Otellini: "Il processore di iPhone poteva essere di Intel"

Otellini: "Il processore di iPhone poteva essere di Intel"

L'ex-CEO di Intel rivela di aver deciso contro la fornitura di processori per iPhone di Apple prima del suo debutto. "Avrei dovuto seguire l'istinto" ha dichiarato Otellini

di pubblicata il , alle 16:03 nel canale Apple
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In una lunga e approfondita intervista pubblicata su The Atlantic Paul Otellini, che proprio ieri ha passato ufficialmente le redini di Intel nelle mani di Brian Krzanich, ha svelato che il colosso di Santa Clara ha avuto la possibilità di diventare una parte integrante del progetto iPhone di Apple con la produzione dei processori destinati alla prima versione del dispositivo.

E' stato lo stesso Otellini a non aver dato il via libera per proseguire nel progetto, una decisione ora fonte di rammarico dinnanzi al successo mietuto dallo smartphone della Mela. "Abbiamo finito con il lasciarcelo sfuggire, o passare la mano, a seconda di come la si vuol vedere. E la realtà sarebbe molto differente se fossimo andati fino in fondo" ha affermato Otellini.

Con Intel fuori dai giochi, Apple si è quindi rivolta a Samsung per le proprie necessità, scegliendo un SoC sviluppato dall'azienda coreana e basato sull'architettura ARM. La stessa architettura è poi stata scelta dalla Mela per sviluppare i propri SoC A-Series, continuando inoltre a mantenere Samsung come foundry partner. Samsung, sebbene i rapporti tra le due realtà si stiano sfilacciando e paiano essere destinati alla conclusione, ha potuto beneficiare per circa sei anni dell'accordo con Apple trovandosi in una posizione nella quale si sarebbe potuta trovare Intel.

"Ciò che bisogna ricordare è che tutto ciò è avvenuto prima che iPhone fosse introdotto sul mercato e nessuno sapeva cosa iPhone avrebbe fatto. Ad un certo punto loro [Apple] erano interessati ad un chip, che avrebbero voluto pagare ad un certo prezzo e non un centesimo di più e questo prezzo era al di sotto del costo da noi previsto. Non era una di quelle cose su cui si potevano fare volumi. E col senno di poi il costo previsto era sbagliato ed i volumi erano 100 volte superiori a quanto chiunque avesse pensato. La lezione che ho imparato è che sebbene ci piaccia analizzare tutti i dati, molte volte nella mia carriera ho preso decisioni di pancia, e avrei dovuto seguire la panca. L'istinto mi diceva di dire di sì" ha dichiarato l'ex-CEO di Intel.

11 Commenti
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Bluknigth17 Maggio 2013, 16:23 #1
Quello che mi soprende è che per una realtà come Intel la scommessa iPhone sarebbe stata una pozzanghera nel deserto anche se avesse fallito.

Invece così hanno dato vita al demone che li farà soffrire tagliandogli buona parte del mercato. E mi sto riferendo ad ARM, che ormai fornisce il mercato tablet che sta dimezzando il mercato pc di Intel.....


In pratica per non perdere potenzialmente qualche soldo allora, ne stanno perdendo a palate ora...
checo17 Maggio 2013, 16:34 #2
Originariamente inviato da: Bluknigth
Quello che mi soprende è che per una realtà come Intel la scommessa iPhone sarebbe stata una pozzanghera nel deserto anche se avesse fallito.

Invece così hanno dato vita al demone che li farà soffrire tagliandogli buona parte del mercato. E mi sto riferendo ad ARM, che ormai fornisce il mercato tablet che sta dimezzando il mercato pc di Intel.....


In pratica per non perdere potenzialmente qualche soldo allora, ne stanno perdendo a palate ora...

si ma c'è da vedere cosa avevano da proporre alla intel.
sicuramente con x86 non avrebbero avuto lo stesso rappoorto potenza consumi, visto che ci sono voluti anni a intel per mettere un x86 su uno smartphone, mentre i chi arm ertano già belli che pronti.
benderchetioffender17 Maggio 2013, 16:36 #3
mah, dubito che intel fosse pronta con un soc del genere forse oggi si, ma nel 2007 non mi pare proprio fosse nelle sue corde...gia i consumi degli smartphone sono epici rispetto i vecchi cellulari, con un x86 probabilmente avremmo avuto un iphone spesso il doppio o con metà autonomia....
adapting17 Maggio 2013, 16:45 #4
Intel aveva proposto l'atom. Tuttavia, costava parecchio più della controparte ARM e quindi SJ decise per lasciare l'architettura x86 e imbarcarsi con Samsung.
Il vero problema di Intel è che anche su un ipad o su un iphone, un atom avrebbe fatto pena. Come Microsoft è windows-centrica, Intel è x86-centrica e non si è mai preparata in modo adeguato all'esplosione del mercato mobile. Per cui l'atom sembrerebbe anche oggi poco adatto: non si mette un motore per un tir da 500 cavalli, anche se scalato al ribasso, in una Smart!
deggial17 Maggio 2013, 16:54 #5
quoto tutti e quoto anche Otellini
Abbiamo finito con il lasciarcelo sfuggire, o passare la mano, a seconda di come la si vuol vedere. E la realtà sarebbe molto differente se fossimo andati fino in fondo


Esatto, la realtà sarebbe stata che l'Iphone sarebbe durato 2 ore di autonomia anzichè una giornata (scarsa), e la gente pur con tutto l'appeal che la Apple genera, non l'avrebbe comprato.

Quindi Apple non sarebbe cresciuta, Arm non sarebbe cresciuta, Samsung non avrebbe approfittato dell'essere fornitore Apple e non avrebbe imparato a fare smartphone, a ruota tutti gli altri produttori non si sarebbero lanciati nel mercato in modo così aggressivo, e probabilmente ora saremmo senza Ios, Android, e smartphone full touch, ma ancora con Nokia/Symbian e BlackBerry.

Non so (sinceramente) se sarebbe stato un bene o un male, in ogni caso ha ragione Otellini, la realtà sarebbe diversa.

In ogni caso, quel che sicuramente NON sarebbe successo è quello che Otellini sottintende, e cioè che il mondo mobile attuale si appoggerebbe su Intel anzichè su Arm, quello proprio non sarebbe stato possibile.
Cappej17 Maggio 2013, 16:55 #6
sono sempre in tempo... Gli OS di Apple e Google si possono adattare alla architetture... Se Intel riuscirà a produrre una CPU mobile decente (cambiandogli anche il nome magari...) non credo sarà assolutamente un problema "sostituirla" ad ARM... Ad Intel non mancano i numeri...

Inoltre APPLE potra scrivere ovunque "La CPU 3X più veloce dell'ultimo iPhone!"
greeneye17 Maggio 2013, 18:55 #7
Intel allora aveva anche processori Arm.

Ha venduto la divisione che produceva gli Xscale a Marvel nel 2006, l'anno prima dell'uscita dell'Iphone.
calabar17 Maggio 2013, 20:09 #8
Mi chiedo anche io cosa avesse Intel da proporre in quel periodo.

Una cosa però la ricordo bene: Intel cercò di piazzare i propri processori per iPad, ma Apple rispose che non erano adatti e che cercava qualcosa con consumi in idle almeno 10 volte inferiori.

Tenendo conto che questo è successo anni prima e che per iPad c'erano maggiori margini per consumo/calore/dimensione del soc, c'è davvero da chiedersi cosa Intel intendeva dare ad Apple.
MikX18 Maggio 2013, 17:12 #9
anche mia nonna se aveva le ruote poteva essere una carriola!
Eress18 Maggio 2013, 17:51 #10
Classico caso di treno perso, capita nella vita. Concordo con le parole di Otellini, sarebbe stato meglio seguire l'istinto che la ragione. Questo dovrebbe valere come regola generale, troppi calcoli portano solo a errori di valutazione.

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