DisplayLink DL-3000, video e ethernet attraverso USB 3.0

DisplayLink presenta una nuova famiglia di chip capaci di sfruttare le connessioni USB 3.0 per la gestione di display aggiuntivi
di Gabriele Burgazzi pubblicata il 15 Settembre 2010, alle 16:03 nel canale PerifericheDisplayLink è un'azienda che è nata e si è specializzata nello sviluppo di chip capaci di direzionare direzionare i flussi video attraverso normali connessioni USB. La presenza di chip DisplayLink è presente in molte delle docking station universali, che non hanno perciò bisogno di un connettore proprietario, ma che si interfacciano al portatile con una sola connessione USB.
In occasione dell'IDF di San Francisco, DisplayLink mostra un nuovo chip capace di supportare correttamente lo standard USB 3.0. I nuovi chip della serie DL-3000 e DL-1000 sono quindi in grado di gestire una maggiore banda messa a disposizione da USB 3.0, garantendo quindi la possibilità di poter gestire diversi video HD contemporaneamente su differenti monitor, senza dover correre il rischio di andare a saturare la banda fornita dall'interfaccia.
Nei nuovi chip è inoltre stata implementata la terza generazione della tecnologia di compressione DisplayLink adaptive realtime, utile per sfruttare al massimo la velocità di scambio dati potenziale. Alla prova dei fatti, i prodotti sviluppati con i nuovi chip saranno in grado di supportare due display HD contemporaneamente. Viene ovviamente garantito il supporto per HDCP 2.0, fondamentale per la riproduzione di contenuti protetti dal diritto d'autore e saranno disponibili connessioni DisplayPort, VGA, DVI e HDMI oltre alle uscite Ethernet e audio. Le prime soluzioni sviluppate con questi nuovi chip arriveranno sul mercato verso la metà del 2011.
Uno dei risvolti negativi di questa tecnologia è rappresentato dalla potenza di calcolo necessaria: per riuscire a rendere possibile l'utilizzo del protocollo USB per la gestione di display addizionali, parte dei calcoli vanno a riflettersi direttamente sulla CPU, aumentando sensibilmente il carico di lavoro. L'impiego di una soluzione del genere su un sistema CULV, ad esempio, potrebbe comportare quindi un sensibile rallentamento generale delle prestazioni.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infocavo ormai diffusissimo a costo bassissimo, dove può viaggiare oltre che la lan anche video,audio non compresso e una possibile alimentazione fino a 30W
altro che usb3.0 e hdmi!
Viene usato il protocollo RDP o ICA. Non sono adatti al trasferimento di immagini in movimento (quindi niente filmati). Inoltre la potenza di calcolo è sul server, quindi per applicazioni superiori ad office ci vuole molta potenza di calcolo, come nei sistemi di virtualizzazione.
Ma nell'articolo si parla di un altra cosa, ovvero di aggiungere, tramite USB 3, schede video (Ethernet ed altro) semplicemente attaccando il tutto con USB anziché dover utilizzare un connettore proprietario o una scheda PCIExpress.
cavo ormai diffusissimo a costo bassissimo, dove può viaggiare oltre che la lan anche video,audio non compresso e una possibile alimentazione fino a 30W
altro che usb3.0 e hdmi!
Solo il cavo 6E o 7 può arrivare ai 10 Gbit ma l'HDMI è a 10,6. I dispositivi a 1 Gbit (attuale standard per i pc) [U]non sono in grado[/U] di veicolare un flusso HD non compresso...
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