Apple contro le proverbiali code al day one: 'Insieme le elimineremo'
Angela Ahrendts, relativamente da poco tempo in Apple, ha rilasciato una nota ai dipendenti, per informarli delle nuove pratiche della società contro le code al lancio dei nuovi prodotti
di Nino Grasso pubblicata il 08 Aprile 2015, alle 16:18 nel canale AppleApple
C'è gente che non riesce a capire il fenomeno delle code fuori dagli Apple Store al lancio dei nuovi prodotti, e ci sono persone che addirittura trovano quell'immagine disturbante. Tuttavia stiamo parlando di un'immagine che contraddistingue il settore tecnologico e informatico dei primi anni 2000, in cui soprattutto gli iPhone hanno maturato un successo invidiabile e venduto centinaia di milioni di unità nel corso degli anni.
Si tratta però di un fenomeno che la stessa Apple vuole arginare. Almeno stando ad un un nuovo articolo di Business Insider, che ha pubblicato una nota inviata da Angela Ahrendts, responsabile della divisione retail della società, ai dipendenti della Mela. La dirigente vorrebbe spingere gli utenti all'acquisto online per il nuovo Apple Watch in dirittura d'arrivo o per il MacBook da 12".
"C'è più disponibilità online", recita la nota, ed in più puoi sapere esattamente quando il prodotto sarà spedito al tuo domicilio, invece che "incrociare le dita" durante la coda e sperare che il prodotto sia in magazzino quando arriverà il tuo turno. Non si tratta comunque solo di direttive per i dipendenti: nella nota si legge che nel Regno Unito Apple Watch potrebbe non essere acquistabile in un negozio fisico al lancio.
L'opzione sarà invece presente nel resto del mondo, forse anche in Italia, tuttavia è chiaro che Apple voglia evitare le tipiche code fuori dagli Apple Store, almeno per i prodotti "di lusso" o di moda. Una scena di questo tipo è più consona al rilascio di uno smartphone, e non ad un prodotto pensato per essere elitario, o comunque per darti quella sensazione.
"I giorni in cui si attendeva in coda e si incrociavano le dita per un prodotto sono finiti per i nostri clienti", riporta la nota testualmente. "L'app Apple Store e il nostro negozio online rendono più semplice acquistare Apple Watch e il nuovo MacBook. I clienti sapranno esattamente quando e dove i loro prodotti arriveranno". Angela Ahrendts si rivolge poi ai dipendenti stessi: "È un cambiamento significativo nella nostra mentalità, e abbiamo bisogno del vostro aiuto perché questo accada. Dite ai clienti che abbiamo più disponibilità online, e mostrate loro quanto sia facile ordinare su internet".
Una mossa sorprendente solo a tratti: il fenomeno delle code aveva infatti assunto proporzioni preoccupanti con parecchi utenti che iniziavano a disporsi fuori dagli Apple Store anche alcune settimane prima. Le code creavano anche problemi più gravi di altra natura: molti clienti ad esempio puntavano ad acquistare le unità il prima possibile per rivenderle illecitamente in altri mercati quando ancora il dispositivo non era ancora stato lanciato in commercio.
Focalizzarsi sulle vendite online potrebbe arginare questi fenomeni, anche se toglierebbe una delle parti più caratteristiche (e controverse) dell'acquisto dei prodotti della Mela al day one.
64 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCos'è, prendevano l'aspettativa gratuita per comprarselo??? Sembra quasi una fandonia... sembra, perchè non mi stupisco più di nulla ormai...
di solito salta sempre fuori che sono disoccupati assunti da qualche rivista o sponsorizzati magari dall'azienda che produce la sdraio o la tenda che usano per stare li fuori un paio di settimane prima del lancio, roba da 500-700$ di compenso
Te lo meriti di stare al gelo sotto la pioggia!
Ecco. Questo sarebbe perfino più triste..
"E io sono Ton Jones..." cit.
Infatti!
Avrebbe già un minimo di senso.
Ma DOPPIO - TRIPLO non credo proprio.. al massimo con qualche centone in più.
se fossi disoccupato, un 600$ per due settimane di campeggio le prenderei volentieri, sperando poi che non se le brucino subito dentro lo store per il nuovo fiammante iQualcosa, questo si che sarebbe molto triste
Magari li pagano in appunto buoni da spendere nello store. Nulla gli vieterebbe di rivenderlo e monetizzare però...
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