Anche CPU Celeron nel futuro dei sistemi Ultrabook
Una strategia per contenere il prezzo delle proposte Ultrabook passa anche attraverso l'adozione di processori della serie Celeron, caratterizzati da prezzi più contenuti. Il target è di scendere sotto i 600 dollari per inizio 2013
di Paolo Corsini pubblicata il 18 Maggio 2012, alle 11:31 nel canale ProcessoriUltrabook
Una politica di prezzi maggiormente aggressiva per le prossime generazioni di piattaforme Ultrabook di Intel passa necessariamente attraverso l'utilizzo di processori che mantengano livelli di consumo contenuti, diminuendo in parte le prestazioni velocistiche pure e quindi anche il costo d'acquisto.
E' in questa direzione, secondo Digitimes, che Intel vuole spingersi nel corso della seconda metà del 2012, con il debutto dei processori Celeron ULV 877 e Celeron ULV 807, previsti a listini ufficiali pari rispettivamente a 87 e a 70 dollari USA. Il target di riferimento è quello dei sistemi Ultrabook proposti a listini che partiranno da 699 dollari, con la possibilità di spingersi sino a 599 dollari nel corso dei primi mesi del 2013.
In questo modo Intel pensa di poter contribuire attivamente alla diffusione di sistemi Ultrabook sul mercato, superando in parte le limitazioni commerciali date dall'elevato costo dei modelli attualmente in vendita. Per poter contenere il costo complessivo delle piattaforme sarà tuttavia indispensabile intervenire anche sul prezzo dei restanti componenti, partendo dalle unità SSD sino ai materiali utilizzati per la costruzione degli chassis.
Intel avvierà la commercializzazione delle prime soluzioni Ultrabook basate su architettura Ivy Bridge a inizio Giugno, con una presentazione ufficiale che avverrà in concomitanza con il Computex 2012 di Taipei. Le versioni di CPU, appartenenti alla famiglia Core i7, saranno caratterizzate dall'utilizzo di architettura dual core per un TDP massimo di 17 Watt, tutte integrando GPU della famiglia HD 4000.
54 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUltrabook è quindi solo il nome con cui Intel chiama i notebook.
a me personalmente gli ultrabook piacciono e non li vedo così costosi come si dice. Il MacBook Air è ben più costoso della maggior parte degli ultrabook
Quindi per raggiungere quest'unico requisito ora scenderanno a compromessi con tutti gli altri, qualità dei materiali e dei componenti in primis.
L'unico requisito di specifica rispettato sarà il peso (forse la durata della batteria).
Tutto ciò fa diventare gli ultrabook un epic flop dato che non potranno avere nemmeno il boom di successo dei netbook perchè un netbook ce l'hanno già tutti e il prezzo non è concorrenziale.
Ultrabook è quindi solo il nome con cui Intel chiama i notebook.
i vincoli sono questi
spessore inferiore a 21 mm
peso minore di 1,4 kg
Utilizzo di SSD
Utilizzo CULV
che poi usino plastica o alluminio poco importa, gli ultrabook in alluminio, magnesio o altre leghe continueranno ad esserci, poi ognuno acquistera come meglio preferisce, semplicemente si avra piu scielta, senza rinunciare a peso e dimensioni che sono vincolate.
non
Sono d accordo. Gli ultrabook hanno un loro perchè dal punto di vista del marketing e sopratutto in ottica ecosistema.In 10 anni spariranno tutti i supporti e il grosso si farà on line.
Faceboook è un esempio vivente di tale trasformazione che piace molto agli utenti.
Sarà un grosso problema per le nostre tasche: abbonamenti di 100/200 euro al mese per avere di tutto e di più, senza pensieri.
In altri termini gli ultrabook sono il nuovo mezzo, un ponte verso il futuro gestito dalle multinazionali di distribuzione digitale
Ben piu' costoso a parita' di prestazioni e soprattutto di dimensioni?
Non mi pare. Puoi fare esempi (significativi) ?
g
CPU in idle nella stragrande maggioranza del tempo che alla fine comunque pesano sul costo complessivo del laptop (chiamatelo ultrabook o pino se preferite, sempre di laptop si tratta ).
Il fatto che la diffusione sul mercato sia ancora bassa non dovrebbe sorprendere nessuno... di fatto sono soluzioni che sono nate l'altro ieri, quanto tempo ha impiegato il MBA a uscire dagli Apple Store?
Io comincio a vederne qualcuno solo oggi, e siamo alla seconda generazione di questa macchina...
In 10 anni spariranno tutti i supporti e il grosso si farà on line.
Faceboook è un esempio vivente di tale trasformazione che piace molto agli utenti.
Sarà un grosso problema per le nostre tasche: abbonamenti di 100/200 euro al mese per avere di tutto e di più, senza pensieri.
In altri termini gli ultrabook sono il nuovo mezzo, un ponte verso il futuro gestito dalle multinazionali di distribuzione digitale
Si fa presto a parlare di cloud (anche a sproposito dato che tanti dei servizi bollati come cloud sono banalissime architetture client-server proposte come il nonplusultra della modernità... ), la realtà è che da una parte la gran parte degli utenti i dati preferisce tenerli il locale (a meno di essere obbligati tipo le imho inutili soluzioni tablet), dall'altra si sta delineando uno scenario con sempre più riduzioni del traffico per la connettività broadband (basta guardare l'andazzo al di la dell'oceano e in uk dove i provider che offrono connettività senza limiti di traffico stanno scomparendo, il che dovrebbe far riflettere molto anche sul futuro del digital delivery).
Per cui cominciamo a entrare nell'ottica di un futuro dove più che a pensare al risparmio energetico ci sarà da risparmiare su banda e traffico, adios connettività flat.
Dimenticavo, tieni presente che già da un po' il "cloud" ha cominciato a scricchiolare in ambito lavorativo.
Dopo l'ubriacatura degli ultimi 2 anni le aziende si stanno accorgendo che superati o 10 o 20 utenti i servizi cloud costano TANTO, tant'è che molti stanno tornando a riportare l'infrastruttura in casa.
Si salvano solo quei servizi che richiedono aggiornamenti continui tipo servizi di georeferenziazione, che non a caso stanno sempre più modificando il loro licensing passando dal modello "ti faccio usare tutto gratis" a "mo vedi di cacciare la lira"
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