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Old 17-12-2016, 20:15   #21
scilvio
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immagino la festa con le materie prime di cui siamo sprovvisti
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Old 17-12-2016, 20:50   #22
Bestio
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facciamo anche 99,5%. Se poi mi dici che quello prodotto dietro casa costa 10$ in più, arriviamo anche alla totalità.
Io farò anche parte dello 0,001%, ma se il prodotto nazionale è altrettanto valido, preferirei comprare quello anche se costa qualcosina in più di quello cinese.
Ma dopotutto se c'è gente che continua a comprare auto Italiane, nonostante ormai non siano ne economiche, ne qualitativamente migliori della concorrenza straniera, non siamo così pochi.
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Old 18-12-2016, 03:43   #23
Personaggio
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Si capisce che capisci poco d'economia dal fatto che consideri la svalutazione competitiva della lira una soluziona sostenibile a lungo termine. Se non avessimo aderito all'euro saremmo finiti con l'uccidere uno dei pochi punti di forza che ancora abbiamo, l'export, dato che l'accesso al mercato unico europeo non è gratuito, come stanno per scoprire negli anni a venire i furbissimi inglesi. Al contempo avremmo dovuto pagare tutto l'import fior di soldoni, un bel suicidio economico per un paese che non ha neppure l'indipendenza energetica.
Può darsi anche che ci capisco poco di economia, ma tu dici delle cavolate, il sistema Italia è durato 50'anni e sarebbe continuato se non era per la volonta dell'Europa, l'export Italiano è ed era soprattutto extra EU quindi l'euro non lo avrebbe influenzato, anzi, una lira debole nei confronti dell'euro lo avrebbe reso ancora maggiore intra EU. L'import in Italia era limitato solo ed esclusivamente alle materie prime, oggi, invece, importiamo beni finiti quindi con l'euro la situazione è peggiorata, riguardo alle indipendenza energetica, altra grossa bella cavolata. Importiamo energia di notte, o almeno la importavamo (ora che i francesi hanno spento gran parte dei reattori non importiamo più energia) dai Francesi, perché ci costa meno, non perché non ne produciamo a sufficienza, anzi abbiamo dovuto dismettere diverse centrali termoelettriche, perché non erano più necessarie, costa meno importare energia nucleare di notte (visto che non possono fare accendi e spegni e te la vendono a prezzi stracciati) che tenere accese le centrali termoelettriche con tanto di personale in turno nottureno. Inoltre tra efficienza energetica e contribuito delle rinnovabile ora siamo diventati completamente indipendenti. E' vero importiamo le materie prime, ma in realtà il costo dell'energia finale è per oltre il 60% di tasse, e solo per il 20% influenzato dal costo delle materie prime, ma quest'ultime a medio e lungo termine influenzeranno sempre di meno, visto il costante aumento di efficienza ed uso delle rinnovabili.

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immagino la festa con le materie prime di cui siamo sprovvisti
come dicevo prima le materie prime influenzano solo i carburanti. Peccato che oltre 1€/l sono tasse il resto è diviso tra distribuzione, materia prima. oggi su 1.30€/l di Gasolio 1€ va allo stato.
Inoltre noi importiamo greggio grezzo e raffiniamo in Italia, che attualmente ha un prezzo di 50€ al barile cioè circa 0.35€/l. Anche dovesse triplicare il suo valore abbiamo la forchetta delle tasse che può essere diminuite per contenere il prezzo finale. Ma in ogni caso il carburante per trasporti e riscaldamento è una materia che col tempo andrà in disuso, sostituita da produzioni di energia 100% rinnovabili e l'uso di veicoli elettrici, quindi sebbene possa essere un problema nel breve termine, non lo sarà nel medio e tentomeno nel lungo termine.
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CPU: Intel i7 7700K 4GHz; GPU: Nvidia GForce GTX1080 8GB (MSI ARMOR 8G); RAM: 2x16GB Corsair Vengeance LPX; SSD: Sandisk 250GB+2TB; HDD: 4TB Seagate Barracuda; MTB: Gigabyte GA-Z170X-Gaming 7; MNT: Acer Predator 35" Z35P UW-QHD; CASE: Corsair ATX 780T; Raffreddamento CPU: Corsair Hydro H115i 280mm NAS: Synology DS1513+ 30TB; Int: 1000@750Mbps (FTTH Fastweb); TEL: OnePlus Nord 2 5G; Steam: [SMC] BIGC@T
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Old 18-12-2016, 08:38   #24
LorenzAgassi
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Apple con quello che si fa pagare i suoi prototti, e praticamente non avendo concorrenza diretta, è l'unica che potrebbe anche permettersi di spostare tutta la produzione in USA.

Lo stesso non si può dire per altre realtà, che invece dovrebbero comunque combattere contro la concorrenza che continua a produrre in Cina.


Non lo farà mai di portare tutto a casa col Made in USA aumentando di conseguenza anche i costi per pagar stipendi agli americani che devono poi campare e spendere soldi in USA (e non ai Cinesi in Cina) perchè come hanno anche già scritto altri, le si abbasserebbero di conseguenza gli utili netti post tasse considerando che Cook sta anche già facendo i salti mortali per tenere gli utili allo stesso tenore o anche aumentarli, aumentando prezzi a destra o a sinistra sui gadget Apple o computer che produce (ora si sono anche inventati gli auricolari Bluetooh anche di Beats e non solo quelli a loro Brand per "arrotondare" col ulteriori ricavi moncando appositamente iPhone7 del Jack stereo 3,5mm ) ..tutto solo per cercar di tener sostenuto il prezzo delle azioni sul Nasdaq e non farle scendere essendo ingozzati di azioni AAPL anche gli Istituzionali che prima vorrebbero anche uscire vendendole tutte (sono milioni di azioni possedute in tutto il Mondo dagli Istituzionali)

Dunque, in un eventuale caso di questo tipo, o aumenteranno i prezzi ancor di più di quello che sono già ora ovvero spremendo ancor di piu l'affezionata clientela, oppure avranno delle ritorsioni sugli utili netti ed il prezzo delle azioni a meno che per compensare non si mettano a vendere anche elettrodomestici etc (metafora)


PS: per chi parla di sola inflazione bisogna sempre tener anche presente il livello medio dei salari attuali e non solo l'inflazione pura come marker perchè se ad esempio in Italia la Core Inflaction (e non la All-Items Inflaction che "camuffa" per via del costo variabile dell'energia) aumentasse ancora considerando che già oggi i salari medi sono a circa 1200-1300€ al mese per un buon 85% della popolazione Italiana ovvero i salari non sono proporzionati già oggi al costo della vita causa prezzi generali abnormi per via dell'ipertassazione che chi vende deve sostenere ( altrimenti non rimarebbero utili), se l'inflazione aumentasse ancora come auspicano tutti in sinonimo di unico marker sull'economia che va bene (sbagliando perchè è la sinergia tra inflazione e anche livello di tassazione) non adeguando prima i salari medi attuali dai circa 1200-1300€ a circa 2000€ al mese per poi e solo poi riaumentarli in base al tasso ulteriore di inflazione che crescerebbe, la cosa porterebbe la maggior parte della gente sotto ai ponti non arrivando più non solo alla fine del mese ma nemeno al 20 del mese.

Questo è il gatto Italiano che si morde la coda tanto per fare un esempio.

Ultima modifica di LorenzAgassi : 18-12-2016 alle 12:04.
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Old 18-12-2016, 11:23   #25
AlexSwitch
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Si capisce che capisci poco d'economia dal fatto che consideri la svalutazione competitiva della lira una soluziona sostenibile a lungo termine. Se non avessimo aderito all'euro saremmo finiti con l'uccidere uno dei pochi punti di forza che ancora abbiamo, l'export, dato che l'accesso al mercato unico europeo non è gratuito, come stanno per scoprire negli anni a venire i furbissimi inglesi. Al contempo avremmo dovuto pagare tutto l'import fior di soldoni, un bel suicidio economico per un paese che non ha neppure l'indipendenza energetica.
Io invece capisco che di Economia Pubblica, macroeconomia, Internazionale e monetaria, ne capisci poco o nulla. Perchè hai fuso tre mondi che, pur essendo interdipendenti tra loro, hanno regole diverse che incidono sullo sviluppo e il quotidiano di un Paese.

Nella fattispecie dell'Italia, nazione ricca, nonostante tutto, di talento e di una considerevole mole di risparmi, ma povera di materie prime, è stata proprio la tanto vituperata e svalutata Lira ad essere il volano per l'export e ad aver permesso che l'Italia diventasse una tra le prime 10 potenze economiche planetarie nel secondo dopoguerra. Non tanto per le svalutazioni competitive, fatte in realtà per svalutare lo stock del debito pubblico, ma perchè la Lira ci ha garantito un controllo diretto, alias sovranità monetaria, sulla base monetaria circolante e di mantenere la maggior parte del nostro debito pubblico nei nostri confini ( italiani: BOT generation ). Ciò, venendo al mondo dell'economia reale, ha permesso comunque una buona liquidità per investimenti attraverso il credito e si poteva compensare lo squilibrio della bolletta energetica che tanto pesava, e pesa ancora, sui nostri conti.
Con l'Euro invece, a cui abbiamo voluto aderire a tutti i costi con i Paesi di prima fascia, abbiamo dovuto sopportare un tasso di cambio verso la Lira troppo oneroso che da mattina a sera ha segato di quasi il 50% il potere di acquisto da reddito.
Maastrischt essendo un trattato di unione monetaria e doganale, ma non di contabilità statale e di bilancio ( un esempio su tutti è la contabilizzazione delle spese previdenziali: in Italia sono conteggiate nel bilancio nazionale, mentre in Germania NO ), ci ha costretto a delle politiche restrittive sul bilancio e fiscali cha hanno lentamente soffocato la nostra economia.
E i famosi vantaggi dell'Euro, stabilità e competitività dei prezzi sulle materie prime importate, tassi di finanziamento stabili, inflazione sotto controllo, non ci sono stati: i prezzi delle materi prime sono determinati per prima cosa dalle politiche dei paesi produttori e dal rapporto valutario tra Euro e Dollaro ( valuta con cui vengono pagati i futures sul 90% del greggio mondiale, sul 100% del gas naturale, sul 100% del carbone, sul 100% dei metalli " nobili " come il rame, sul 100% dei complessi minerari come il COLTAN... ), dove l'Euro ha sempre dovuto sopravvivere ( ed oggi se la passa male ) contro la valuta Americana.
Il risultato di tutto ciò, di quanto ci è costato finora la valuta UE, di quanto ci è costato agganciare il nostro stock di debito pubblico ( che continua a crescere oramai autonomamente ) ad una moneta che non possiamo controllare, di quanto ci è costato mantenere dei parametri di bilancio fissi che non rispecchiano più le dinamiche economiche globali per i singoli Paesi, dopo 15 anni di Euro, sono state la deflazione e la desertificazione economica. Con tutti i problemi annessi e connessi: crollo del reddito da lavoro, disoccupazione ( drammatica e pericolosissima quella giovanile ), crollo del risparmio e dei consumi, aumento dei costi e della tassazione per le politiche integrative del reddito....
La povertà assoluta su base triennale si è quasi raddoppiata ( Istat ), con un 28,7% di poveri assoluti o ad esclusione sociale per quest'anno ( stima Istat 2015 ).
In sostanza i costi dell'Euro gli abbiamo pagati carissimi e continuare a mantenerlo ci finirà di sfiancare definitivamente perchè abbiamo le mani legate sulle politiche fiscali ed economiche.
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Old 18-12-2016, 12:06   #26
k0nt3
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Può darsi anche che ci capisco poco di economia, ma tu dici delle cavolate, il sistema Italia è durato 50'anni e sarebbe continuato se non era per la volonta dell'Europa
...
Che sarebbe continuato a funzionare è una tua personale opinione. Il contesto mondiale è cambiato per cui va cambiato anche il modo di ragionare, altrimenti rimaniamo al palo.
Cosa che in effetti sta avvenendo, ma più per demeriti nostri che europei.. e non parlo solo di politici corrotti.

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Nella fattispecie dell'Italia, nazione ricca, nonostante tutto, di talento e di una considerevole mole di risparmi, ma povera di materie prime, è stata proprio la tanto vituperata e svalutata Lira ad essere il volano per l'export e ad aver permesso che l'Italia diventasse una tra le prime 10 potenze economiche planetarie nel secondo dopoguerra. Non tanto per le svalutazioni competitive, fatte in realtà per svalutare lo stock del debito pubblico, ma perchè la Lira ci ha garantito un controllo diretto, alias sovranità monetaria, sulla base monetaria circolante e di mantenere la maggior parte del nostro debito pubblico nei nostri confini ( italiani: BOT generation ).
...
Se una politica economica ha funzionato per un dato periodo non vuol dire che debba funzionare per sempre. Siamo diventati una potenza economica in un periodo di crescita globale e abbiamo sfruttato bene quel momento. Purtroppo però abbiamo dormito sugli allori e non abbiamo costruito nulla di solido e sostenibile per il futuro, motivo per cui ci troviamo nella situazione attuale.
Non è affatto una questione di sovranità monetaria, anche perché potremmo fare solo ulteriori danni se lasciassimo questo genere di decisioni alla classe dirigente italiana, che si è dimostrata incapace di interpretare l'economia moderna.

L'unico vero problema dell'economia italiana è che siamo rimasti con delle idee vecchie in un mondo che evolve velocemente. Continuiamo a pensare che dobbiamo guardare al passato per uscire dalla crisi, quando invece il passato è proprio il fardello di cui dobbiamo liberarci.
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Old 18-12-2016, 12:33   #27
AlexSwitch
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Se una politica economica ha funzionato per un dato periodo non vuol dire che debba funzionare per sempre. Siamo diventati una potenza economica in un periodo di crescita globale e abbiamo sfruttato bene quel momento. Purtroppo però abbiamo dormito sugli allori e non abbiamo costruito nulla di solido e sostenibile per il futuro, motivo per cui ci troviamo nella situazione attuale.
Non è affatto una questione di sovranità monetaria, anche perché potremmo fare solo ulteriori danni se lasciassimo questo genere di decisioni alla classe dirigente italiana, che si è dimostrata incapace di interpretare l'economia moderna.

L'unico vero problema dell'economia italiana è che siamo rimasti con delle idee vecchie in un mondo che evolve velocemente. Continuiamo a pensare che dobbiamo guardare al passato per uscire dalla crisi, quando invece il passato è proprio il fardello di cui dobbiamo liberarci.
Bada che il sistema Italia ha funzionato, nel senso che pur con un grosso debito e con grosse inefficienze, fino al 2000/2001... Poi è iniziata una lenta discesa, un lento declino, che si è accentuato inesorabilmente con la crisi finanziaria del 2007/2008 e di cui oggi patiamo ancora.
Le idee vecchie sarebbero? Mantenere la vocazione manifatturiera/industriale che l'Italia aveva conquistato in concorrenza con altri Paesi Europei come la Germania che hanno sfruttato l'Euro per ritagliarsi un surplus commerciale nell'Eurozona?
Le idee nuove sarebbero tenere bloccato l'avanzo primario di bilancio a garanzia delle clausole del Fiscal Compact e del pareggio di bilancio in Costituzione?
Le idee nuove, l'innovazione in Italia ci sono, ma a causa di quanto sopra sono difficilmente applicabili perchè gli oneri da tassazione diretta ed indiretta sull'economia reale sono diventati dei macigni che immobilizzano tutto.
Così le banche, oramai al collasso pure queste, hanno cominciato ad investire nella finanza speculativa piuttosto che nell'attività tradizionale di finanziamento al produttivo e al consumo e si sono indebitate fino al collo.

La verità è che l'Euro non potevamo permettercelo nel 1999, non eravamo pronti a tutti i livelli... E potevamo mantenerci la Lira pur rimanendo nel Mercato Comune Europeo e nell'area di libero scambio, come ha fatto la Danimarca.

E fidati che la sovranità monetaria conta eccome....
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Old 18-12-2016, 14:00   #28
s-y
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mah, ho la sensazione che sbattera' il mento, e non da solo purtroppo
tra l'altro e' una modifica che non puo' essere messa in atto in qualche mese (salvo magari qualche fabbrica qui e li' da esibire come spot)

vedremo cmq, sono curioso (e btw credo che certe posizioni di rimorchio qui dalle nostre parti dovrebbero sperticare di meno e cercare di capire di piu')
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Old 19-12-2016, 08:50   #29
dado1979
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La colpa è solo dei paesi occidentali che hanno tolto i dazi! semplice e cristallino. rimettere i dazi al 20/30% sul valore di mercato finale, in europa, affiancato da una tassa sugli utili tra il 10 ed il 20% uguale in tutta europa e si riporta quasi l'intera filiera in europa di qualsiasi produzione manifatturiera...
I dazi erano, sono e saranno sempre la soluzione più sbagliata. Ci abbiamo fatto le guerre alla lunga per colpa loro.
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Old 19-12-2016, 09:26   #30
Mparlav
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quello che dici che la cina è il principale consumatore è vero però i cinesi comprano solo da cinesi non è il paese dei balocchi per le aziende occidentali come si aspettavano ( nessuna azienda occidentale ha sfondato in cina finora appple compresa )
quindi riportare la produzione in occidente serve semplicemente per dare un lavoro ai clienti occidentali delle aziende occidentali per tentare di correggere l'errore di valutazione fatto dagli economisti anni fa
Se parli di elettronica sì, anche se ormai di "produzioni occidentali" ne sono rimaste pochissime (Apple, HP e Dell), quindi non c'è da riportare, piuttosto da ricreare.
L'errore è stato compiuto troppo tempo fa'.

Ma parlando di produzioni in generale, la Cina è in cima in molte classifiche di consumi.
Prendi ad esempio automobili e macchine utensili.
Sebbene il consumo pro-capite resti inferiore a quello medio occidentale, la popolazione è quello che è.
__________________
Wer nicht lösungsorientiert handelt bleibt Bestandteil des Problem

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Old 19-12-2016, 10:50   #31
Random81
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Non sono economista, ma l'economia non difficile come la fanno credere. Inflazione, Interessi sul debito e Salari (o costo della vita) sono strettamente correlati.

Oggi si parla di interessi decennali record molto bassi, a meno del 2%, ma abbiamo una inflazione dello -0.5%, negli anni 80 c'è stato un momento in cui fare debito ci conveniva, l'inflazione era tipo al 15% ma gli interessi a 10 anni stavano al 12%, alla fine il costo del debito è l'interesse meno l'inflazione, quindi avere un inflazione a doppia cifra non è grave se l'interesse sul debito è molto vicino, addirittura è più facile che sia inferiore.
Ovvia sono importanti anche i salari, se l'inflazione cresce meno dei salari, non importa quanto sia alta, avremmo sempre un costo della vita in discesa.
Ed era esattamente quello che facevamo fino all'82 quando abbiamo aderito allo SME e non ci era più permesso di farlo, è stato l'inizio della fine del nostro paese.
Prima di aderire allo SME, avevamo un avanzo commerciale che quello che ha oggi la Germania a confronto fa ridere, un consumo interno gigantesco, una disoccupazione al 4% (e non era una statistica come oggi, ma proprio gli iscritti all'ufficio di collocamento, unico mezzo di allora per trovare lavoro). Noi in Italia eravamo ricchi, tutti quanti, la lira valeva poco e si continuava a svalutare, per mantenere lo status quo, alle imprese non conveniva esportare il lavoro e la manodopera conveniva tenerla in Italia, calzature a abbigliamento dei marchi di tutto il mondo venivano prodotto in italia, l'elettronica avevamo la nostra all'avanguardia (Mivar, Seleco, STM, Olivetti ecc) tutte scomparse per la globalizzazione. Se non avessimo aderito allo SME e poi all'Euro oggi, in casa avremmo avuto Televisori 4ka led della Mivar, smartphone Olivetti con SOC ARM della STM, Lavatrici Seleco, Macchine solo Fiat, ecc ecc. Tutto rigorosamente prodotto in Italia!
Non possiamo rimpiangere gli anni 70-80. Avevamo politiche monetarie insostenibili, ai tempi del governo Craxi l'Italia STAMPAVA moneta creando voragini nei conti pubbilici fuori di testa. I tedeschi venivano in vacanza in Italia e si chiedevano come potessimo vivere in quelle condizioni economiche, sperperando denaro ovunque. La risposta era semplice, vivevamo al di sopra delle nostre possibilità. Il prezzo lo stiamo pagando ora, in economia i conti alla lunga devono tornare
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Old 19-12-2016, 10:59   #32
LorenzAgassi
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Non possiamo rimpiangere gli anni 70-80. Avevamo politiche monetarie insostenibili, ai tempi del governo Craxi l'Italia STAMPAVA moneta creando voragini nei conti pubbilici fuori di testa.
I tedeschi venivano in vacanza in Italia e si chiedevano come potessimo vivere in quelle condizioni economiche, sperperando denaro ovunque


Hanno magnato come matti....e tutti in sciambola
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Old 19-12-2016, 11:49   #33
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Non possiamo rimpiangere gli anni 70-80. Avevamo politiche monetarie insostenibili, ai tempi del governo Craxi l'Italia STAMPAVA moneta creando voragini nei conti pubbilici fuori di testa. I tedeschi venivano in vacanza in Italia e si chiedevano come potessimo vivere in quelle condizioni economiche, sperperando denaro ovunque. La risposta era semplice, vivevamo al di sopra delle nostre possibilità. Il prezzo lo stiamo pagando ora, in economia i conti alla lunga devono tornare
Ti sbagli, se oggi ne paghiamo le conseguenze è proprio perché aderimmo allo SME e poi all'euro. I Debiti avevano tassi di interesse inferiori all'inflazione, quindi in realtà ogni volta che aumentavamo il debito ci guadagnavamo, inoltre i creditori eravamo noi italiani stessi. Esportavamo tanto e ogni tot anni svalutavamo la lira per restare competitivi, senza mai svalutare i salari. Era un sistema che funzionava, e probabilmente solo l'Italia lo poteva fare grazie alle incredibili capacità di risparmio di noi Italiani e della costante volontà di investire nel nostro stesso debito. Avevamo un alto debito pubblico, ma sommando debito pubblico e privato eravamo i primi al mondo (e tutt'ora non siamo messi male). E' dai primi degli anni 70 che l'europa provava a farci entrare nello SME, i nostri governanti si erano sempre rifiutati, sapveano benissimo che all'Italia assolutamente non conveniva. Aderimmo alla sua nascita nel 1972 per poi uscirne subito nel 1974, per consentire di fare il "Compromesso Storico" e per svalutare la moneta., ne rientriamo nel 1980, nel 1981 C'è lo distaccamenteo della Banca D'Italia con il Ministero del Tesoro e la sua privatizazione, scelta obbligata per l'adesione allo SME, da quel preciso momento è cambiato tutto! Negli anni 80' ancora facevamo una bella vita ma in realtà gia era iniziata l'inversione di tendenza. Avevamo perso la sovranità monetaria, e gli investimenti invece che nel debito italiano si trasferirono all'estero, con l'adesione poi nel 1986 a l'Atto Unico Europeo (Schengen) con la liberazione delle persone e delle merci in europa, è iniziata la deindustrializzazione dell'Italia. Tutti i trattati economici internazionali che ha fatto l'Itali l'hanno sempre danneggiata. L'Italia per come è fatta, per il tipo di persone che vi vivono e per la capacità imprenditoriale ha che nel sangue, per l'incredibilie quantità, qualità e diversità che nell'industria enogastronomica è fatta per avere una economia isolata come la Svizzera, il Giappone o pochi altri, e basata su grandi quantità di esportazioni
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Old 19-12-2016, 12:28   #34
alexdal
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IL processo non dovrebbe avvenire in un giorno. Ma in 8/12 anni

si inizia con produzioni semplici. Tessuti, plastiche,prodotti di uno o due componenti. per poi proseguire con quelli piu' complessi.

Ma senza esagerare, se un chip e' fornito da un produttore cinese o filippino, non ha senso clonarlo per rifarlo in patria a costi alti e prestazioni pessime.

Ma la ditta che produce il chip e' americana con progetto americano. dovrebbe nel tempo mettere una fabbrica, che produce una parte delle produzione,
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Old 19-12-2016, 13:08   #35
Raghnar-The coWolf-
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Bada che il sistema Italia ha funzionato, nel senso che pur con un grosso debito e con grosse inefficienze, fino al 2000/2001...
Peccato che l'agganciamento delle valute e' avvenuto nel 1997...

Riguardo al tema non e' mai stata solo una questione di costo del lavoro per le fabbriche di elettronica di consumo, sai cosa glie ne frega a Apple che fa markup del 200% di risparmiare noccioline sul personale... sempre che sia risparmio, dato che anche l'efficienza va fattorizzata!

Pero' appunto l'efficienza e la rete di distribuzione e di fornitori (e un ambiente competitivo spietato dove non ci sia rischio scioperi) e' la cosa piu' importante, oltre alle regolamentazioni ambientali completamente lassive che ti permettono di scaricare le schifezze nel retrobottega.

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Old 19-12-2016, 13:43   #36
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Peccato che l'agganciamento delle valute e' avvenuto nel 1997...
no, l'agganciamento è con l'adesione allo SME nel 1980 (un margine del 2% nel cambio nei confronti dell'ECU) poi nel 1992 siamo usciti dallo SME per poter svalutare la Lira che ci ha permesso di avere un mini boom che è durato 10 anni. nel 1996 abbiamo riaderito allo SME e del 1997 non c'era più neanche la forbice del 2% ma il cambio è stato fissato, allora l'ECU era 1936.27 lire e quella è stato poi il cambio con l'EURO.
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Old 19-12-2016, 13:57   #37
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Peccato che l'agganciamento delle valute e' avvenuto nel 1997...

Riguardo al tema non e' mai stata solo una questione di costo del lavoro per le fabbriche di elettronica di consumo, sai cosa glie ne frega a Apple che fa markup del 200% di risparmiare noccioline sul personale... sempre che sia risparmio, dato che anche l'efficienza va fattorizzata!

Pero' appunto l'efficienza e la rete di distribuzione e di fornitori (e un ambiente competitivo spietato dove non ci sia rischio scioperi) e' la cosa piu' importante, oltre alle regolamentazioni ambientali completamente lassive che ti permettono di scaricare le schifezze nel retrobottega.
Vero nel 1997 la Lira venne agganciata all'Ecu ed ha mantenuto un tasso fisso fino all'entrata in vigore dell'Euro ( 1999 ), ma si poteva ancora avere una larga flessibilità di bilancio e di politiche di finanziamento del debito. I tassi già nel 1998 scesero al 7% circa ( BTP decennale ), lasciando margini a politiche espansive se ce ne fosse stato bisogno. E dal 2001, ad Euro introdotto, che il famoso 3% del deficit di bilancio è cominciato ad essere un parametro inderogabile e stringente condizionando le politiche economiche italiane.
C'è da dire che comunque abbiamo perso tempo, troppo forse, per introdurre delle riforme strutturali che l'entrata nell'Euro ci imponeva, onde evitare di ritrovarci nelle condizioni odierne ( sul bilancio 2017 pendono ben 17 Miliardi di Euro di clausole di salvaguardia ) in cui abbiamo le mani legate per abbozzare qualsiasi politica espansiva di media durata.
Poi sull'Euro, in generale e come moneta, ci sarebbero altri fattori non positivi da valutare, ma si andrebbe ulteriormente OT.
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Old 19-12-2016, 14:06   #38
LorenzAgassi
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Poi sull'Euro, in generale e come moneta, ci sarebbero altri fattori non positivi da valutare, ma si andrebbe ulteriormente OT.


Chiediti anche perchè il cambio €/lira lo hanno messo a ben 1936,27 Lire per vedersi poi il potere d'acquisto dell'€ perdere più del 50% nell'arco di 8 -10 anni post adozione ....ovvero se avevi 200 milioni risparmiati in Banca poi convertiti in circa 100.000€ ( per arrotondare e fare cifra tonda) nel 2002, ora hanno potere d'acqusito come nemmeno 100 milioni di lire ovvero senza far niente, ipotizzando che i soldi sono sempre li in Banca, hai perso più del 50% di potere d'acquisto pur con un tasso d'inflazione medio annuo del solo +1,5% ( fino a qualche anno fa quando l'inflazione saliva quindi con un +15% circa in 10 anni quindi il potere d'acquisto dell'€ doveva scendere solo di un circa -10% e non oltre -50%) ed i tuoi € oggi invece non valgono quasi più niente quando li spendi ..quindi ce ne vogliono sempre di più ..come in un pozzo.

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Old 19-12-2016, 15:17   #39
dado1979
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Ti sbagli, se oggi ne paghiamo le conseguenze è proprio perché aderimmo allo SME e poi all'euro. I Debiti avevano tassi di interesse inferiori all'inflazione, quindi in realtà ogni volta che aumentavamo il debito ci guadagnavamo, inoltre i creditori eravamo noi italiani stessi. Esportavamo tanto e ogni tot anni svalutavamo la lira per restare competitivi, senza mai svalutare i salari. Era un sistema che funzionava, e probabilmente solo l'Italia lo poteva fare grazie alle incredibili capacità di risparmio di noi Italiani e della costante volontà di investire nel nostro stesso debito. Avevamo un alto debito pubblico, ma sommando debito pubblico e privato eravamo i primi al mondo (e tutt'ora non siamo messi male). E' dai primi degli anni 70 che l'europa provava a farci entrare nello SME, i nostri governanti si erano sempre rifiutati, sapveano benissimo che all'Italia assolutamente non conveniva. Aderimmo alla sua nascita nel 1972 per poi uscirne subito nel 1974, per consentire di fare il "Compromesso Storico" e per svalutare la moneta., ne rientriamo nel 1980, nel 1981 C'è lo distaccamenteo della Banca D'Italia con il Ministero del Tesoro e la sua privatizazione, scelta obbligata per l'adesione allo SME, da quel preciso momento è cambiato tutto! Negli anni 80' ancora facevamo una bella vita ma in realtà gia era iniziata l'inversione di tendenza. Avevamo perso la sovranità monetaria, e gli investimenti invece che nel debito italiano si trasferirono all'estero, con l'adesione poi nel 1986 a l'Atto Unico Europeo (Schengen) con la liberazione delle persone e delle merci in europa, è iniziata la deindustrializzazione dell'Italia. Tutti i trattati economici internazionali che ha fatto l'Itali l'hanno sempre danneggiata. L'Italia per come è fatta, per il tipo di persone che vi vivono e per la capacità imprenditoriale ha che nel sangue, per l'incredibilie quantità, qualità e diversità che nell'industria enogastronomica è fatta per avere una economia isolata come la Svizzera, il Giappone o pochi altri, e basata su grandi quantità di esportazioni
Sostieni questo come un qualcosa di positivo e cmq sostenibile nel lungo tempo... così non è.
Quella politica sbagliata e egoista (e ho il terrore pensando che alcuni vorrebbero ritornarci) la stiamo pagando noi in questo momento.
La realtà è che sapevamo risparmiare avendo poco... ora abbiamo molto di più e abbiamo disimparato a risparmiare.
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Chiediti anche perchè il cambio €/lira lo hanno messo a ben 1936,27 Lire per vedersi poi il potere d'acquisto dell'€ perdere più del 50% nell'arco di 8 -10 anni post adozione ....ovvero se avevi 200 milioni risparmiati in Banca poi convertiti in circa 100.000€ ( per arrotondare e fare cifra tonda) nel 2002, ora hanno potere d'acqusito come nemmeno 100 milioni di lire ovvero senza far niente, ipotizzando che i soldi sono sempre li in Banca, hai perso più del 50% di potere d'acquisto pur con un tasso d'inflazione medio annuo del solo +1,5% ( fino a qualche anno fa quando l'inflazione saliva quindi con un +15% circa in 10 anni quindi il potere d'acquisto dell'€ doveva scendere solo di un circa -10% e non oltre -50%) ed i tuoi € oggi invece non valgono quasi più niente quando li spendi ..quindi ce ne vogliono sempre di più ..come in un pozzo.
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