I notebook in offerta: record a $299
I produttori provano a sollevare i propri margini proponendo design e tecnologia ma, alla fine, è sempre il prezzo più basso a vincere
di Fabio Boneschi pubblicata il 10 Ottobre 2007, alle 08:24 nel canale PortatiliNegli anni passati il mercato dei notebook è stato caratterizzato da un fenomeno che gli utenti hanno ben valutato: i prezzi sono letteralmente crollati e si è creata una generale rincorsa tra i vari brand al fine di proporre soluzioni sempre più convenienti. Questa tendenza ha ovviamente creato problemi ai vari elementi che costituiscono l'immaginaria catena che unisce il produttore al cliente: i margini sulla singola unità si sono ridotti a valori minimi causando quindi una generale riduzione dei costi e costante ottimizzazione dell'efficienza alla ricerca di un modello profittevole.
In questo quadro si inseriscono anche le varie offerte sottocosto: veri e propri specchietti per le allodole che intendono veicolare nel punto vendita la clientela offrendo soluzioni hardware a prezzi particolarmente competitivi. In questo genere di offerte, spesso, le configurazioni hardware proposte non sono il top della gamma ma il prezzo a cui vengono proposte è estremamente interessante. In alcuni casi, e gli utenti più attenti lo sanno bene, in tali offerte si nascondono anche delle configurazioni accattivanti al primo impatto ma che si rivelano poco convenienti dopo un'approfondita analisi.
Questa costante corsa al ribasso ha ovviamente un limite fisiologico oltre il quale è impossibile arrivare e, recentemente, molti produttori hanno fatto suonare il campanello di allarme. Ciò che è peggio è che il valore di talune soluzioni tecnologiche è stato snaturato, svenduto e reso disponibile anche in fasce di prodotto non propriamente high end: risultato di tutto ciò è che oggi l'utente chiede soluzioni tecnologicamente evolute ma non è disposto a pagarne il reale prezzo poiché le varie offerte, sottocosto o meno, lo hanno abituato a quotazioni falsate.
Come uscire da questa condizione di "empasse"? Alcuni produttori ci hanno provato cercando di giustificare i prezzi più elevati con nuove tecnologie hardware/software: il portatile non viene più presentato come un involucro per cpu, sistema video ram e hard disk ma come un dispositivo completo e capace di resistere ad esempio agli urti, all'usura e ad un utilizzo gravoso. C'è stata poi una fase in cui il vero must era il bundle software, proprietario e diagnostico o di terze parti.
L'ultima strategia ricercata dai produttori è tutta incentrata sul design: la configurazione hardware passa quasi in secondo piano e le caratteristiche estetiche assumono sempre maggior importanza. Queste considerazioni vengono anche avvalorate dalla consapevolezza che i pc portatili sono ormai entrati, per molti utenti, nella vita di tutti i giorni e quindi rientrano nel novero delle considerazioni estetiche.
Certo, per i produttori è una sfida, un tentativo per trovare ambiti in cui i margini possano essere maggiori. Il percorso da fare è indubbiamente lungo e l'utenza, in particolar modo quella consumer, sarà poco propensa nell'accettare il maggior eborso richiesto. Vi è da segnalare che, ormai, i prezzi dei notebook sono in caduta libera: ad esempio sul mercato americano è disponibile un prodotto di Gateway caratterizzato da display da 15,4 pollici, Intel Celeron M da 1.6GHz , 512MB di memoria ram e HD da 80 GByte e venduto a $299.00 (Euro 213). Come riportato a questo indirizzo si tratta di un'iniziativa particolare e con precisi vincoli ma conferma il trend, difficilmente arrestabile, ormai consolidato.
Un'ultima considerazione, non certo marginale: il costo di un notebook è nella quasi totalità dei casi comprensiva del costi di licenza per il sistema operativo. Ora, tornando all'esempio e pur considerando che le licenze OEM costano sensibilmente meno di quelle retail, sottraiamo tale costo fisso dai citati Euro 213: in tale differenza sono contenuti i costi dell'hardware e i margini riservati al venditore. Una situazione che, a detta di alcuni operatori del settore, sta diventando insostenibile e che ha già fatto le sue vittime.
66 Commenti
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Purtroppo tutto questo stritola i piccoli punti vendita. I margini minimi che ora si hanno rendono quasi non conveniente vendere portatili, periferiche ecc. Sono moltissimi i clienti attirati, come ben detto nell'articolo, da veri specchietti per le allodole. Ad occhi esperti in molti casi risultano fregature ma la gente compra. La cosa interessante è che la grande distribuzione continua ad affidare i reparti tecnologici a ragazzini completamente ignoranti in materia. Questo permette ai piccoli centri specializzati di far valere le proprie competenze riuscendo a vivere.processori, memorie, schede video sono uguali per tutti, ma spesso
la differenza tra i portatili da 699E e quelli da 1300E (che hanno
esattamente le stesse prestazioni, stesso processore, stessa scheda
video) la fanno proprio le componentistiche di contorno, come gli chassis (spesso quelli di fascia bassa cadono a pezzi dopo pochi mesi [e lo sportellino non si apre, e si stacca il frontalino, e lo spinotto USB si ossida, etc.),
i sistemi di raffreddamento, la qualità delle plastiche, la qualità dello schermo,
la batteria.
un po' meno per chi vuole un win xp home edition...
come tutti i linuxiani sanno... e' virtualmente impossibile comprare un notebook senza sistema operativo tra quelli in offerta...
i notebook in particolare, sono ormai oggetti che uno si porta dietro alla pari del telefono e dell'orologio, fanno parte dell' "abbigliamento" e degli accessori di una persona.
Quindi chi capisce che il fattore estetico è forse la prima cosa da curare in tale oggetto... ha capito dove è il business del prossimissimo futuro, chi non l'ha capito si troverà fuori...
Il secondo fattore differenziale è qualità del prodotto e delle sue componenti.
Il terzo ed ultimo fattore, soddisfatti i precedenti, sono le caratteristiche tecniche.
Anche il discorso sulla qualità è relativo. Magari si rompe dopo un anno, ma a 300 € è ancora conveniente visto che uno da 1000€ si rompe dopo tre (e ho visto anche di peggio).
Sarà che di componentistica me ne intendo il giusto, quindi evito le offertone sottocosto con componentistica che non centra una mazza, però trovo queste offerte molto interessanti e con un pò di pazienza e buon occhio qualcosa che ne valga la pena si trova sempre! E poi santa pace, con l'euro che ha raddoppiato i prezzi di ogni genere di consumo, ben vengano queste offerte e dei prezzi più umani! (che si sbattano anche i venditori ed i produttori coi loro margini di profitto risicati o non più alti come poco tempo fa!)
Comunque la qualità costruttiva si nota, però mi chiedo che cosa ci debba fare la gente con un portatile o cosa ci faccia per ridurre un portatile ad un ammasso di ferraglia dopo pochi mesi di utilizzo! Ho un portatile del cavolo da 6 anni ed è ancora tutto intero! Mio fratello (che è abbastanza sciatto nel tenere le cose!) in effetti ne ha distrutti 2 nel frattempo! Se si prestasse un pò più di riguardo alle cose, anche il portatile da due baiocchi avrebbe una vita più longeva.
E comunque la scusa per aumentare i prezzi i costruttori ce l'hanno: processori video dedicati di fascia alta, solid state disk, doppia scheda video, dischi rigidi più capienti, più veloci e quindi più costosi, ovvero potrebbero puntare di più sulla tecnologia nuova così da tenere i prezzi più alti, solo che in questo modo l'utente medio (che non è ricco e non ha valangate di soldi da spendere ogni mese!) manco se li fila o non li compra!
Ciauz!
a me chemme se la licenza full di windows costa 600 euro quando per 219 mi prendo un portatile con windows?
sarà che vogliono liberarsi di quel portatile al punto che ti pagano 481 euro per prendertelo, evidentemente
parlando seriamente, è ora di finirla di andare in giro a dire la CAZZATA dei 600 euro di windows, quando il 99% delle licenze vendute sono OEM e di queste una gran parte a prezzi ben diversi rispetto a quelle riservate al pubblico
vorrei davvero vedere quanto paga una licenza di windows gateway, dell o hp... all'utente finale costa 85$, dopo che ci devono guadagnare sopra i vari livelli di distribuzione (per lo meno grossista e negoziante), quindi probabilmente all'origine costa intorno ai 50$, se poi oltre ad andare all'origine compri licenze in volume di milioni di unità il prezzo imho si dimezza secco
altro che 600 euro, dite meno cazzate, su, i politici in campagna elettorale sono più onesti
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