Tim Cook, CEO di Apple: la Realtà Virtuale non è di nicchia

Tim Cook, CEO di Apple: la Realtà Virtuale non è di nicchia

I prodotti per la Realtà Virtuale sono sempre più vicini all'esordio nel segmento consumer, le mosse di Apple non sono ancora chiare, ma il CEO dell'azienda definisce la nuova tecnologia non destinata a rimanere confinata in una nicchia di mercato.

di pubblicata il , alle 11:31 nel canale Apple
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Il CEO di Apple, Tim Cook, ha rilasciato interessanti dichiarazioni relative all'emergente mercato della Realtà Virtuale, nell'ambito di una sessione Q&A tenuta a ridosso della comunicazione dei risultati finanziari del primo trimestre dell'anno fiscale 2016. Un intervento importante, sia perché tocca un tema nevralgico per utenti consumer ed addetti ai lavori impegnati a riflettere sulla possibilità che i prodotti per la Realtà Virtuale riescano ad imporsi nel segmento mainstream sia, secondariamente, perché offre ulteriori indizi per cercare di individuare la strategia commerciale di Apple in rapporto al nuovo business.

Rispondendo alla domanda sulla possibilità che la Realtà Virtuale vada al di là della ristretta nicchia di utenti più appassionati di tecnologia, i cosiddetti "geek", raggiungendo l'utenza mainstream, Cook ha dichiarato:

No, non penso che è di nicchia. Penso che è veramente cool ed ha alcune interessanti applicazioni

Cook non ha fornito informazioni specifiche sui progetti dell'azienda volti ad esplorare il segmento VR, non è entrato più nel dettaglio sulle applicazioni che reputa interessanti - i prodotti VR si prestano sia all'impiego in ambito "gaming", sia come strumento utile per chi ha interesse ad applicarlo nell'ambito di attività d'impresa o per attività funzionali allo svolgimento di esse che, indirettamente, interessano anche l'utenza consumer (si pensi, ad esempio, allo showroom virtuale frutto della collaborazione tra HTC ed Audi) - ma si è limitato a suggerire il possibile successo dei nuovi prodotti VR tra l'utenza mainstream.

Le dichiarazioni di Cook intervengono poco prima dell'esordio dei primi prodotti VR nel mercato, si pensi al Vive di HTC i cui preordini prenderanno il via alla fine di febbraio. Saranno, probabilmente, aziende come HTC, Facebook - che porta avanti il progetto Oculus Rift - e Sony, con PlayStation VR, a fare da apripista per iniziare a saggiare l'accoglienza che il pubblico riserverà ai nuovi prodotti.

Apple, per il momento, resta a guardare, anche se ha già dato segnali piuttosto espliciti della volontà di seguire con interesse l'evoluzione del nuovo segmento di mercato, ad esempio, ampliando l'organico con esperti del settore - si veda la nuova collaborazione tra la casa di Cupertino e Doug Bowman, ritenuto uno dei più importanti ricercatori statunitensi nel campo della Realtà Virtuale. Indizi utili per suggerire che, se il settore dovesse effettivamente andare incontro ad una crescita marcata nei prossimi mesi ed anni, Apple avrà le risorse necessarie formulare la sua proposta commerciale.

6 Commenti
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demon7727 Gennaio 2016, 11:35 #1
Caro Tim.. all'inizio sarà di nicchia per forza.
Poi se l'esperienza sarà convincente e soprattutto l'hardware necessario raggiungerà prezzi abbordabili da tutti allora diventerà diffusa.
demon7727 Gennaio 2016, 11:36 #2
Originariamente inviato da: Bivvoz
Quindi tra 6 mesi Apple lancerà AppleVR e "inventerà" la VR?


OVVIO. RIVOLUZIONE.
gd350turbo27 Gennaio 2016, 11:59 #3
però dai...
Tim che dice che la vr sarà CUL...
insomma...
calabar27 Gennaio 2016, 12:03 #4
Un altro player di spessore che crede in questo mercato non può che essere un bene.
Se poi come in passato riusciranno a concentrarsi sull'usabilità e la naturalezza d'uso, potrebbero concretamente dettare alcune importanti regole in questo settore.

Originariamente inviato da: Articolo
No, non penso che è di nicchia. Penso che è veramente cool ed ha alcune interessanti applicazioni

Penso che sostituire "è" con "sia" (e "ha" con "abbia" possa far apparire il povero Tim meno sgrammaticato.
Marko#8827 Gennaio 2016, 12:16 #5
Originariamente inviato da: calabar
Penso che sostituire "è" con "sia" (e "ha" con "abbia" possa far apparire il povero Tim meno sgrammaticato.


Neanche le basi dell'italiano...
Ma chi scrive ci mette un minimo di attenzione?
maxsy27 Gennaio 2016, 15:03 #6
hmm, con queste affermazioni viene da pensare a suo nonno, ovvero:
Guardacometin Cook

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