In calo le vendite di notebook nel periodo delle festività
La stagione delle festività di fine anno non è stata di particolare beneficio per i vendor di sistemi portatili. Apple assiste ad una flessione del 6%, mentre i Notebook windows-based calano dell11%
di Andrea Bai pubblicata il 07 Gennaio 2013, alle 12:00 nel canale MercatoAppleWindowsMicrosoft
Il periodo delle festività di fine anno, periodo compreso tra il giorno del Ringraziamento USA (quarto giovedì di novembre) e la prima settimana del mese di gennaio, rappresenta di norma il momento più remunerativo per le aziende tecnologiche che si rivolgono al mondo consumer, grazie ad una fisiologica crescita delle vendite per via della tradizione dello scambio di regali e doni.
La stagione delle festività del 2012 appena terminato sembra però non aver particolarmente giovato al mercato dei notebook: la società di analisi NPD Group osserva infatti che le vendite di sistemi MacBook (spesso utilizzate come cartina al tornasole per la buona salute del mercato) sono calate del 6% nel periodo tra il 18 ed il 22 dicembre, rispetto allo scorso anno.
Sebbene non sia ancora chiaro il motivo di questa contrazione, vi sono varie ragioni che possono spiegare la situazione. Anzitutto Apple non ha provveduto, come solitamente accade, ad un aggiornamento dell'intera linea di portatile nel corso dell'ultima parte dell'anno. Nel 2012, infatti, l'unico nuovo sistema portatile presentato nel corso dell'autunno è stato il MacBook Pro Retina da 13 pollici, laddove gli altri modelli della linea sono stati aggiornati in precedenza nel corso dell'anno. Nel corso del 2011, invece, Apple aggiornò tutti i sistemi portatili nel corso dell'autunno.
Una seconda possibile motivazione alla flessione delle vendite di portatili Apple può essere identificata nell'incremento del prezzo medio di vendita dei sistemi MacBook, cresciuto di circa 100 dollari rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. I sistemi MacBook Pro Retina, da 13 e 15 pollici, sono infatti più costosi delle controparti equipaggiate con display tradizionali, anche per i maggiori sforzi di sviluppo e marketing assunti dalla Mela.
Ma anche sul fronte Windows la situazione non è migliore: secondo i dati registrati da NPD, infatti, i notebook Windows-based hanno assistito ad una contrazione dell'11% rispetto al periodo delle festività del 2011. Anche in questo caso si è registrato un incremento dei prezzi medi di vendita da 2 a 240 dollari, e solamente il 4,5% dei sistemi sono soluzioni touchscreen equipaggiate con Windows 8, con un prezzo medio di vendita di circa 700 dollari. L'impatto maggiore è stato accusato però dalle vendite dei PC al di sotto dei 500 dollari, che sono calate del 16%. Il mercato, nello specifico, sembra deviare in direzione dei tablet, iPad, Google Nexus e Kindle Fire.
Guardando nel complesso del vendite del settore consumer electronics si registra un calo del 3,7% nelle festività del 2012 rispetto al 2011, con un peggioramento proprio nel corso delle ultime tre settimane che fanno registrare una flessione dell'11%. Secondo NPD si tratta di un ciclo di prodotti non entusiasmante, sebbene varie altre tipologie di prodotti (tablet, accessori per cellulari, obiettivi per fotocamere, cuffie con microfono) hanno fatto segnare buoni risultati di vendita.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMicrosoft doveva muoversi e cannibalizzare tutti con il Surface RT a 300€, non l'hanno fatto, peccato per loro.
E' vero. Il mio ultrabook samsung costa più ora di quando l'ho acquistato (luglio)
Sembra anche che i tablet microsoft con windows 8 (sulla cui interfaccia a mattonelle ho già espresso il mio totale disappunto) stiano floppando di brutto.
Il mercato va verso tablet (android e ios) e cellulari e a farne le spese sono i notebook di fascia medio bassa.
una volta tanto sono d' accordo con te!
Il mercato va verso tablet (android e ios) e cellulari e a farne le spese sono i notebook di fascia medio bassa.
piano a recitare il de profundis di W8 prima del tempo eh..
con i tablet le cellule neuronali possono lavorare ancora meno, dato che si deve usare un solo dito per volta,
quindi non mi stupisco di questa tendenza di massa informe della popolazione mondiale verso la semplificazione estrema...
mi chiedo come mai non abbiano ancora prodotto su scala internazionale i tablet che funzionino con i battiti di ciglia..
al di là delle battute, che i notebook di fascia medio/bassa ci facciano le spese ai danni dei tablet (di qualsiasi fascia di prezzo), questo non ci piove..
però se la crisi arriva a toccare un po' pure i prodotti apple, allora forse vorrà dire che sta benedetta crisi dell' IT esiste davvero?
Possono tenere i prezzi che vogliono...il fallimento è dietro l'angolo.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".