iTunes Music Store: come sarà il futuro in Europa?
Il futuro del servizio di download di brani musicali potrebbe incontrare ostacoli sul territorio Europeo, sebbene la Commissione non rilevi violazioni in materia di antitrust
di Andrea Bai pubblicata il 19 Giugno 2006, alle 15:22 nel canale ApplePotrebbero profilarsi tempi non facili per Apple Computer, ed in particolare per il servizio di download di musica iTunes Music Store, nel territorio europeo. Recentemente la compagnia della Mela mordicchiata ha infatti assistito ad una serie di iniziative parlamentari e legali, rispettivamente in Francia e in Norvegia, che potrebbero modificare drasticamente le condizioni di utilizzo di iTMS.
Ricordiamo, in particolare, la legge francese sui diritti digitali: quella che in prima battuta sembrava una vera e propria rivoluzione e che avrebbe costretto i proprietari dei sistemi DRM ad aprire i propri meccanismi di protezione anche ai concorrenti, è stata in seguito approvata con pesanti modifiche che hanno, di fatto, neutralizzato lo scopo originario della proposta.
Tuttavia il "pericolo" per Apple (che in linea teorica si traduce comunque in una maggiore libertà per il consumatore) è ancora dietro l'angolo: la Francia sembra sia nuovamente al lavoro per un'altra proposta di legge che mira nuovamente all'apertura dei meccanismi di protezione dei diritti digitali e su questo stesso terreno si stanno muovendo altri Paesi.
L'Unione Europea per ora resta a guardare: una dichiarazione di Philip Lowe, direttore generale dell'Antitrust UE, lascia intendere che la Commissione non ha intenzione di intraprendere alcuna iniziativa per imporre alcunché al servizio iTunes, almeno fino a che non vi saranno ulteriori sviluppi sul mercato. Secondo Lowe non esiste, almeno fino ad ora, alcun problema di antitrust, in quanto Apple è riuscita a guadagnare la propria posizione sul mercato in competizione aperta con altre realtà. In altre parole è lasciata la discrezionalità ad ogni Paese membro dell'Unione.
Le acque però si agitano anche al di fuori dell'Unione Europea, ma sempre nel territorio del vecchio continente: recentemente, infatti, un gruppo di consumatori Norvegesi ha citato in giudizio (e vinto il confronto preliminare) la compagnia della Mela sempre in merito ad iTunes Music Store poichè le condizioni del servizio infrangerebbero alcune clausole del Marketing Control Act norvegese e le restrizioni dei DRM andrebbero controlo le leggi di protezione dei diritti del consumatore. Apple ha tempo fino al 1 Agosto per modificare i termini del servizio in modo tale che non violino le normative sancite dalle leggi norvegesi.
Insomma, il futuro per le versioni europee di iTunes Music Store non è roseo. Se la corrente francese e quella scandinava dovessero prendere piede, potrebbe darsi che altri paesi seguano la medesima ispirazione liberista e propongano leggi che impongono l'apertura alla concorrenza dei sistemi anti-copia (ma questo varrebbe per tutte le realtà, non solo per iTunes).
Quel che è certo è che Apple non può più temporeggiare: se la prospettiva del ritiro dal mercato poteva apparire appetibile nel caso queste norme fossero state approvate in un singolo paese, diventerebbe invece un suicidio attuarla in un contesto pan-europeo. Di contro l'unione a doppio filo tra iTunes Music Store ed iPod è stato il più importante motivo di successo di Apple nel terreno dei player portatili di musica digitale: aprire il sistema DRM alla concorrenza, e quindi potenzialmente mettere a disposizione i brani di iTunes per altri lettori portatili, potrebbe assestare un duro colpo allo strapotere della Mela in questo segmento di mercato. Difficile prevedere quale sarà la mossa della compagnia, se non quella ovvia di scegliere il male minore.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infopremesso che anch'io sono convinto che apple abbia conquistato la posizione che attualmente ricopre nel segmento musica sulla base di una competizione aperta, la questione DRM rimane: secondo me è giusto che chi compra musica da un music store possa riprodurla sia sul lettore della stessa marca come sul lettore di terze parti, cosa che passa per l'interoperabilità dei DRM... non è che le specifiche debbano essere per forza aperte e gratuite, ma sarebbe giusto per lo meno l'obbligo di darle in licenza (imponendo conseguentemente anche un costo massimo) alle terze parti che volessero implementare il tal formato nel proprio prodotto... questo perchè TI VENDONO UN BRANO MUSICALE, non UN BRANO MUSICALE CHE PUOI ASCOLTARE SOLO SU UN LETTORE PORTATILE... ci fosse scritto esplicitamente da qualche parte nel contratto che quel brano può essere riprodotto unicamente sull'ipod, beh, già sarebbe più chiara la situazione per il consumatore ma sarebbe comunque discutibile...
non tiratemi fuori che si può masterizzare e rippare o cose del tipo: lo stesso brano lo si può anche scaricare direttamente da emule, se è per quello
una cosa che non è legata strettamente a quanto detto sopra ma riguarda indirettamente itunes in europa: qualcuno sa quando URGE sarà disponibile qui da noi?
Un unico appunto, politiche stringenti di antitrust non sono di stampo liberista, ma interventista sul mercato. Questo senza appoggiarle o meno.
sinceramente non capisco la commissione europea: ha scritto una lettera a MS esponendo le proprie preoccupazioni per office prefigurando una sua versione priva di word, e nel contempo non dice niente sui DRM di apple.
nn voglio aprire flame ma...
scusate ma windows nn si e fatto strada come la apple?
ora MS e posizione dominante, a me sembra una cosa che si ripete...
alle lunghe e come MS
ora MS e posizione dominante, a me sembra una cosa che si ripete...
alle lunghe e come MS
non è la posizione dominante ad essere illecita. è il suo abuso.
Tecnologicamente non è in grado nè di fare proposte nè di contrastare "anomalie".
Non sono d'accordo.. Non è mai stato iTMS a spingere le vendite di iPod, semmai è proprio il contrario. iPod si vende da solo, e, una volta che ce l'hai, usi iTMS. Se lo potessero usare anche i possessori di lettori, chessò, iRiver o Creative, Apple non venderebbe neppure un iPod in meno, ma tanta tanta musica in più.
a me sembra che se acquisti un ipod non hai altre possibilità che acquistare da itms, e se acquisti da itms e vuoi metter (legalmente) la musica acquistata su un lettore portatile non hai altre possibilità che acquistare l'ipod... qualche problema io ce lo vedo
neonato: ho tirato fuori l'esempio di office per l'appunto evitare flame se avessi tirato fuori l'esempio di windows media player e windows piuttosto che windows stesso... dato che entrambi vogliamo evitare flame, rimaniamo su office, grazie
mi sembra di no.
[quote]e se acquisti da itms e vuoi metter (legalmente) la musica acquistata su un lettore portatile non hai altre possibilità che acquistare l'ipod... qualche problema io ce lo vedo
questo sì, ma non il vantaggio che ha le vendite dell'ipod è compensato dalla poca appetibilità di IMTS per gli utenti di altri lettori.
Poi la vicenda sarebbe anche più complessa, e non sono un tecnico del settore. Per quello che ricordo, l'importante ai fini del rispetto della giurisprudenza comunitaria è che dalla posizione dominante in un mercato (ipotizziamo i lettori musicali portatili) non derivino pratiche lesive della concorrenza su di un altro (ipotizziamo i file musicali on-line). Questo però vale fino a che il secondo (quello musicale) mercato sia considerato rilevante, e qui è da vedere se è considerato tale quello della vendita musicale, o si disitingua formato per formato. Ad esempio il mercato degli mp3, quello degli aac, dei wma ecc. In questo senso non è detto che le scelte restrittive della fruibilità del file attuate dall'itms lo pongano necessariamente in una posizione di maggiore rischio.
1 nell'ipod ci si può mettere quello che si vuole, da dove si vuole e come si vuole, si può quindi benissimo non usare itunes per scaricare musica nel lettore
2 il problema, imho, è che itunes non permetterebbe a causa di sto benedetto drm (che comunque si può agevolmente superare) di ascoltare la musica scaricata in lettori non-apple
3 quindi il problema diventa: essendo itunes estremamente radicato (infatti è dato assieme a quicktime, sia ai prodotti che vende la apple), diventa un problema che un software in posizione dominante (e non importa in che modi è diventata tale, questo non rientra in questa sede) restringa la libertà dell'utente finale circa il pto 2, creando una sorta di "indirizzamento" di utenza verso l'acquisto di prodotti compatibili (non c'entra che uno può benissimo non comprare l'ipod e affini ed usare comunque itunes, il semplice fatto di "complicare la vita" all'utente è di per sè fonte di diseguaglianza), sfavorendo in questo modo gli avversari, che non si possono avvalere di uno strumento concorrente ad itunes.
beh, itunes non impedisce l'utilizzo di lettori diversi dall'ipod per file importati dai propri CD ad esempio, o scaricati da luoghi diversi dall'ITMS. Il problema è quindi limitato allo store, la cui presenza non è nemmeno così invasiva nel SW (parere personale ovviamente, alla fine ce ne è una traccia nella barra sorgenti, ed un bottone in fondo).
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