Accordo tra AMD e il governo cinese
La compagnia di Sunnyvale fornirà la licenza d'uso delle tecnologie alla base di Geode alle aziende cinesi
di Andrea Bai pubblicata il 25 Ottobre 2005, alle 17:30 nel canale ProcessoriAMD
AMD nella giornata di ieri ha dichiarato di aver siglato un accordo con il Ministero della Scienza e Tecnologia cinese e l'Università di Pechino per fornire la licenza d'uso delle tecnologie che stanno alla base dei Geode al fine di sviluppare sistemi low-power e soluzioni embedded per il mercato consumer.
Il Ministero si occuperà di mediare i rapporti tra AMD e le compagnie Cinesi che, grazie all'accordo, hanno l'accesso alle tecnologie di AMD. La compagnia di Sunnyvale otterrà ovviamente un ritorno economico dalle licenze d'uso della tecnologia di Geode alle realtà commerciali indicate dall'Università di Pechino e dal Ministero. AMD, inoltre, avrà accesso alle proprietà intellettuali che eventualmente deriveranno da questi accordi e avrà l'opzione di investire capitali nel mercato che si verrà a creare in seguito allo sviluppo e alla diffusione di sistemi basati su tecnologia Geode.
Un accordo di questo tipo significa, almeno in potenza, un notevole incremento al fatturato della compagnia. E' comunque ancora poco chiaro come le compagine cinesi intendano produrre processori, dal momento che il paese manca di stabilimenti avanzati per la realizzazione dei semiconduttori. Una soluzione potrebbe essere rappresentata da produttori contract come STMicroelectronics.
AMD inoltre ha siglato un accordo con il Ministero dell'Educazione cinese per devolvere circa 750 mila dollari nei prossimi tre anni per estendere la diffusione delle tecnologie al fine di supportare l'istruzione primaria nelle aree sottosviluppate della regione cinese.
Fonte: Xbitlabs
23 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl governo cinese si sta accaparrando investimenti da tutto il mondo. Gli altri paesi o stanno a guardare o alzano le barricate.
Il governo cinese si sta accaparrando investimenti da tutto il mondo. Gli altri paesi o stanno a guardare o alzano le barricate.
e non solo...si tratta di un boost non indifferente per la ricerca cinese, che si vuole evolvere al passo con i tempi. questa news cade a pennello oggi, giorno in cui viene approvato il d.d.l. moratti
poveri noi
ciao
alberto
.. nel campo dell'automazione siamo ormai praticamente tornati a 0, limitandoci a macchine di precisione per usi particolari, come lavorazione del marmo, e del legno.
ALTRO CHE CPU!
Guardiamo in faccia la realtà: la nostra è una realtà quasi-artigiana che fa profitto su prodotti ottimi ma ormai a bassissimo contenuto di innovazione.
perchè AMD dovrebbe investire nel nostro paese? Il costo di lavoro è alle stelle e l'innovazione in tecnologia ferma ai livelli degli anni '80....
Altro che barricate CONTRO la Cina....
AMD apre le porte ad un bacino di utenza enorme e la Cina ad un know how tecnologico di tutto rispetto.
Il problema è il tessuto industriale che abbiamo: oggigiorno per fare ricerca avanzata occorrono ingenti capitali, che il nostro capitalismo fatto di troppe piccole e medie imprese non ha né i mezzi, né le capacità tecniche e organizzative per mettere sul campo.
L'alternativa è quella di produrre prodotti a basso tasso di innovazione, ma su questo campo la concorrenza di paesi come la Cina e gli altri emergenti, con la loro manodopera a basso costo, la loro mancanza assoluta di normative sulla sicurezza sul lavoro, l'assenza di sindacati e la presenza spesso di regimi che dietro una parvenza di "libero mercato" sono di fatto post-comunisti, è diventata insostenibile.
Cosa ci resta? La qualità e le idee, quelle che non si possono copiare né con i soldi né con i bambini messi a lavorare a 16 ore al giorno, ed in questo l'Italia ha le sue carte da giocare. D'altronde, fare i Don Chischotte che si affannano contro i Giganti mi pare davvero inutile: l'Unione Europea ha del patetico a pensare di fare le guerre sul cotone cinese: delle magliettine italiane fatte pagare 30 Euro nessuno ne vuole sapere nulla: bastano quelle cinesi a 5 Euro, bastano e avanzano, per quello che valgono e per lo scopo che hanno.
Dovremmo comunque accettare l'idea che siamo un paese in declino: i cicli economici ci sono sempre stati, è un fenomeno del tutto storico e sul quale c'è poco da fare, se non sapersi adattare.
E fra tanti, i no global sono quelli che sembrano avere più difficoltà a percepire il momento storico in cui stiamo vivendo: cambiare, adattarsi ed accettare quello che ci riserva il futuro, senza isterismi o crociate. Duro ma inevitabile.
Il fatto che un'impresa sia quasi "artigianale" non centra niente,anche la Ferrari è poco più che artigianale...
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