Apple e Qualcomm, è guerra aperta su royalty e brevetti

Apple e Qualcomm, è guerra aperta su royalty e brevetti

Apple avvia un'azione legale contro Qualcomm, accusandola di averle estorto denaro e di aver bloccato dei rimborsi come rappresaglia per le indagini avvenute in Corea

di pubblicata il , alle 12:20 nel canale Apple
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Non è un periodo piacevole per Qualcomm: dopo essere stato schiaffeggiato sia dalla Korea Federal Trade Commission, sia dalla FTC Statunitense, il produttore statunitense si trova ora a dover incassare il colpo di una azione legale depositata da Apple, la quale accusa la società di aver mancato a corrispondere una serie di rimborsi dovuti come rappresaglia per il ruolo che Apple ha avuto proprio nelle indagini antitrust in Corea. Le accuse della Mela si spingono però oltre, arrivando ad affermare che Qualcomm ha messo in atto dinamiche di business non corrette, fino addirittura all'estorsione.

Secondo Apple, Qualcomm le avrebbe negato circa 1 miliardo di dollari di rimborsi come "vendetta" per la collaborazione che Apple ha prestato alle autorità Coreane. Apple cita proprio l'indagine avviata Korea Fair Trade Commission per fare luce sulle pratiche adottate da Qualcomm, che ha avuto l'esito di una sanzione di 865 milioni di dollari che è stata inflitta a dicembre al produttore statunitense. I legali della Mela sostengono l'uso di un potere monopolistico da parte di Qualcomm per sbeffeggiare gli impegni FRAND (Fair Reasonable and Non Discriminatory) chiedendo royalty esagerate su brevetti essenziali per alcuni standard della comunicazione cellulare.

"Qualcomm ha trattenuto i pagamenti contrattuali ad Apple (non è comunque chiaro questi rimborsi o pagamenti perché siano dovuti ad Apple n.d.r.) anche se l'accordo permette chiaramente di rispondere alle indagini e alle richieste di informazione da parte della KFTC. Se ciò non bastasse, Qualcomm ha tentato di indurre Apple a cambiare le risposte e a dare informazioni false alla KFTC in cambio dello sblocco dei pagamenti. Apple si è rifiutata" si legge nella documentazione.

Nella documentazione legale, come accennato, ci sono ulteriori accuse che mettono in luce quelle che sembrano discutibili strategie da parte di Qualcomm basate su accordi di licenza segreti con piccoli produttori contrattisti, gli stessi dai quali Apple si è rifornita per l'assemblaggio dei propri dispositivi. I piccoli contrattisti, non avendo sufficiente potere contrattuale, hanno dovuto pagare royalty elevate che hanno poi girato ad Apple, la quale a sua volta in molti casi non aveva modo di sapere per quali brevetti stesse pagando la licenza. Lo scorso anno Apple ha cercato di negoziare accordi di licenza in scadenza direttamente con alcuni produttori, ma per vari motivi (non da ultimi una serie di accuse di violazione di brevettto e una forte resistenza di Qualcomm per via di pratiche di business sempre più litigiose) i tentativi non sono andati a buon fine.

Apple chiede danni non specificati, che comprendono però 1 miliardo di rimborsi non corrisposti, così come un annullamento delle royalties non-FRAND pagate da Apple ai produttori contrattisti. L'azione legale ha inoltre l'obiettivo di arrivare a determinati brevetti liberi da oneri o alternativiamente un tasso di royalty FRAND che sia veramente ragionevole ed equo.

Qualcomm, con un comunicato stampa emesso poco dopo la notizia dell'azione legale intrapresa da Apple, fa sapere che le accuse della Mela sono prive di fondamento e accusa a sua volta Apple di voler provocare un "attacco normativo" negli USA e in Corea del Sud.

Il rappresentante legale di Qualcomm, Don Rosenberg, ha affermato: "Mentre stiamo ancora revisionando il contenzioso in dettaglio, è abbastanza chiaro che le accuse di Apple sono prive di fondamento. Apple ha intenzionalmente presentato in maniera fuorviante i nostri accordi e negoziati, così come l'enormità ed il valore della tecnologia che abbiamo inventato, a cui abbiamo contribuito e condiviso con tutti produttori di dispositivi mobile tramite il nostro programma di licenza".

Secondo Rosenberg Apple avrebbe attivamente incoraggiato le indagini della KFTC e della FTC USA. "Accogliamo l'opportunità di poter ascoltare in tribunale queste accuse prive di merito, dove potremo fare luce sulle pratiche di Apple e chiedere una robusta disamina dei meriti" conclude il legale di Qualcomm.

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