OLPC e Classmate PC a confronto
I progetti per la fornitura di sistemi a basso costo dedicato ai paesi in via di sviluppo continuano a catturare molta attenzione
di Fabio Boneschi pubblicata il 07 Marzo 2007, alle 09:21 nel canale PortatiliIl progetto OLPC ha quale obiettivo quello di portare un pc notebook nelle mani di ogni studente abitante nelle arre del globo definite in via di sviluppo. Alla base di tale progetto e in particolare del modello XO vi sono scelte tecnologiche tarate sulle realiesigenze delle aree in cui tali prodotto vanno utilizzati: sistemi di alimentazione sviluppati ad hoc, tecnologie wireless mesh e altri particolari costruttivi non di secondaria importanza. Tutte queste scelte devono poi essere pesate con il più pressante dei problemi ovvero il costo finale che attualmente si assesta sui 150$.
Gli OLPC si contraddistinguono per l'utilizzo di un sistema operativo Linux, per l'adozione di cpu non particolarmente potenti e per la scelta di un pannello tft dalla diagonale ridotta ma caratterizzato da buone caratteristiche meccaniche. Parallelamente al progetto OLPC è sorta un'iniziativa simile definita Classmate PC che prevede l'utilizzo di soluzioni hardware superiori e vede la partecipazione di un colosso come Intel. Il progetto antagonista vede invece AMD tra i partecipanti.
Entrambi i progetti intendono raggiungere il medesimo obiettivo fornendo una soluzione economicamente accessibile anche se Classmate PC ha un prezzo decisamente superiore a XO. Queste iniziative hanno raccolto varie critiche non tanto legate agli aspetti tecnologici quanto piuttosto alla reale utilità dei dispositivi e alla necessità di certi investimenti.
Arstechnica propone una ragionata comparazione tra le due soluzioni anche se in conclusione è difficile definire un reale vincitore. Le ragioni economiche potrebbero assegnare un considerevole vantaggio a XO ma altre considerazioni strettamente tecniche suggerirebbero la scelta di un prodotto con caratteristiche hardware superiori. Alcuni governi hanno avviato iniziali progetti pilota proprio allo scopo di determinare le possibilità offerte da uno o dall'altro tipo di notebook a basso costo.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infocerto che le priorità, per queste persone, sono ben altre. Male non fa, ovvio, ma prima di avere un computer magari gradirebbero altri servizi più essenziali
boh, misteri del commercio )
dato che questo dovrebbe essere il reale spirito di questa ricerca.
Invece, vuoi mettere quant'è il profitto per la commercializzazione di un prodotto per le civiltà disagiate?
Milioni e milioni di "clienti" belli freschi.
La cosa che mi fà più ridere è che questi PC verranno prodotti in luoghi comunque poveri, con mano d'opera a bassissimo costo, per rivenderli proprio a coloro che li hanno prodotti.
Facessero realmente uno sforzo, queste aziende multimiliardarie...
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