. Con questo nuovo piano di investimenti, la compagnia creerà un nuovo centro di sviluppo a Bangalore ed andrà a raddoppiare il numero complessivo dei dipendenti di VMware al momento presenti in India.
La motivazione di questo importante investimento è spiegata dal presidente e CEO di VMware, Diane Greene, la quale ha affermato: "L'india ha sia un'eccellente infrastruttura tecnica per l'apprendimento, sia persone capaci. Inoltre l'India è anche uno dei mercati che ha fatto registrare la più forte e rapida crescita tra quelli in cui operiamo, e dove abbiamo pian piano raggiunto importanti accordi con alcuni partner. Proprio per questi motivi stiamo aumentando sostanzialmente i nostri investimenti in India".
VMware ha aperto i battenti in India nel 2004 ed attualmente ha circa 300 clienti ed oltre 160 partner commerciali nel paese. I suoi impiegati attualmente sono circa 700, di cui 500 sono sviluppatori. La compagnia ha inoltre stretto accordi con alcune università indiane, tra cui IIT Bombay, IIT Delhi, IIT Madras, NIT Trichi, NIT Surathkal, Indian Institute of Science.
Fonte: VMware
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoa quando la virtualizzazione della GPU???
Comunque mi sembra un'ottima notizia...
sarebbe ottimale avere dei diver per le GPU che possano emulare un HW generico ma accellerato 3D, come avviene per le API directX, ma a quel punto il layer software neutro (le API) dovrebbero essere elaborate in associazione con i produttori HW, in quanto loro sanno come funziona esattamente il loro HW e possono produrre una simulazione.
comunque non credo che i produttori di GPU siano felici di condividere le loro tecnologie con un patner terzo, per una nicchia di mercato cosi' esigua (creare un HW virtuale senza farlo pagare come vero?).
e poi, vmware, si dedica ad altri aspetti tecnologici, ed altri ambienti, ed emulare una scheda video ha pochi ambiti di azione (i giochi non li testano in macchine virtuali generiche).
e' probabile che il prossimo passo della virtualizzazione sia nel rendere disponibile l'HW reale direttamente come IRQ dell'HW virtuale, ossia installi una scheda addon e la rendi disponibile alle macchine virtuali, invece che a quella reale; a quel punto non serve emulare nessun HW, ma basta installarlo ed usarlo sulla macchina virtuale.
questa e' un'opzione interessante per una miriade di schede addon, che consentirebbero uno sfruttamento totale delle possibilita' della virtualizzazione.
Penso che quello che intendeva peler è "a quando una virtualizzazione hardware della GPU, come inizia ad avvenire per le CPU?" oppure in alternativa "a quando l'utilizzo dell'accelerazione hardware delle GPU all'interno di una macchina virtuale?"
Per il resto concordo che una virtualizzazione delle periferiche realmente presenti nel computer sarebbe un passo enorme e dalle potenzialità spaventose.
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