Zenimax e Oculus tornano in tribunale a causa di Oculus Rift
Dopo aver vinto la prima tranche del procedimento, Zenimax vuole ottenere qualcosa in più e continua ad attaccare Oculus VR
di Rosario Grasso pubblicata il 22 Giugno 2017, alle 13:01 nel canale PerifericheOculus Rift
Dopo aver ottenuto dal giudice un risarcimento da 500 milioni di dollari, Zenimax è tornata in tribunale contro Oculus VR. Adesso chiede il blocco delle vendite di Oculus VR o royalties pari al 20% per 10 anni su ogni unità venduta del visore di realtà virtuale. Non basta, perché si chiede un ulteriore risarcimento a Facebook, che dal 2014 è proprietaria di Oculus VR, da 500 milioni di dollari.
Da parte sua, Oculus chiede che anche il precedente giudizio venga rivisitato. Il giudice Ed Kinkeade ha infatti chiesto a Zenimax di essere più specifica nell'individuare le parti di codice di Oculus che violano il copyright. Da parte sua, invece, Zenimax ritiene che la prima sentenza sia stata abbastanza chiara nello stabilire l'avvenuta violazione degli accordi di NDA fra le due compagnie.
Dopo la sentenza originale da entrambe le parti è arrivata una serie di mozioni sul giudizio. Il giudice non ha emesso sentenza, ma ha invitato le parti in causa a trovare un accordo privato. Cosa che non è arrivata fino ad ora, e che difficilmente arriverà visto come si è complicato il quadro. Solamente il giudice, quindi, sembra poter risolvere la controversia.
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