Netflix chiude l'ultimo datacenter, adesso è tutto sul cloud
Netflix funziona tutto su Amazon Web Services (AWS). Nel corso del mese di febbraio la società ha spento l'ultimo data center proprietario e può sfruttare un'infrastruttura più flessibile
di Nino Grasso pubblicata il 12 Febbraio 2016, alle 14:01 nel canale MultimediaNetflix
È fatta. A partire dallo scorso mese di gennaio Netflix è tutto sul cloud. La transizione verso la nuvola ha rappresentato un processo di lungo corso per il servizio di video-streaming, iniziato nel lontano 2008 e terminato in un giorno non meglio precisato dello scorso mese di gennaio. Netflix funziona adesso attraverso Amazon Web Services (AWS), con la nuvola che è indispensabile per offrire ai gestori la massima scalabilità orizzontale, e agli utenti le migliori performance. Il funzionamento del servizio avviene adesso tutto esclusivamente in cloud, dalla gestione degli impiegati ai dati dei clienti.
Per quanto importante, la data di oggi non è altro che l'eliminazione dell'ultimo bit di Netflix all'interno dei data center proprietari. Da tempo la maggior parte dei contenuti di Netflix viene offerta sfruttando tecnologie in cloud, con i data center che non possono più servire la società vista l'incredibile espansione registrata nel corso degli anni. Dal 2008 ad oggi Netflix ha otto volte il numero degli abbonati con un'attività superiore da parte di ciascuno di questi. Le ultime parti trasposte sul cloud non erano relative allo streaming e ai contenuti, ma alla gestione dei dati di clienti e del personale della società.
Netflix poteva semplicemente prendere tutti i contenuti dei suoi data center e schiaffarli nel cloud. Ma non l'ha fatto. La migrazione nel cloud è avvenuta contestualmente alla trasformazione dell'intera compagnia, con la progressiva evoluzione del processo che offriva nel corso del tempo nuove informazioni e dava la possibilità di adottare nuovi approcci. Grazie al cloud sul piano strutturale Netflix non è più un'applicazione monolitica, come la vedono oggi i suoi utenti, ma una serie di micro servizi legati l'uno con l'altro in cui ogni team può fare decisioni indipendenti.
Il cloud ha consentito a Netflix di espandere più facilmente il servizio in nuove nazioni e a migliorare drasticamente anche la sua disponibilità per gli utenti, con periodi di down più circoscritti e meno diffusi su larga scala. Anche se non è stato questo il motivo principale del passaggio al cloud, la migrazione ha consentito al servizio di ridurre i costi per singolo stream. La nuova infrastruttura è più flessibile e può essere ingigantita o ridotta in base alle reali necessità, differentemente da un data center monolitico in cui installazioni e upgrade richiedono più tempo e, soprattutto, denaro.
L'argomento può essere approfondito a questo indirizzo, sul sito ufficiale di Netflix.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn sostanza un gestore di cloud (Amazon o altri) realizza una enorme server farm modulare sulla quale gira in sostanza un sitema di virtualizzazione.
Poi il cliente chiede al gestore: ciao, creami un server virtuale con dieci cores, trenta tera di archiviazione e 48 giga di ram.. e se poi gliene servono di più semplicemente li aggiunge al volo..
il concetto è più o meno questo? Cioè il cloud è in sostanza una enorme bolla di virtualizzazione in cui generare quante macchine virtuali si vuole..
nulla di nuovo sotto il sole.
in aziende di grosse dimensioni che si occupano di tantissime cose succede spesso.
In soldoni amazon da una parte gestisce il suo servizio video, dall'altra prende bei soldi da netflix per fornire un servizio.. e i soldi son sempre soldi!
In sostanza un gestore di cloud (Amazon o altri) realizza una enorme server farm modulare sulla quale gira in sostanza un sitema di virtualizzazione.
Poi il cliente chiede al gestore: ciao, creami un server virtuale con dieci cores, trenta tera di archiviazione e 48 giga di ram.. e se poi gliene servono di più semplicemente li aggiunge al volo..
il concetto è più o meno questo? Cioè il cloud è in sostanza una enorme bolla di virtualizzazione in cui generare quante macchine virtuali si vuole..
Non proprio... Quello potrebbe essere un comune servizio di hosting o housing.
Il cloud offre come principale vantaggio al "compratore" (in questo caso netflix) quello di "non preoccuparsi" della questione hardware. Non devo vedere quanti utenti ho ed in base a quello creare un'infrastruttura abbastanza potente da sopportarne il carico (con l'eventualità che un giorno ci sia un picco esagerato e mi crashi tutto oppure che nessuno lo usi e abbia un'infrastruttura abnorme non usata (<- Ma che ho pagato e che sto mantenedo)). Si paga a risorse consumate. Nell'istante x ho j utenti collegati e netflix paga un tot, in un istante x+t ho J>>j utenti collegati e, semplicemente, netflix pagherà di più perchè starà usando più risorse di AWS.
Il cloud offre come principale vantaggio al "compratore" (in questo caso netflix) quello di "non preoccuparsi" della questione hardware. Non devo vedere quanti utenti ho ed in base a quello creare un'infrastruttura abbastanza potente da sopportarne il carico (con l'eventualità che un giorno ci sia un picco esagerato e mi crashi tutto oppure che nessuno lo usi e abbia un'infrastruttura abnorme non usata (<- Ma che ho pagato e che sto mantenedo)). Si paga a risorse consumate. Nell'istante x ho j utenti collegati e netflix paga un tot, in un istante x+t ho J>>j utenti collegati e, semplicemente, netflix pagherà di più perchè starà usando più risorse di AWS.
Capisco, quindi è lo step successivo a quello che ho descritto prima.. il cliente gestisce solo il software dentro alla macchina virtuale mentre è il gestore del cloud a fornire risorse secondo le necessità in real time.
In questo modo si ottimizza al massimo l'hardware sfuttato.
E l'evoluzione ulteriore di questo concetto sarà la fornitura del medesimo tipo di servizio anche per gli utenti comuni.. ovvero io un domani avrò un servizio offerto assieme alla connetività che prevede un insieme di software, giochi e spazio di archiviazione da usare secondo necessità col vantaggio di essere accessibile da qualunque posto.
si ma se non ho capito male Amazon ha messo su una strutturona per offrire servizio cloud a chiunque. Netflix è uno dei tanti clienti che trovano posto nel grosso cloud di Amazon..
E' diverso dal dire che la server farm che prima era targata netflix adesso è targata Amazon.. il salto dovrebbe essere proprio l'aver abbandonato il sistema fisico per trasferirsi totalmente in cloud.
Una buona idea secondo me.
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