NavTeq Traffic Patterns sbarca in Europa
Arriva in Europa il database di dati sul traffico che dovrebbe aiutare i navigatori a trovare gli itinerari più veloci tenendo conto dei flussi di traffico
di Roberto Colombo pubblicata il 05 Marzo 2008, alle 11:58 nel canale PortatiliNavTeq
NAVTEQ aveva mostrato il suo Traffic Patterns al Mobile World Congress di Barcellona, annunciandone a breve l'arrivo della versione europea. L'annuncio è arrivato oggi al CeBIT di Hannover.
NAVTEQ Traffic Patterns è un database che contiene informazioni sulle velocità medie dei flussi di traffico in determinati tratti stradali georeferenziati alle cartografie NAVTEQ.
Negli Stati Uniti, NAVTEQ Traffic Patterns è un prodotto collaudato che copre ormai oltre 1.206.750 km di strade nei 48 stati contigui, e che consente calcoli di navigazione e stime dei tempi di arrivo più precisi, evitando i tratti maggiormente congestionati.
Gli algoritmi integrati nel programma permettono infatti di calcolare l’itinerario migliore rispetto alle variazioni che il traffico subisce a seconda dell’orario e del giorno della settimana, basandosi sui dati storici.
Attualmente il prodotto destinato al mercato tedesco copre circa 170.000 km di strade a più intensa percorrenza lungo tutto il territorio della Germania, e integra cinque modelli di traffico giornaliero con le velocità medie aggiornate su base incrementale oraria. Il produttore statunitense al momento non ha comuinicato quando saranno pronti i prodotti dedicati al resto d'Europa.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infocosi' il traffico sarebbe bilanciato in modo ottimale
cosi' il traffico sarebbe bilanciato in modo ottimale
Ma da quanto c'è scritto nell'articolo funziona tramite algoritmi, non tramite aggiornamenti... Quindi se tutti lo comprassero (a meno che non implementino l'aggiornamento in diretta) il traffico si riverserebbe tutto sulle vie alterantive... O no?
...corretto..
..se tutti lo comprassero ci sarebbe il caos.A meno di non fare un bilanciamento dinamico del traffico. Un metodo che stavano provando era quello di analizzare i "flussi" dei cellulari (anonimizzandoli) mentre cambiavano cella e le velocità medie. Non precisissimo ma statisticamente significativo. :-)
Se ripescassero anche la vecchia idea dell'"eco-net", prima delle reti gsm, gprs,wifi,etc.. l'idea era che le auto incrociandosi le une con le altre si trasmettessero le informazioni accumulate in altri percorsi.
...progetto che aveva senso solo se una massa critica di auto avesse installato le apparecchiature, piuttosto costose vista l'epoca. Ora non sarebbe troppo oneroso.
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