La Apple di Tim Cook è meno competitiva, secondo ex-ingegnere della società

La Apple di Tim Cook è meno competitiva, secondo ex-ingegnere della società

Quella di Jobs era un'altra Apple, meno normale e più frizzante e competitiva, mentre la società cesellata dal nuovo CEO, Tim Cook, è più noiosa e operativa. Queste le parole di un-ex ingegnere della comapgnia

di pubblicata il , alle 17:31 nel canale Apple
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Sotto le redini di Tim Cook, che ha ricevuto il ruolo di CEO di Apple da Steve Jobs nel 2011, la Mela è diventata una società gerarchica, dove ogni esponente occupa una certa posizione e svolge i compiti richiesti da quella mansione specifica. Insomma, è fin troppo normale rispetto all'epoca di Jobs: "Nel 2007 dal punto di vista organizzativo Apple era il selvaggio west", sono state le parole di un ex della società, Bob Burrough, ai microfoni della CNBC.

L'emittente statunitense ha intervistato Burrough in seguito ad una serie di tweet dello stesso in cui definiva la Apple di Jobs una compagnia "leggera, competitiva, dinamica". Dal suo punto di vista Cook ha cercato di renderla normale, eliminando gli esistenti conflitti fra i vertici e creando una gestione su più strati, tuttavia ha anche eliminato lo spirito con il quale Apple si contraddistingueva rispetto alle altre compagnie del settore tecnologico, e non.

Dopo essere stato ingaggiato da Apple in uno specifico ruolo manageriale, Burrough ha in realtà speso i primi due anni su progetti totalmente esterni al suo ruolo principale, dal momento che questi avevano all'epoca una priorità superiore rispetto alle mansioni richieste dal suo contratto. I progetti stessi erano la priorità massima della compagnia. Adesso Apple somiglia quello che all'epoca era Palm: altamente organizzata e con responsabilità ristrette a singoli manager.

"C'era un chiaro senso comune, in Palm, per cui ogni persona aveva una responsabilità ben precisa, e raramente questa regola veniva accantonata", sono state le sue parole. "Quando andavi da qualcuno alla ricerca di aiuto per risolvere un problema la risposta più comune era 'non mi occupo di questo', 'non è il mio lavoro'". Tuttavia, nonostante l'organizzazione aggressiva della "vecchia" Apple, alcuni dirigenti della compagnia hanno di recente precisato che non c'è mai stata competizione fra i team.

In occasione del decimo anniversario dal debutto del primo iPhone erano affiorate alcune voci su presunte competizioni fra i team di sviluppo che si occupavano del progetto, ma Tony Fadell, uno dei dirigenti che all'epoca lavoravano sullo smartphone, ha smentito tutto: "Sbagliato! Non c'è mai stata competizione. Insieme abbiamo cercato la migliore soluzione e Steve ci chiedeva di provare tutte le possibilità", ha scritto Fadell su Twitter qualche giorno fa.

Cook non riesce a trasmettere la stessa passione per la tecnologia che mostrava Jobs in ogni sua presentazione, ma grazie all'eredità lasciata dall'ex-iCEO e alle sue capacità imprenditoriali è riuscito a raddoppiare il fatturato annuale di Apple, che non è certamente poco. Allo stesso tempo però i più critici hanno fatto notare che oggi Apple è diventata troppo dipendente dall'iPhone e non pare essere capace di lanciare dispositivi dirompenti capaci di invertire il trend.

Secondo i piani trapelati potrebbe arrivare una discussa auto a guida autonoma, anche se pare che per adesso si sta lavorando esclusivamente sulla piattaforma software. Un'automobile proprietaria Apple, al momento in cui scriviamo, sembra un'ipotesi ancora decisamente lontana del tempo.

5 Commenti
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Falcoblu19 Gennaio 2017, 17:38 #1
Mi sembra che non ci voglia un genio per arrivare a queste conclusioni , l' attuale apple si differenzia molto da quella dei tempi di jobs , e senza ombra di smentita certamente non in meglio.

acerbo19 Gennaio 2017, 17:40 #2
cazzo gli frega ad apple e a cook della competitività vista dal punto di vista di un ingegnere, finché continuano a fare soldi a palate e riescono a vendere pure due auricolari senza fili a 180 euro la ragione sarà sempre dalla loro.
Apple rispecchia la società moderna, o la accetti o ti dai allo sterminio di massa ...
nickmot19 Gennaio 2017, 17:50 #3
Non ci vedo nulla di così terribile.
Finché c'era Jobs, padre, Padrone e leader carismatico forse potevano permettersi anche qualcosa di diverso, ma mancando una figura simile o ti dai un'organizzazione degna di questo nome o il caos prende il sopravvento.

L'anima di Apple ora è diversa? Alla fine hanno sempre avuto "Inc." dopo il nome, come ogni azienda esiste per far soldi.
lucusta19 Gennaio 2017, 21:33 #4
"C'era un chiaro senso comune, in Palm, per cui ogni persona aveva una responsabilità ben precisa, e raramente questa regola veniva accantonata", sono state le sue parole. "Quando andavi da qualcuno alla ricerca di aiuto per risolvere un problema la risposta più comune era 'non mi occupo di questo', 'non è il mio lavoro'".

esistono figure ben precise, nelle aziende altamente organizzate e settorializzate, per riuscire a superare questi problemi: il Problem Solver.
figura poliedrica a diretta comunicazione con il CEO, interpellabile fin dalla piu' bassa figura aziendale, che non dipende da nessuna Direzione aziendale ma che ha "precedenza" manageriale su chiuque, nell'azienda.

coordina le varie direzioni su progetti articolati, e riesce a semplificare le "beghe settoriali".

uno di questi "specialisti" vale 10 manager.
jepessen20 Gennaio 2017, 09:51 #5
Il fatto e' che Cook non e' Jobs, e lui lo sa bene.

My two cents:

Il problema secondo me' e' che occorre dare una gerarchia ed un ordine alle cose. Jobs aveva il carisma da (lo dico in senso buono, concedetemi il termine per favore) dittatore, nel senso che tutti facevano quello che diceva lui, quindi se un giorno lui ti diceva di fare una cosa tu la facevi, come fra l'altro ha detto pure l'ingegnere. Da questo punto di vista c'era disorganizzazione ma non c'era anarchia, esisteva sempre un qualcosa (Jobs) che riusciva a organizzare.

Cook probabilmente non pensava di riuscire in questo allo stesso modo di Jobs, quindi la disorganizzazione l'ha ridotta nel modo classico, mediante una gerarchia. In questo modo non c'e' bisogno di una figura comanda-tutti, ma ognuno ha un ruolo preciso, e non c'e' pericolo (relativamente) di farla fuori dal vaso. Le grandi aziende sono fatte cosi' proprio per agevolare l'organizzazione, perche' chi sta ai vertici non deve sapere tutto di tutti, e perche' le persone sono piu' sostituibili (nel caso una se ne vada, basta trovarne una con le stesse competenze e metterla al suo posto).

Alla fine entrambi fanno la stessa cosa: dicono alla gente cosa fare per portare avanti l'azienda. Solo che nel caso Jobs il cosa fare lo decideva lui al momento, nel caso Cook il cosa fare lo decide la sua posizione nell'azienda.

Ai dipendenti alla fine conta solo questo, avere un qualcuno/qualcosa che gli dica cosa fare, e sono strumenti diversi.

Che poi la direzione di Jobs sia piu' malleabile ci puo' stare, veniva piu' facile spostare una persona da una parte all'altra, ma anche con le aziende normali e' cosi, al massimo c'e' qualche firma in piu' da mettere.

Alla fine il succo e' lo stesso, sono gli strumenti utilizzati che cambiano. Non penso che Cook non sia in grado di dire ad una persona "tu adesso fai questo", semplicemente lo fa in maniera piu' formale.

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