Apple si adegua al cambiamento dell'IVA per beni e servizi digitali

Apple si adegua al cambiamento dell'IVA per beni e servizi digitali

La tassazione sarà calcolata sulla base del paese di residenza dell'utente e non più unica per tutta l'Europa. Possibili rincari dei prezzi sui vari mercati nazionali

di pubblicata il , alle 14:44 nel canale Apple
Apple
 

Con una mail inviata ai membri di iTunes Connect nei giorni scorsi Apple ricorda agli sviluppatori di una imminente modifica alle politiche di gestione delle tasse sulla vendita di app in Unione Europea che porterà i clienti al pagamento di esse (la nostra IVA) sulla base della tassazione del loro paese di residenza.

La decisione rappresenta l'adeguamento alle nuove norme anti-elusione che entreranno in vigore dal primo gennaio 2015 e che riguardano non solo Apple, ma tutte le realtà che vendono beni o servizi digitali sul territorio dell'Unione Europea.

Si tratta di norme stilate per sottrarre alle compagnie la possibilità di sfruttare quelle scappatoie che permettevano di vendere beni o servizi applicando la tassazione vigente nel paese in cui l'azienda ha la propria sede fiscale. Nel caso di Apple il riferimento era il Lussemburgo, dove l'aliquota IVA era del 15% (salirà al 17% il prossimo 1 gennaio).

La tassazione per le app, e in genere per i beni o servizi digitali, cambierà quindi per tutti gli utenti dei paesi dell'Unione Europea a partire dal prossimo 1 gennaio 2015 e la nuova politica potrebbe portare ad un incremento dei prezzi per gli utenti di quei paesi dove vige un regime di tassazione elevato.

Apple ha sottolineato che sebbene i prezzi di App Store verranno modificati per elencare con maggior trasparenza le aliquote di tassazione, mentre le entrate degli sviluppatori restano invariate dal momento che sono calcolate senza tasse.

Resta da capire se i prezzi all'utente resteranno invariati o se verranno modificati nel concreto: cioè se Apple decida di "assorbire" l'eventuale aumento dell'IVA sui vari Paesi o se essa andrà a ricadere sull'utente.

24 Commenti
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PietroGiuliani18 Dicembre 2014, 14:59 #1
L'IVA poi la verseranno allo stato dell'acquirente o da un'altra parte?
Anche Amazon indica un'IVA al 22%, ma da quello che ho infrasentito la versa in Lussemburgo (al 15%)?
Non mi è molto chiara la cosa e non vorrei aver capito male, su internet si sa che è facile avere informazioni sbagliate.
inited18 Dicembre 2014, 14:59 #2
Tassazione elevata, cioè da noi...
Marci18 Dicembre 2014, 15:03 #3
Originariamente inviato da: inited
Tassazione elevata, cioè da noi...


Dipende, ad esempio sui libri, in Italia, le tasse sono basse ed infatti costan meno che da altre parti in Europa.
Bisognerebbe vedere se sui beni e servizi digitali l'IVA è al 22% o è diversificata.
calabar18 Dicembre 2014, 15:21 #4
Se la cosa fosse ben fatta, potrebbe per certi versi innescare anche una sorta di concorrenza tra stati.
All'interno dell'UE lo stato che propone IVA più bassa può diventare più appetibile, si sarebbe incentivati a comprare in quello stato e di conseguenza sarebbe quello stato ad incassare l'IVA per tali acquisti.
Simonex8418 Dicembre 2014, 15:26 #5
Resta da capire se i prezzi all'utente resteranno invariati o se verranno modificati nel concreto: cioè se Apple decida di "assorbire" l'eventuale aumento dell'IVA sui vari Paesi o se essa andrà a ricadere sull'utente.


Con Tim Dollarone Cook al timone è ababstanza facile immaginare su chi ricadrà l'aumento
fgpx7818 Dicembre 2014, 15:33 #6
Originariamente inviato da: Simonex84
Con Tim Dollarone Cook al timone è ababstanza facile immaginare su chi ricadrà l'aumento


Tim o non Tim, qualsiasi azienda che ha fatto un piano di business e previsioni di entrate non è che regala soldi quando un qualsiasi stato decide di aumentare l'IVA. Ovvio come il sole che non gliene frega un fico secco, aument al'IVA? Aumentano i prezzi. D'altronde l'IVA è una tassa sul consumatore, quindi se uno stato la aumenta sa bene chi andrà a colpire.
Marci18 Dicembre 2014, 15:34 #7
Originariamente inviato da: calabar
Se la cosa fosse ben fatta, potrebbe per certi versi innescare anche una sorta di concorrenza tra stati.
All'interno dell'UE lo stato che propone IVA più bassa può diventare più appetibile, si sarebbe incentivati a comprare in quello stato e di conseguenza sarebbe quello stato ad incassare l'IVA per tali acquisti.


Non penso proprio, già adesso sei obbligato ad acquistare nello store digitale della tua nazione; immagino che le cose possano diventare solo ancor più restrittive!
s12a18 Dicembre 2014, 15:34 #8
Originariamente inviato da: calabar
Se la cosa fosse ben fatta, potrebbe per certi versi innescare anche una sorta di concorrenza tra stati.
All'interno dell'UE lo stato che propone IVA più bassa può diventare più appetibile, si sarebbe incentivati a comprare in quello stato e di conseguenza sarebbe quello stato ad incassare l'IVA per tali acquisti.


La situazione è diversa.

A partire dal 1° Gennaio 2015, tutti gli e-shop (in tutto il mondo) per poter vendere legalmente ad un'acquirente residente in Europa dovranno versare l'IVA di un certo articolo/servizio nel suo di Stato, non nel proprio. Per fare ciò devono ottenere almeno due prove non discordanti della sua residenza e mantenere un registro che deve poter provare la cosa per almeno 10 anni.

La cosa sta comportando nuomerosi problemi ai venditori più piccoli, che devono adeguarsi dall'oggi al domani, in pratica.

Prova a cercare "VATMOSS" su Google.
La cosa meriterebbe un articolo a parte su HWUpgrade.
-Falcon-18 Dicembre 2014, 15:36 #9
Originariamente inviato da: calabar
Se la cosa fosse ben fatta, potrebbe per certi versi innescare anche una sorta di concorrenza tra stati.
All'interno dell'UE lo stato che propone IVA più bassa può diventare più appetibile, si sarebbe incentivati a comprare in quello stato e di conseguenza sarebbe quello stato ad incassare l'IVA per tali acquisti.


Che per certi versi e su molti prodotti è un po quello che avviene in Svizzera.
Conosco una marea di gente che varca il confine per acquistare in Svizzera dove, tra cambio favorevole e IVA che non è certo al 22% come in Italia, si risparmiano dei bei soldini....
Simonex8418 Dicembre 2014, 15:42 #10
Originariamente inviato da: fgpx78
Tim o non Tim, qualsiasi azienda che ha fatto un piano di business e previsioni di entrate non è che regala soldi quando un qualsiasi stato decide di aumentare l'IVA. Ovvio come il sole che non gliene frega un fico secco, aument al'IVA? Aumentano i prezzi. D'altronde l'IVA è una tassa sul consumatore, quindi se uno stato la aumenta sa bene chi andrà a colpire.


Qui non si parla mica di aumenti dell'IVA, sempre quella rimane, quindi non dobbiamo essere noi consumatori a subire questo cambio, ma Apple che invece guadagna fantastiliardi sfruttando le falle del sistema.

Quando invece aumenta l'IVA non mi aspetto che sia Apple a subire l'aumento ma purtroppo e giustamente deve ricadere sul consumatore.

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