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Old 25-08-2009, 09:10   #61
juninho85
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Unione Sarda - Cagliari, in arrivo Ariaudo e forse una mezzala
Ultima settimana di mercato nel corso della quale il Cagliari dovrà apportare qualche rifinitura alla rosa. Prima questione da affrontare, e a un passo dall'essere risolta, quella relativa al difensore. Ceduto Matheu all'Independiente (l'argentino aveva inscenato una fuga, adducendo non meglio precisati motivi familiari come giustificazione, sino alla definizione della trattativa con il club di Buenos Aires), resta un vuoto da colmare. Il sostituto è già stato scelto. Si tratta di Ariaudo, giovane difensore della Juventus. L'accordo, in pratica, è già stato raggiunto sia con il calciatore che con il club bianconero. Si tratta di mettere nero su bianco e di depositare il contratto in Lega. Tutto dovrebbe avvenire entro metà settimana.
Resta aperta la questione Canini. Non è un mistero che Ballardini lo voglia alla Lazio ma Lotito non ha intenzione di spendere. Tramite i procuratori, il presidente biancoceleste ha proposto un prestito gratuito con diritto di riscatto. Cellino, che non ha particolare simpatia per Lotito né per il suo modo di condurre le trattative, ha risposto picche. Ma negli ultimi giorni di mercato la questione potrebbe riaprirsi.
Diverse società di serie A hanno chiesto Parola (Livorno compreso). Il Cagliari sta alla finestra, pronto ad accontentare il giocatore se desse il suo gradimento a una delle proposte. Nel caso, la società rossoblù si lancerebbe all'inseguimento di Bogliacino del Napoli. Ma anche Bentivoglio, a lungo cercato prima dell'arrivo di Barone, potrebbe tornare di moda. Il centrocampista del Chievo non perde occasione, infatti, per ribadire il suo desiderio di giocare nel Cagliari. Infine, nessuna speranza che il croato Brkljaca sia disponibile per la gara con il Siena. Gli uffici del Coni (attraverso i quali si deve passare per il rilascio del permesso di soggiorno) hanno riaperto solo ieri dopo le ferie. Il transfer sarà pronto dopo la sosta di campionato del 6 settembre.

Unione Sarda - Cagliari lento ma non troppo
Cagliari lontano dai migliori giorni dello scorso campionato ma più squadra del Livorno e, probabilmente, di molte altre concorrenti per la salvezza. Con un po' di tempo, Allegri dovrebbe riuscire a riportare la sua squadra ai livelli di gioco della passata stagione. Per adesso, ci si deve accontentare di aver iniziato il campionato con un pareggio (anche se senza gol e con poche emozioni), che costituisce un sostanziale passo avanti rispetto alle cinque sconfitte dello scorso campionato.
Lavori in corso, dunque, come in tutte le squadre italiane. Non ce n'è una che possa dire di aver trovato la formula magica. Ciascun allenatore di serie A sta ancora mettendo a punto la macchina, sta cercando gli equilibri, sta aspettando che tutti i propri giocatori entrino in forma per poi dare valutazioni precise sulla loro affidabilità.
LE LUCI La fase difensiva rossoblù è già buona. Lopez e Astori a Livorno sono stati interpreti di un'ottima prestazione. Sul capitano c'erano pochi dubbi, dal momento che era stato già bravo nella pur grigia serata di Coppa Italia. Astori, che a Trieste aveva mostrato parecchie difficoltà, contro Lucarelli e Tavano è stato perfetto. Tempista, concentrato, mai falloso (se non in una circostanza quando si è avventurato un po' troppo lontano dall'area per andare a prendere Diamanti), è stato decisamente a suo agio nel ruolo che l'anno scorso era stato di Bianco prima e Canini poi.
Di alto livello (come a Trieste) la prestazione di Agostini, un giocatore giunto in sordina sei anni fa e distintosi come uno dei più affidabili terzini sinistri in circolazione nel campionato italiano. Silenzioso, mai appariscente nelle sue esternazioni, Agostini unisce serietà professionale, determinazione e attaccamento alla maglia. Fa parte dello zoccolo duro del Cagliari, quello a cui si ricorre nei momenti difficili. Un po' in ritardo, invece, Pisano, recuperato da un infortunio appena in tempo ma un po' a disagio soprattutto nel primo tempo. Un malessere passeggero, già domenica contro il Siena degli ex Giampaolo, Fini e Del Grosso, il terzino sarà in crescita. C'è da scommetterci.
ALTI E BASSI A metà campo si aspettano con ansia i miglioramenti da parte di Barone. L'ex granata è in netta difficoltà fisica, la sua grande esperienza gli ha permesso comunque di tenere il campo. Raramente ha oltrepassato la metà campo per non sguarnire la difesa, sapendo che i suoi recuperi sarebbero stati difficoltosi. Dotato di un grande senso della posizione, Barone ha tamponato, affidando il compito di cucire il gioco a Conti (già ammonito, se il buon giorno si vede dal mattino...) e a Lazzari, che deve crescere parecchio per diventare l'uomo in più sul quale conta Allegri.
IL REBUS L'attacco segna poco o niente. La prima linea rossoblù è praticamente andata a bersaglio solo nelle amichevoli più facili mentre è rimasta a secco in ben cinque circostanze: le amichevoli con Alghero, Catania e Fiorentina (ma in mini partite di quarantacinque minuti), la gara di
Coppa Italia con la Triestina e quella di campionato con il Livorno. E nelle ultime due occasioni sono diminuite drasticamente anche le occasioni da rete. La domanda è: c'è da preoccuparsi? L'organizzazione di squadra, le doti realizzative di Jeda (a Livorno inesistente ma vittima di un appannamento passeggero, su questo non ci sono dubbi), le qualità intraviste di Nenè, la ritrovata combattività di Larrivey e la potenza di Matri (ottimo il suo inserimento nella ripresa, peccato solo gli manchi la cattiveria del goleador di razza davanti alla porta avversaria) fanno ben sperare. Non c'è più un killer dell'area di rigore come Acquafresca, ma tanti attaccanti che hanno un discreto numero di gol nelle gambe (qualcuno lo si aspetta anche da Conti, Barone e Lazzari) e che in qualche maniera possono tenere una dignitosa media realizzativa.
IL SEGRETO Ancora una volta, più che sulle doti dei singoli, il Cagliari dovrà fare affidamento sul gioco di squadra. L'unità di intenti, l'entusiasmo, le conoscenze calcistiche di cui è dotatissimo Allegri e la sua capacità di trasmetterle al gruppo, saranno determinanti. E con esse la serietà di una società che ormai da due anni ha abbandonato la strada della tensione per imboccare quella di una tranquilla gestione dei problemi. Domenica sera è apparso stridente il contrasto tra una squadra, il Livorno, attanagliata dalle incertezze e povera di contenuti calcistici, e una, il Cagliari, con basi solide dal punto di vista societario e tecnico. Se al Livorno togliessero Diamanti (come è possibile) la salvezza sarebbe un dilemma. Il Cagliari, invece, può vantarsi di non dipendere da un singolo ma da un collettivo collaudato in anni di lavoro. E questo significa avere mezza salvezza in tasca.

La Nuova Sardegna - Il Cagliari può iniziare a fare i conti
«Il presidente conosce la squadra e sa cosa ci serve. Per ora sono contento di quello che ho». C’è tutta la prudenza di Massimiliano Allegri nelle parole pronunciate a caldo (in tutti i sensi) al termine della sfida di domenica notte contro il Livorno.
Il Cagliari è uscito indenne dalla prima partita della stagione, ma la possibilità di apportare qualche correttivo alla rosa entro la chiusura del mercato estivo è un’idea che sembra stuzzicare parecchio. E una volta stuzzicato a riguardo, Allegri preferisce volare basso, magari per non turbare la suscettibilità del presidente Massimo Cellino, presente domenica al Picchi.
In casa dei neopromossi labronici, i rossoblù hanno in parte ripreso il discorso dove l’avevano lasciato. Si è vista qualche buona manovra, qualche scambio interessante, ma soprattutto il Cagliari ha mostrato lo spirito di gruppo che l’anno scorso aveva permesso di raggiungere traguardi impensabili. Una dote tirata fuori proprio nel momento del bisogno, cioè quando gli attacchi del Livorno hanno iniziato a farsi tambureggianti.
L’unico volto nuovo schierato dal primo minuto, Simone Barone, ha fatto cilecca all’esordio. Poco brillante, raramente nel cuore della manovra, mai capace di duettare con i compagni per inserirsi centralmente, cosa che un tempo gli riusciva assai bene. Non è un campanello d’allarme, ci mancherebbe: c’è tutto il tempo per entrare in sintonia con i compagni. Allegri, giustamente, sembra dispostissimo ad aspettare: «Tatticamente ha disputato una buona gara», ha detto il tecnico negli spogliatoi dell’Ardenza.
Larrivey, preferito nell’undici iniziale ad Alessandro Matri, ha iniziato bene e poi si è perso completamente. Un gol sfiorato in avvio, un colpo di testa pericoloso, un paio di buone sponde, per poi uscire del tutto dai giochi. Quando è entrato in campo Matri, il Livorno ha smesso di pungere, perchè la freschezza e il movimento della punta ex Rimini ha tenuto in apprensione l’intera retroguardia amaranto. Questione di caratteristiche, ovviamente, ma anche di fiato. Non tutti hanno capito. «Scelte tecniche», ha rimarcato Allegri, che spera di avere al più presto un Nenè in condizione per poter provare altre soluzioni in attacco.
Il fiato corto mostrato nel finale è fisiologico. L’esempio fornito da Cossu è significativo: ottimo il primo tempo, con diverse buone iniziative e anche un bel destro che ha impegnato severamente De Lucia. Il folletto cagliaritano è poi calato alla distanza, fino all’avvicendamento con Biondini. Quando ci saranno i 90 minuti nelle gambe sarà un’altra storia.
Molte, in ogni caso, le note positive per i rossoblù, che hanno mosso la classifica e possono guardare avanti con fiducia, tenendo un occhio al mercato. In ballo c’è solo un rinforzo in difesa. Astori (in coppia con Lopez) ha fatto vedere che c’è anche per lui. Ma se avesse qualche alternativa in più, Allegri di certo non protesterebbe.
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Old 25-08-2009, 16:44   #62
conan_75
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Iscritto...ecco dove eravate finiti...
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Old 25-08-2009, 16:47   #63
juninho85
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e dire che l'avevo pure scritto nel thread precedente,ecco perchè non abbiamo vinto,cugurra
intanto il livorno ha fatto fuori diamanti,di gomma che si salvano!
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Old 26-08-2009, 09:52   #64
juninho85
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Unione Sarda - Cellino: "Stretta finale per Ariaudo"
«Ci serve un difensore, ormai lo sapete». Stavolta Massimo Cellino non si nasconde. «Ariaudo e Valdez? Sapremo qualcosa nei prossimi tre giorni. Ora parlerò anche con Cobolli Gigli». L'attaccante? «Se ne trovassi uno che fa cinque gol a partita lo prenderei al volo, ma purtroppo non c'è. E poi in quel reparto siamo a posto così».
Il presidente del Cagliari all'ingresso in Lega Calcio manifesta pubblicamente gli obiettivi rossoblù del mercato che si chiuderà lunedì prossimo (per poi riaprire a gennaio) confermando così l'interesse per uno dei giocatori più promettenti.
Lo juventino è l'obiettivo numero uno di Cellino, che avrebbe già raggiunto un accordo di massima con la Juve (proprietaria del cartellino) per il prestito, ma anche con lo stesso giocatore, appena ventenne. Lo stesso presidente ha tuttavia fatto sapere che difficilmente l'operazione si sbloccherà prima di venerdì. «Solitamente si decide tutto negli ultimi tre giorni». Lo stesso discorso vale per Canini (sul quale ha messo gli occhi da tempo la Lazio di Ballardini) e per Parola (destinato al Livorno).
Nel centro sportivo di Assemini è ripresa intanto la preparazione in vista della gara di domenica prossima al Sant'Elia contro il Siena degli ex Giampaolo, Fini e Del Grosso. Nessuno strascico dal punto di vista fisico, giusto qualche acciacco che non comprometterà tuttavia la preparazione al secondo match dell'anno. Già oggi Allegri (è in programma un doppio allenamento) dovrebbe avere tutta la squadra a disposizione. Ai box solo Ragatzu, tradito dalla lombalgia proprio alla vigilia della trasferta toscana ma in netto recupero. Tra l'altro giusto ieri il giovane bomber cagliaritano è stato convocato dal ct Piscedda per uno stage della Nazionale Under 19 alla Borghesiana, dal 30 agosto al 2 settembre.
Chiamata eccellente anche per Sivakov, a sua volta convocato nell'Under 21 bielorussa che il 9 settembre affronterà l'Azerbaijan a Baku in una gara valida per le qualificazioni al campionato europeo di categoria.
Nessun collaudo del giovedì, invece, per il Cagliari in vista della sfida con il Siena che inizierà alle 20.45 (tutte le partite, eccetto i posticipi e gli anticipi, riprenderanno l'orario tradizionale pomeridiano, vale a dire le 15, a partire dalla terza giornata). Domani i rossoblù svolgeranno un allenamento a porte chiuse al Sant'Elia per collaudare il terreno di gioco. La preparazione riprenderà poi venerdì ad Assemini con una seduta pomeridiana, mentre sabato mattina è in programma la rifinitura.

La Nuova Sardegna - Allegri: "Il Cagliari stupirà ancora"
Sfatata una tradizione sfavorevole che lo ha visto regolarmente sconfitto all’esordio degli ultimi quattro campionati, il Cagliari può guardare con fiducia alle prossime fatiche. Massimiliano Allegri parla con soddisfazione della prova dei suoi a Livorno. «Pur con tante incognite, siamo riusciti ad esprimerci in maniera ordinata - spiega il tecnico -. I ragazzi sono stati bravi a tenere il campo con autorità, certo c’è ancora tanto da lavorare per migliorare».
- Si potranno vedere miglioramenti già dalla prossima partita con il Siena?
«Sicuramente domenica staremo decisamente meglio perché avremo un’altra settimana di lavoro sulle gambe e questo consentirà di vedere ulteriori passi avanti dal punto di vista tecnico. Questo della non brillantezza è in ogni caso un problema comune alla maggior parte della squadre e soltanto col tempo si riuscirà a migliorare e a diventare più precisi».
- Il Siena, un avversario sì alla portata ma che non potrete permettervi di sottovalutare.
«È una gara dura e complicata. Loro arriveranno in Sardegna col preciso scopo di scompaginare i nostri piani, crearci pericoli, e di non permetterci di fare gioco. Fra l’altro ho avuto modo di guardare la partita col Milan e si sono comportati molto bene mettendo spesso in difficoltà il più forte avversario».
- L’occasione è però quanto mai ghiotta per conquistare i primi tre punti della stagione.
«Anche i bianconeri sono nostri rivali nella corsa alla salvezza e questo sarà un motivo in più da parte nostra per preparare questa sfida al meglio e nei minimi dettagli, perché ci teniamo a fare bella figura e se possibile a portare a casa il massimo dei risultati».
- Come è stato accolto dai suoi concittadini?
«Io sono legato alla mia città e non potrebbe essere altrimenti. Però da parte mia ci tenevo a fare bene e soprattutto a portare a casa punti iche alla lunga si riveleranno preziosi. Ma la cosa che ha reso il sottoscritto ancora più contento è che non abbiamo mai permesso all’avversario di portare minacce particolarmente serie se non in un paio di azioni episodiche. Questo vuol dire che la fase difensiva funziona.
- Gli attaccanti sono rimasti ancora a secco. C’è da essere preoccupati?
«Non mi crea problemi questo fatto, poi in ogni caso qualche occasione importante l’abbiamo avuta, è solo una questione di tempo e sono convinto che presto si sbloccheranno».
- La prova di Larrivey come la giudica?
«Ha fatto buone cose e altre meno buone. Ha creato qualche opportunità interessante, si è mosso con sufficiente disinvoltura e tutto sommato ha svolto dignitosamente la sua parte».
- Nenè invece?
«È impossibile giudicarlo per quel poco tempo in cui è stato impiegato domenica. Lui da parte sua è voglioso di apprendere e di imparare, ma ha ancora difficoltà con la lingua e deve capire per benino il calcio italiano tecnicamente e tatticamente. Però ha le potenzialità per fare bene e avrà le sue occasioni per far vedere quanto vale».
- Simone Barone?
«È qui da venti giorni soltanto ma si è calato nella nuova realtà con grande umiltà, mettendosi al servizio della squadra. Certo rispetto a Michele Fini ha caratteristiche completamente diverse e quindi certi paragoni ed affinità di cui ho sentito più volte parlare sono del tutto improponibili.
- La prima giornata ha fatto registrare sto qualche risultato “strano”.
«Sicuramente il pareggio del Bari a Milano con l’Inter è da annoverare fra questi, o le difficoltà della Juve col Chievo. Essendo all’esordio qualche sorpresa ci può sempre stare. Ma sarà un campionato più equilibrato».

Unione Sarda - E' iniziato il conto alla rovescia
«Il primo scalino l'abbiamo fatto, ora mancano trentanove punti alla salvezza». Max Allegri maschera il suo pensiero (e un lungo sospiro di sollievo) dietro una battuta, conto alla rovescia diventato un vero e proprio tormentone lo scorso campionato davanti alle telecamere. Replay scaramantico, certo, ma non solo. «Cagliari promosso a Livorno, ma la strada è assai lunga». E tortuosa.
Avanti adagio. E visti i recenti precedenti (avvio choc con cinque sconfitte consecutive) questo inizio di stagione è già un successo. Per lui e per la squadra. «Era importante partire bene», dice e ripete ogni volta che ne ha l'occasione, l'allenatore rossoblù, «anche se dobbiamo migliorare parecchio, sia la condizione fisica che la velocità del gioco». Tempo al tempo. «Già domenica prossima contro il Siena dovrebbero vedersi dei miglioramenti». Poi ci sarà la pausa per la Nazionale. «E a Firenze dovremmo presentarci al top». Almeno dal punto di vista atletico.
Intanto il tecnico toscano si tiene stretto il pareggio ottenuto nella sua Livorno, e tutte le indicazioni positive emerse nel corso della gara. «Abbiamo creato diverse occasioni da rete, ci siamo resi pericolosi sui calci da fermo e, soprattutto, abbiamo concesso poco-nulla all'avversario senza commettere falli eccetto in alcune situazioni in mischia». In sintesi: «Ho apprezzato l'ordine e la solidità della squadra». E la «maturità» mostrata nell'ultimo quarto d'ora «quando sono venute meno le forze e la gestione della palla era fondamentale». È mancato il gol. «Ma non ne faccio certo un dramma». E soprattutto Allegri non punta il dito sui bomber. «Non ho alcun motivo per essere preoccupato, semmai ne ho tanti per essere ottimista». Tutti per uno e uno per tutti. «Per migliorare l'attacco, devono farlo contemporaneamente anche il centrocampo e la difesa». E il campionato è appena cominciato. «Allenamento dopo allenamento e partita dopo partita l'intera manovra riacquisterà la fluidità di qualche mese fa, sia in fase offensiva che difensiva, e anche gli attaccanti ne trarranno vantaggio».
Appena sette minuti per Nenè. «Certo non sono sufficienti per esprimere un primo giudizio». Così Allegri prende spunto dagli ultimi allenamenti. «Ancora deve adattarsi al calcio italiano, ma anche alla nostra lingua», la premessa. «Tuttavia si è inserito abbastanza bene all'interno del gruppo. È un bravo ragazzo. E presto riuscirà a dimostrare in campo le sue doti tecniche. Ogni scampolo di gara sarà un ulteriore passo in avanti per lui. Per questo dico: diamogli tempo e non ci deluderà».
Sugli scudi Larrivey. «È motivatissimo, e si vede. Sono davvero soddisfatto per come ha interpretato la partita di Livorno». Dalla sua testa e dai suoi piedi sono partite le due occasioni più nitide del Cagliari. Poi c'è Matri, l'uomo in più sul più bello. «A me dispiace sempre lasciarlo fuori», aveva tenuto a precisare Allegri domenica sera al Picchi subito dopo il match. «All'inizio avevo bisogno di una prima punta con determinate caratteristiche, soprattutto nel gioco aereo, per questo ho scelto Larrivey. Poi quando la gara stava calando di ritmo, Matri ha cambiato marcia alla manovra». Sfiorando anche il gol della possibile vittoria.
Centrocampo in continuo movimento. «Viste le temperature, tutti hanno dato un contributo importante». Compreso Barone. «Anche lui come gli altri deve ancora ritrovare la forma migliore, ma sono soddisfatto della sua prestazione». A proposito: come cambia il Cagliari con Barone al posto di Fini? Subito le mani avanti: «In passato abbiamo vinto con e senza Fini e così continueremo a fare». Quindi la differenza tecnico-tattica: «Sono due giocatori completamente diversi. Barone è più abituato a certi tipi di inserimenti nell'area avversaria, Fini gioca più da regista anche se da una posizione più defilata». Infine una certezza: «La presenza di uno o dell'altro non condizionerà il lavoro dell'intera squadra».
Cagliari avanti tutta. E il pari di Livorno vale molto più del punto che sblocca sul nascere la classifica. «I risultati positivi portano sempre e comunque fiducia ed entusiasmo». Soprattutto quando si concentrano le incognite. «Le nostre, ma anche quelle del Livorno visto che è una neo-promossa. Poi alla prima giornata succede sempre qualcosa di strano e inatteso. Mi riferisco per esempio al pareggio del Bari a San Siro con l'Inter, ma anche alla vittoria sofferta della Juventus in casa con il Chievo». Potenza di un pareggio in trasferta. E domenica al Sant'Elia è già tempo di conferme. «Quella con il Siena è una partita importante e difficile allo stesso tempo», quasi mette le mani avanti l'allenatore rossoblù. «Affrontiamo una diretta concorrente che chiuderà gli spazi e proverà a sorprenderci in contropiede. Forse l'avversario peggiore in questo momento». Campionato nuovo, Allegri vecchio.

Sivakov in convocato in Under21
Mikhail Sivakov è stato convocato nell'Under 21 bielorussa che il 9 settembre affronterà l'Azerbaijan a Baku in un match valido per le qualificazioni al campionato europeo di categoria.

Arriva Ariaudo. Canini alla Lazio in prestito?
Ci siamo. Manca pochissimo alla chiusura del mercato e il presidente Cellino continua a trattare per un difensore. Il primo nome, ormai arcinoto, è quello di Lorenzo Ariaudo della Juventus. Il giovane piace ad Allegri e piace anche al presidente rossoblù. La Juventus ha preso tempo, ma dovrebbe dare l'ok per mandarlo in prestito in Sardegna. L'altro nome per la difesa è quello di Carlos Valdez, centrale della Reggina. L'uruguaiano arriverà al Cagliari, come dichiarato ieri da Cellino, solo in caso di cessione di Michele Canini. Quando tutto faceva pensare che lo stesso Canini sarebbe rimasto in Sardegna, è tornata sulle sue tracce la Lazio, chiedendone il prestito. Prestito oneroso a un milione e riscatto fissato a 5 milioni nella prossima stagione. Cellino e Lotito si sono incontrati a cena per parlare di Lega e sicuramente hanno discusso anche di mercato. La trattativa non è semplicissima, ma potrebbe arrivare comunque un accordo.
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Old 26-08-2009, 16:34   #65
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Canini vicinissimo alla Lazio
Michele Canini a un passo dalla Lazio. Queste le voci che circolano negli ultimi minuti. Infatti secondo alcune indiscrezioni Lotito e Cellino sarebbero vicini a trovare un accordo per il prestito con diritto di riscatto fissato a 6,5 milioni. Nella trattativa potrebbe essere inserito anche il prestito di Stendardo. La Lazio però dovrebbe accollarsi per un anno il 60% dell'ingaggio del difensore napoletano.

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Old 27-08-2009, 09:29   #66
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La Nuova Sardegna - Barone : "Presto sarò al Top"
Lo stadio Sant’Elia non è del tutto sconosciuto a Simone Barone, che vi giocò con la nazionale in preparazione ai Mondiali del 2006 in Germania, contro la Russia, e fra l’altro trovando anche la via del gol. «Da allora è passato tanto tempo - dice il centrocampista ex Palermo e Torino -. Appartiene alla sfera dei bei ricordi, senza dimenticare che quando segnai andai ad esultare sotto la curva nord. Sono venuto a Cagliari è perché intendo aiutare la squadra a disputare un campionato tranquillo e ad arrivare alla conquista della salvezza senza sofferenze».
- Come valuta il suo attuale stato di forma?
«Sono qui da solo venti giorni e anzitutto occorre mettere in conto i problemi legati al trasferimento da un ambiente ad un altro. Penso di essermi integrato abbastanza bene nella nuova realtà. Non sono ancora al cento per cento, questo è evidente, e ciò potrà avvenire soltanto fra qualche settimana quando avrò maggiore benzina nella gambe».
- Ha già riscontrato particolari differenze sotto il profilo tattico rispetto a dove giocava lo scorso anno?
«Qui a Cagliari ci sono due mezze ali che partecipano attivamente alla fase offensiva, il mister poi vuole che un po’ tutti accompagnino l’azione quando si è in fase d’attacco. Tutto questo contrasta con quanto accadeva lo scorso anno a Torino dove l’impostazione della manovra era completamente diversa».
- A Livorno avete fatto una bella figura.
«Sicuramente, non era facile uscire indenni da quel campo e contro una squadra che aveva un potenziale soprattutto davanti da fare paura, mi riferisco in particolare a Lucarelli, Tavano e Diamanti. Abbiamo ridotto al minimo i loro attacchi e ci siamo resi pericolosi anche in qualche occasione, in ogni caso l’importante era partire con il piede giusto».
- Adesso vi aspetta un’altra concorrente diretta per la salvezza, il Siena.
«Sappiamo bene come giocano, sono una squadra abbastanza ben organizzata, sanno chiudersi alla perfezione dietro e poi riescono a ripartire velocemente di rimessa. E’ proprio questo il loro punto forte, e fra l’altro con questo sistema hanno messo più volte in difficoltà il Milan».
- Ci sono giovani di particolare interesse?
«Ce ne sono alcuni molto bravi, parlo soprattutto di Sivakov e Bilica in possesso fra l’altro di una buona esperienza a livello internazionale. Ciò potrà tornare molto utile a loro quando saranno chiamati a dare il proprio contributo alla squadra».

Unione Sarda - Barone ha una pazza idea
Cagliari, 9 febbraio 2005, Simone Barone entra a inizio ripresa dell'amichevole Italia - Russia al posto di De Rossi. Dopo 17 minuti dal suo ingresso in campo mette a segno con un gran tiro al volo, poco fuori dal limite dell'area, il definitivo 2-0. Palla sul palo e poi in rete. È stato il primo gol, e rimane l'unico, nelle 16 presenze azzurre. Un gol che ha contribuito alla sua convocazione per i Mondiali tedeschi del 2006, che lo hanno laureato campione del mondo. Una rete siglata al Sant'Elia, sotto la Nord. «È un ricordo indelebile e bellissimo, ho segnato sotto la curva dei tifosi rossoblù, forse è un segno del destino: dovevo tornare in questo stadio da giocatore del Cagliari». Barone, allora al Palermo, viveva un momento magico e la stima del ct Lippi era all'apice. Domenica al Sant'Elia ci tornerà con la maglia rossoblù contro il Siena, di nuovo da protagonista: «Ora per me contano solo questa maglia e questa società, in 20 giorni soltanto mi sono integrato perfettamente nel gruppo. Dal punto di vista tecnico-tattico non era facile inserirsi in una squadra collaudata, con una fisionomia ben definita. Ho superato le difficoltà iniziali, ora sono alla ricerca della condizione migliore, sarebbe impensabile essere già al top. Dal punto di vista tattico, credo che le mie caratteristiche si adattino perfettamente al modulo». Il centrocampo a tre di Allegri valorizzerà le sue proiezioni offensive molto di più rispetto a quanto accadeva a Torino, dove ha trascorso tre stagioni con più bassi che alti: «Ho la possibilità di accompagnare l'azione molto più spesso. Quando la condizione crescerà sarà ancora più frequente la mia presenza in profondità. Ma non conta il numero degli inserimenti, quanto la lucidità in zona-gol. A Livorno ho limitato gli inserimenti, perché era meglio tenere la posizione, il tipo di partita richiedeva di non avanzare con molta frequenza». Il pari in Toscana ha soddisfatto il trentunenne centrocampista campano: «Siamo partiti col piede giusto, era importante fare risultato contro una squadra pericolosa e ricca di talento. È un punto che dà fiducia. Dovremo fare lo stesso domenica contro il Siena, poi ci sarà la sosta e potremo mettere benzina nel serbatoio per crescere fisicamente e nel gioco».
In 232 presenze in A, 11 reti, 9 tra Parma e Palermo (in 4 stagioni totali), soltanto 2 nelle 3 annate a Torino: «Non era solo un problema di utilizzo più arretrato, non funzionava tutto il contesto. In generale, l'organizzazione di squadra prevede giocatori con caratteristiche adatte allo schema che si vuole adottare. Qua è così, perciò su meccanismi già sperimentati è possibile fare anche varianti». Nella massima serie il rinforzo principale del Cagliari 2009-2010 ha giocato in precedenza con Chievo, Parma, Palermo e Torino, ma non gradisce paragoni: «Ciascuna società ha il suo credo, la sua struttura, impossibile fare raffronti tra questa realtà e le altre che ho vissuto. Di certo qua ci sono un gruppo e un entusiasmo che fanno stare bene».
In questo inizio di campionato tutto toscano (alla terza c'è la Fiorentina), il Cagliari si troverà di fronte tanti ex. In particolare nel Siena di Giampaolo, c'è il centrocampista che Barone ha sostituito nel Cagliari, Michele Fini. Simone, però, vede le insidie nell'organizzazione di squadra che l'ex tecnico rossoblù è riuscito a infondere: «L'assetto e la solidità dei bianconeri sono la loro forza. Sono molto bravi nelle ripartenze, non dovremo concederne».
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Old 29-08-2009, 14:05   #67
Sallino
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Unione Sarda - Ciclone Cellino: "Squadra di impiegati, il Siena ci rulla...


Hanno provato in tutti i modi a rassicurarlo, a spiegargli che il manto erboso del Sant'Elia non è dei migliori e che non è semplice giocare con questo caldo. «Stupidaggini. E non è una questione di testa, ma di gambe». La partitella in famiglia di giovedì proprio non gli è andata giù. «È come se mancasse l'elettricità», sbotta Massimo Cellino, preoccupato non poco. Così prova a scuotere il Cagliari alla vigilia di una sfida che già vale un pezzo di salvezza. «Non vorrei aver creato una squadra di impiegati. Con questa mentalità si retrocede. Così il Siena ci rulla».

Presidente, non le pare un po' esagerato questo allarmismo?
«Dopo aver visto il collaudo non ho chiuso occhio per tutta la notte. Manca l'elettricità. I risultati li abbiamo sempre ottenuti attraverso la grinta e la determinazione, e ora non sento nessuna di queste due componenti. Il Cagliari non è una squadra di fenomeni. Tutti devono dare il 100 per cento per centrare l'obiettivo e adesso con la testa siamo appena al 65 per cento».

Ne ha parlato con Allegri?
«Sì, lui mi ha detto di aver percepito le stesse sensazioni».

Colpa del mercato?
«Il mercato è andato come volevamo che andasse. Barone e Brkljaca sono due giocatori importanti».

Quelli che servivano al Cagliari?
«Assolutamente sì. Ma devono essere due pedine che completano la squadra. Dai nuovi non mi aspetto tanto, loro sono un valore aggiunto. Dai vecchi, invece, mi aspetto di tutto e di più».

Non sarebbe stato più semplice e naturale confermare Fini?
«Michele ci ha dato tanto, forse le sue migliori stagioni le ha fatte proprio da noi. Pensavo rimanesse, speravo che apprezzasse i nostri sforzi di rinnovargli il contratto. Purtroppo ho fatto i conti senza l'oste visto che il suo procuratore stava cercando soluzioni più allettanti».

Una questione di soldi, dunque?
«Non proprio. Lui ha fatto una scelta da padre di famiglia, e questo gli fa onore. Ha preferito un biennale importante. Noi abbiamo una politica e la portiamo avanti: il rapporto con un giocatore di 36 anni viene discusso di stagione in stagione. Comunque Fini ormai è il passato, anche se quella della maglia proprio non me la doveva fare».

Prego?
«Gli avevo dato il 23, il mio numero preferito, ora a Siena si è preso il 17, che proprio non sopporto».

C'è stato un riavvicinamento quando lui aveva già firmato per il Siena prima che arrivasse Barone?
«Non sta dicendo una bugia. Ma la sua voglia di tornare non era poi così forte».

È Nenè l'erede di Acquafresca?
«Sono due storie diverse. Nenè è un attaccante che ha dimostrato il suo valore in un campionato non semplice. Ma deve ancora ambientarsi al nostro calcio e ci vuole del tempo. È un'assicurazione, non una certezza. Ora sono Matri, Cossu, Jeda e Larrivey che si devono caricare il Cagliari sulle spalle».

Arriverà Ariaudo?

«Ho appena parlato con il ds della Juve Secco, lunedì dovremmo chiudere. Dipende anche da Grosso».

Parola?
«Ha chiesto di potersi avvicinare a casa. Se troveremo una soluzione, lo accontenteremo. C'è già un'alternativa».

Chi sarebbe?
«Se glielo dico me lo bruciano».

Canini?

«È un giocatore del Cagliari».

Che piace alla Lazio?
«Aria fritta».

Perché stenta a esplodere dopo tanti anni?

«Forse chi gli sta accanto gli ha messo troppe idee strane per la testa, grandi club, e lui qui si è sempre sentito di passaggio».

Se va via lui, prendete Valdez?

«Canini non andrà via».

Marchetti al Milan dal prossimo anno è una storia vera?

«Come quella di Suazo al Milan. Non commettiamo con lui lo stesso errore fatto con Canini. Marchetti è ragazzo d'oro e un grande professionista, ma deve confermarsi. Non per una big o per la Nazionale ma per il Cagliari».

Dove può arrivare quest'anno il Cagliari?

«Sulla salvezza ci metterei una firma subito. Sarò paranoico o prevenuto, ma ne ho viste tante e questa apatia non mi piace. Per questo dico: ragazzi sveglia, il gioco si è già fatto duro».
(tuttomercatoweb)

lol, Cellino non si smentisce mai

---------------------------------------------

Brkljaca, ancora niente transfer

Mario Brkljaca non può ancora mettersi a disposizione di Massimiliano Allegri. A più di tre settimane dal suo approdo a Cagliari, il centrocampista croato ex Hajduk è ancora in attesa del transfer. Novità in questo senso dovrebbero arrivare la prossima settimana: la speranza è che il giocatore possa essere disponibile per la trasferta di Firenze del 13 settembre, quando il Cagliari affronterà la formazione viola allenata da Prandelli.

(tuttomercatoweb)

Omg, sto transfer non arriva più...
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Old 29-08-2009, 17:23   #68
juninho85
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speriamo bene per ariaudo,per me su canini mente.che senso avere in rosa lopez,canini,ariaudo e astori,tutti potenzialmente titolari?!
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Old 29-08-2009, 17:26   #69
conan_75
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Ma possibile che ogni anno non arrivano questi transfer?
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Old 30-08-2009, 03:07   #70
Pangasius
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Unione Sarda - Ciclone Cellino: "Squadra di impiegati, il Siena ci rulla...


Hanno provato in tutti i modi a rassicurarlo, a spiegargli che il manto erboso del Sant'Elia non è dei migliori e che non è semplice giocare con questo caldo. «Stupidaggini. E non è una questione di testa, ma di gambe». La partitella in famiglia di giovedì proprio non gli è andata giù. «È come se mancasse l'elettricità», sbotta Massimo Cellino, preoccupato non poco. Così prova a scuotere il Cagliari alla vigilia di una sfida che già vale un pezzo di salvezza. «Non vorrei aver creato una squadra di impiegati. Con questa mentalità si retrocede. Così il Siena ci rulla».
Excusatio non petita, accusatio manifesta!!!
Per chi non masticasse il latino,il senso sarebbe:"Chi si scusa si accusa"......
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Old 30-08-2009, 11:47   #71
juninho85
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Ma possibile che ogni anno non arrivano questi transfer?
e dire che quello di larrivey era disponibile già dalla seconda giornata
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Old 30-08-2009, 11:56   #72
juninho85
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La Nuova Sardegna -E' già spareggio-salvezza
La seconda partita di fila con un club toscano - e saranno tre con la trasferta a Firenze dopo il break per la nazionale - ha l’identikit di un match caldo e combattuto. Lo dice Massimiliano Allegri e gli fa eco, da Siena, Marco Giampaolo.
La sfida di stasera - fischia alle 20.45 Pinzani di Empoli: altro toscano in gioco - è scontro diretto senza se e senza ma. I bianconeri devono smaltire la rabbia per aver perso immeritatamente in casa al debutto col Milan. I rossoblù, solidi e pragmatici a Livorno, devono rispondere alle critiche dal sapore scaramantico del presidente.
Poi, c’è l’ormai consueto derby con gli ex. Da Giampaolo a Del Grosso passando per Fini: «Con noi sulla maglia aveva il 23, a Siena ha indossato il 17: non doveva farmelo» ha scandito Cellino.
Allegri conta anche sugli effetti benefici del punto preso a Livorno e chiede ai suoi attenzione: «Il Siena è avversario difficile, si chiude ottimamente in difesa ed è pericoloso sui calci piazzati. Dobbiamo giocarcela bene: serve la partita perfetta. Cureremo i dettagli e avremo molta pazienza». Uno spot per intuire il valore della partita. Anche perché nella conferenza di ieri mattina, il tecnico ha poi giurato sui valori di Pisano e soci: «La squadra capisce quando è il momento di fare sul serio».
Ma l’analisi va oltre. C’è la condizione non ancora al top di alcuni pezzi da 90 (Conti, Lazzari e Jeda), del pieno recupero dei nuovi (Barone e Nené), del ballottaggio in attacco e sulle fasce: a sinistra Lazzari (leggermente in vantaggio) si gioca la maglia con Biondini e Parola. In avanti, Jeda e Larrivey sono insidiati da Matri. Tra quest’ultimo e l’argentino c’è aria di staffetta.
Ci siamo: il Cagliari è obbligato a fare la partita e sarà dura gestire la palla e sfruttare le incursioni in velocità come a Livorno. Il Siena non starà a guardare. E Giampaolo è abile nel disarticolare le condotte pragmatiche.
La formazione. Marchetti, Pisano, Astori, Lopez, Agostini, Barone, Conti, Lazzari, Cossu, Jeda e Larrivey dovrebbero partire dal via. Dei ballottaggi si è detto.
Per il debutto stagionale al Sant’Elia - lo stadio è stato consegnato al Cagliari a poche ore dal fischio d’avvio dopo i lavori di adeguamento (tornelli, varchi, illuminazione esterna eccetera) secondo le indicazioni del comitato provinciale sicurezza e ordine pubblico - i tifosi si aspettano un squadra tonica se non ancora brillante. L’obiettivo di Allegri è passare indenne la boa delle prime due gare per poi affinare la condizione approfittando della sosta per la nazionale prima di far visita alla Fiorentina.
Il Siena impone cattiveria, determinazione, spirito vincente. Una ragione di più per stare sullo spartito dal primo minuto.

A centrocampo i dubbi di Allegri
E' giunta l'ora dell'esordio casalingo per il Cagliari di Massimiliano Allegri che questa sera alle 20.45 affronterà al Sant'Elia il Siena degli ex Marco Giampaolo, Michele Fini e Cristiano Del Grosso.

Allegri fa un pizzico di pretattica e non svela la formazione che opporrà alla squadra bianconera, in una sfida che è stata in qualche maniera riempita di significati dallo sfogo del presidente Cellino, che ha chiamato i suoi a cambiare rotta dopo l'esordio a suo dire poco convincente a Livorno.
La difesa è l'unico reparto dove non ci saranno sorprese: Marchetti vigilerà i pali della porta, con Pisano, Lopez, Astori e Agostini a comporre il quartetto della terza linea. I grandi dubbi di Allegri stazionano a centrocampo: Conti è sicuro del posto, gli altri due se li giocano Barone, Biondini e Lazzari, con Parola attualmente fuori dai giochi. Favoriti i primi due.
Cossu trequartista con Jeda seconda punta è la certezza in avanti: a far coppia al brasiliano dovrebbe essere Larrivey, ancora una volta preferito a Matri dall'inizio. Ma pure in questo caso le decisioni del mister toscano arriveranno a ridosso del fischio d'inizio.

Le probabili formazioni:

CAGLIARI: Marchetti, Pisano, Astori, Lopez, Agostini, Barone, Conti, Biondini, Cossu, Jeda, Larrivey.

SIENA: Curci, Rossettini, Ficagna, Brandao, Del Grosso, Vergassola, Codrea, Fini, Jarolim, Calaiò, Maccarone.

ARBITRO: Pinzani di Empoli.

Unione Sarda - Cagliari, esordio da brividi
Attaccare ma con giudizio, cercare con il Siena degli ex (Giampaolo, Fini e Del Grosso) la prima vittoria del campionato con la consapevolezza che, dopo lo 0-0 di Livorno, muovere la classifica sarebbe comunque un passo avanti gigantesco rispetto a dodici mesi fa, quando i rossoblù dopo due giornate erano inchiodati a zero punti, dopo aver perduto con la Lazio (1-4) e, guarda a caso, a Siena (0-2). Sgradevole situazione che sarebbe durata per alte tre gare, per poi essere interrotta dallo 0-0 casalingo con il Milan.
Partita ostica, probabilmente non spettacolare, di grande sofferenza. Questo si devono attendere i tifosi rossoblù che devono avere anche un'altra consapevolezza: lo straordinario nono posto dello scorso campionato è stata un'eccezione. Il Cagliari dovrà sudare per salvarsi (significative le dichiarazioni di Allegri giunte a inizio di stagione e quelle di ieri di Cellino) e nessuno si illuda di contendere l'Europa League a squadre dello spessore di Lazio, Fiorentina, Genoa, Napoli e Palermo. Sono di un altro pianeta.
Ieri Allegri ha prospettato un paio di ballottaggi. Il tecnico rossoblù è alla ricerca dell'assetto giusto, in base agli uomini a sua disposizione e al loro stato di forma.
DIFESA È l'unico reparto dove non sussistono dubbi, le gerarchie sono stabilite, i ballottaggi (per il momento) inesistenti. In futuro, scadimenti di forma, infortuni (scongiuri) e squalifiche richiederanno l'impiego di tutto il parco difensori, non numeroso a meno che dall'ultimo giorno di mercato non salti fuori qualche sorpresa. Quindi, tra i pali Marchetti (che dopo la gara sarà convocato in Nazionale), Pisano terzino destro, Agostini a sinistra, capitan Lopez e Astori centrali.
CENTROCAMPO Conti è l'unico punto fermo, per gli altri due posti ci sono tre giocatori in lizza: Biondini, Barone e Lazzari. Prima ipotesi: stessa coppia di mezze ali di Livorno, ovvero Barone a destra e Lazzari a sinistra. Seconda ipotesi: Barone a destra e Biondini a sinistra, come nelle battute finali della gara del “Picchi”. Terza ipotesi: Biondini a destra, posizione che gli era abituale due stagioni fa ma non in quella scorsa, e Lazzari a sinistra. È l'assetto più “rivoluzionario” eppure è quello che ha maggiori probabilità per la gara di oggi. In questo modo, Allegri affiderebbe a Lazzari i compiti di regista avanzato che l'anno scorso erano di Fini, posizionato, però, sul centrodestra. Allegri, in pratica, “rovescerebbe” la squadra, dirottando il flusso del gioco da destra a sinistra. Se così fosse, sarebbe estremamente interessante vedere gli eventuali e auspicabili progressi del Cagliari sotto il profilo del gioco.
ATTACCO Sicuro il trequartista Cossu e la seconda punta Jeda. Il posto da centravanti se lo contendono Larrivey e Matri, con Nenè per il momento in terza fila. Tra i due, Larrivey è il favorito per le sue più spiccate caratteristiche di attaccante centrale rispetto a quelle di Matri.

Mistero Canini, Vigorelli: "Michele alla Lazio? A me non mi ha mai chiamato nessuno. Le società trattano, ma le situazioni cambiano giorno dopo giorno..."
La storia infinita del calciomercato a Roma, sponda Lazio, è legata agli innesti in difesa oltre che alle cessioni importanti. Il club biancoceleste, ormai non nasconde il desiderio, che diventa quasi necessità, di metter le mani al più presto su un difensore forte ed efficiente per affrontare al meglio una stagione ricca di appuntamenti. Davide Ballardini dal canto suo ha fornito già da tempo allo staff dirigenziale laziale nome e cognome del prescelto: Michele Canini. La trattativa estenuante fra Lazio e Cagliari è condotta rigorosamente a fari spenti fra le due società. La questione, seppur legata a distanze minime fra domanda e offerta, diventa spinosa se i presidenti interessati si chiamano Claudio Lotito e Massimo Cellino. Che la Lazio voglia Canini e il Cagliari pretenda cash ormai è cosa certa e anche Claudio Vigorelli in ESCLUSIVA a Lalaziosiamonoi.it conferma la situazione: “Sento parlare di Canini alla Lazio, ma io non ho nessuna novità. – ha detto a lalaziosiamonoi l’agente del giocatore - Le due società stanno parlando tra di loro e le situazioni cambiano giorno dopo giorno. L’unica cosa che penso sia certa è che il Cagliari non accetti giocatori in cambio come contropartita. Penso che Cellino per Michele chieda solo cash”. Una trattativa estenuante dunque fra Lotito e Cellino, frenata da distanza fra domanda e offerta, che nelle prossime ore potrebbe tuttavia colmarsi. Intanto il giocatore resta in attesa di novità, tra lui e Ballardini c’è stima reciproca, ma questo potrebbe non bastare: “Canini conosce Ballardini, non so dirvi se si sono sentiti, ma per ora il problema è un altro. Sono le due società che devono trovare un accordo. Noi aspettiamo i risvolti della trattativa, per ora ripeto non mi ha mai contattato nessuno”. Scorre la clessidra del calcio mercato è nella serata di lunedì scivolerà via anche l’ultimo granello di speranza per Michele Canini e la Lazio. Un matrimonio che il calciatore e mister Ballardini sperano decisamente di celebrare.

Cagliari, l'argentino Bianchi Arce solo se a titolo definitivo
Nicolás Bianchi Arce (22), difensore argentino in forza al San Lorenzo, obiettivo di mercato di Cagliari e di Aek Atene, potrebbe lasciare definitivamente il club sudamericano. I dirigenti del San Lorenzo, hanno deciso di cedere il giocatore solo a titolo definitivo. Sia il Cagliari che l'Aek Atene nelle scorse settimane avevano chiesto il prestito per un anno con l'opzione di acquisto per il secondo. Il cartellino del difensore viene valutato circa 2 milioni di euro.
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Old 30-08-2009, 23:20   #73
Sallino
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Cellino aveva ragione... Preferisco non commentare come abbiamo giocato stasera (c'è poco da dire, si è visto da se), ma se non cambiamo registro quest'anno rischiamo grosso.
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Old 31-08-2009, 00:54   #74
juninho85
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cellino avrà pure ragione,ma anche ragione chi insiste a frastimmare quando si parte con quella PULLIGA di larrivey quando in panca abbiamo matri e nenè che tutto sono fuorchè inferiori a quella barzelletta di giocatore.
partite come quella di oggi dove il siena si è dimostrato per quello che è ovvero una squadra meno che mediocre che si difende ordinatamente e nulla più concretizzare le poche occasioni è fondamentale,con larrivey dal primo minuto hai il vantaggio di sapere già quanto mettere al cagliari in schedina,qualunque sia l'avversario
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Old 31-08-2009, 00:58   #75
juninho85
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Allegri vede il bicchiere mezzo pieno
Il tecnico del Cagliari, Massimiliano Allegri vede il bicchiere mezzo pieno nonostante la seconda sconfitta in campionato. Queste le sue riflessioni: "Chi vede il punteggio, penserà che è stata una specie di tragedia. Invece sino al primo gol, avevamo giocato una gara ordinata. Abbiamo incassato tre reti in fotocopia. La partita è stata decisa da questi episodi". Il tecnico alla vigilia si era dimostrato facile profeta sulle difficoltà proposte dalla partita: "Il Siena chiudeva bene gli spazi. Siamo riusciti a riaprire la gara, poi è arrivato il terzo gol. Noi dobbiamo migliorare la condizione e certe geometrie".

Nulla di cui allarmarsi: "Penso che il lavoro settimanale pagherà. Certe batoste fanno male, ma il calcio non è matematica. Dovremo far tesoro degli errori commessi, la medicina migliore è mantenere la fiducia in noi stessi. Approfitteremo della sosta per lavorare. Come sempre, sarà un campionato con alti e bassi, nel quale dovremo arrivare presto ai 40 punti".

Sulle scelte iniziali, che hanno visto a sorpresa l'esclusione di Barone: "Simone non è ancora in condizione. Pensavo che Biondini avrebbe dato più aggressività dalla parte di Fini". In avanti, Larrivey ha avuto un'altra chance iniziale. "Confidavo che il suo peso in attacco potesse darci una mano". Positivo l'ingresso di Nenè. "Si è fatto sentire. Certo, deve anche lui migliorare, inserirsi nei meccanismi".

Allegri non è preoccupato per le difficoltà palesate ad andare in gol delle punte. "Non solo gli attaccanti. Penso che col miglioramento della condizione atletica, si sbloccheranno tutti".
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Old 31-08-2009, 01:07   #76
Sallino
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cellino avrà pure ragione,ma anche ragione chi insiste a frastimmare quando si parte con quella PULLIGA di larrivey quando in panca abbiamo matri e nenè che tutto sono fuorchè inferiori a quella barzelletta di giocatore.
partite come quella di oggi dove il siena si è dimostrato per quello che è ovvero una squadra meno che mediocre che si difende ordinatamente e nulla più concretizzare le poche occasioni è fondamentale,con larrivey dal primo minuto hai il vantaggio di sapere già quanto mettere al cagliari in schedina,qualunque sia l'avversario
Quoto tutto, Larrivey ha davvero stufato. Gli sono state date decine di chance per dimostrare il suo valore, non le ha sfruttate... Ora è il momento di far giocare qualcun altro.
E poi ci serve un difensore alto e bravo di testa, abbiamo preso 3 reti tutte di testa, incredibile come anche Calaiò (che non è certo un fuoriclasse), abbia fregato i nostri difensori di testa tantissime volte....
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Old 31-08-2009, 08:37   #77
juninho85
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Old 31-08-2009, 11:21   #78
juninho85
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Marroccu: "Marchetti al Milan? Nessuna opzione"
Direttamente dall'AtaHotel Quark di Milano arrivano le dichiarazioni di Marroccu, ds del Cagliari, che spiega così la situazione del portiere rossoblu Federico Marchetti: "Farà un gran campionato, l'ennesima convocazione ne è la testimonianza. Non c'è un opzione per il Milan, a meno che non si siano parlati i due presidenti".

Marroccu (Cagliari) pronto a trattare Ariaudo
All'AtaHotel Quark di Milano è da poco arrivato anche il direttore generale del Cagliari Francesco Marroccu, che starebbe aspettando la dirigenza della Juventus per chiudere definitivamente la trattativa per Lorenzo Ariaudo (20), promettente difensore bianconero e della Nazionale Under 21 di Casiraghi.
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Old 31-08-2009, 12:16   #79
nico155bb
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Quoto tutto, Larrivey ha davvero stufato. Gli sono state date decine di chance per dimostrare il suo valore, non le ha sfruttate... Ora è il momento di far giocare qualcun altro.
E poi ci serve un difensore alto e bravo di testa, abbiamo preso 3 reti tutte di testa, incredibile come anche Calaiò (che non è certo un fuoriclasse), abbia fregato i nostri difensori di testa tantissime volte....
Brutta partita, prestazione davvero deludente. le prime partite dello scorso campionato anche se perdeva giocava meglio!
Questa storia di Larrivey è proprio incredibile, ormai è chiaro che sia una pippa, piazzarlo dal primo minuto è un cambio sprecato e basta..
invece ho visto bene in campo Nené anche se nn ha avuto troppe occasioni per farsi vedere..
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Old 31-08-2009, 13:48   #80
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i difensori bravi di testa li abbiamo pure,ma che si sveglino porca zozza!!!
juninho perchè hai in firma una presa per il culo a Nerocielo (che io conosco DI PERSONA)? Presa per il culo oltretutto vecchia come il cucco sai? Presa per il culo che mi sembra strano non ti abbiano ancora fatto editare, visti i ban di quegli utenti che a detta dei mod si facevano guerre personali, come stai facendo tu con l'ormai sospeso Nerocielo.
La finiamo o no con queste bambinate?
Ovviamente ho segnalato, mi sembra però strano che non ci sia stato un intervento, quindi mi sembra giusto chiarire.
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