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Old 01-11-2004, 22:20   #1
Mistral PaolinuX
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CD & DVD - Come creare un CD di Boot

Un CD di Boot è un CD che permette di avviare un PC e svolgere alcune operazioni fondamentali, quali l'installazione di un sistema operativo o la manutenzione dei dischi fissi. In pratica, un CD di Boot consente di accedere e lavorare su un PC
  • privo di sistema operativo
  • il cui disco di boot non funzioni più correttamente
  • il cui sistema operativo sia corrotto e quindi impossibilitato ad avviare la macchina
Per la creazione di un CD di boot sono necessari:
  • un masterizzatore;
  • una sorgente dei files di boot (che possa essere stipata nello spazio massimo di 700 MB, la quantità di dati registrabile su un CD normale). Normalmente va benissimo un dischetto di avvio di Windows 98 (che fornisce anche il supporto per l'uso di unità ottiche), che occupa solo 1,44 MB di spazio;
  • un programma di masterizzazione per poter scrivere il CD di Boot.
Creata (o trovata) la sorgente di boot, chiamata per convenzione immagine, si può procedere alla creazione del proprio CD di boot. A questo punti si aprono due possibilità: procedere con il metodo "casalingo" oppure scaricare da Internet un programma adatto alla bisogna.

CD di Boot casalingo
Per esemplificare il procedimento di creazione di un CD di Boot riporto le operazioni da compiere con il diffusissimo programma Nero di Ahead software.
All'avvio di Nero si sceglie di creare un CD-ROM (boot). Verrà visualizzata la solita finestra con diverse schede (o linguette). Le schede sono sempre quelle (ed è meglio non armeggiare con i parametri ISO preimpostati), tranne una: la fondamentale scheda "Boot".

La scheda "Boot"
La scheda "Boot" è divisa in due parti. La prima permette di scegliere o una sorgente dell'immagine di boot tra un'unità logica (solitamente A:\ ,il floppy drive in cui si trova il dischetto di boot di Win98) o un'immagine già registrata su disco fisso (perlatro Nero comprende giù un'immagine di boot, perfettamente usabile). Chi scegliesse di usare l'immagine preregistrata di Nero dovrebbe lasciare la dicitura "Italiano" nel campo "Boot Locale". Chi vuole, può fermarsi qui e passare direttamente alla scheda "Burn". La seconda parte della scheda "Boot" è riservata a chi vuol specificare ulteriori parametri:
  • Kind of emulation: essenzialmente si riferisce all'unità logica assegnata alla periferica di boot. Scegliendo una delle "floppy emulations" l'unità (ottica) di boot si vedrà assegnare la lettera A, quindi il floppy disk drive del proprio PC diventerà, di conseguenza, B (e da DOS lo si potrà utilizzare digitando B: seguito da invio); utilizzando una floppy emulation è vivamente consigliato emulare un floppy da 1.44 MB. Scegliendo invece "hard disk emulation" l'unità (ottica) di boot si vedrà assegnare la lettera C, quindi tutte le unità logiche presenti su disco fisso scalano di una lettera (C diventa D, D diventa E e così via); questo significa che per usare le varie unità logiche di disco fisso da DOS è necessario digitare (ad esempio) D: seguito da invio. "No Emulation" è un'opzione per utenti esperti che utilizzano drivers propri.
  • Boot message: semplicemente un messaggio di benvenuto. Basta digitare nel campo il testo che si vuol veder visualizzare all'avvio della macchina.
  • Load sector (hex!): permette di impostare il segmento di memoria in cui caricare i files di boot. Sconsiglio vivamente di armeggiarci. Il numero contenuto in questo campo deve essere espresso in notazione esadecimale
  • Number of loaded sectors: permette di impostare quanti settori devono essere caricati in memoria prima di eseguire il boot. Sconsiglio vivamente di armeggiarci.
Dopo aver impostato i vari parametri di boot è sufficiente premere il tasto "New" per vedere la classica finestra di Nero con i due file browsers. Guardando la barra di rimpimento del CD (quella che indica la quantità di dati che verranno scritti su CD) si può notare che lo spazio disponibile sul CD è ancora tanto. In fondo quanto è necessario a rendere un CD un CD di boot è contenuto in circa 1.44 MB, il che lascia a disposizione ancora 698 MB di spazio. In questi 698 MB di spazio è possibile registrare qualsiasi cosa si voglia, purché avviabile da DOS. Tutto questo spazio può essere ottimamente impiegato scrivedo sul CD i programmi diagnostici e di recupero dati per i dischi fissi, ma questo non è il solo utilizzo possibile: dato che lo spazio vuoto su CD non è vincolato ad alcun particolare uso, è possibile crearsi un proprio CD di boot altamente personalizzato.

CD di Boot da Internet
In alternativa alla procedura casalinga appena descritta (che richiede la disponibilità di un dischetto di boot), si può scaricare un'immagine di boot da Internet. I siti che offrono immagini di boot sono molti, e per trovare quello che più aggrada è sufficiente l'uso del proprio motore di ricerca preferito. Ovviamente, una volta scaricata l'immagine è sufficiente masterizzarla tramite un qualsiasi software CD-Writing, ricordando comunque che si deve creare un CD di boot.

Programmi specifici
In rete esistono molti programmi specifici per la creazione di un CD di boot. Questi programmi, peraltro, permettono anche di compiere varie operazioni (installare sistemi operativi, eseguire diagnostiche e recuperi dai dati e così via). Tra i tanti ne segnalo un paio, che si caratterizzano per la presenza di menù iniziali anche personalizzabili:
Ultimate Boot CD
Tramite questo link è possibile scaricare Ultimate Boot CD. Si tratta di un file da circa 50 MB che contiene un file ISO masterizzabile con qualsiasi programma di scrittura CD e che crea un CD di boot con praticamente tutto quello che può servire, tra cui programmi di analisi dei dischi fissi. antivirus e programmi di recupero dati. Ultimate Boot CD si caratterizza per una struttura a menù realizzata in DOS (quindi priva di grafiche, puntatori, icone e quant'altro) che rende questo tool di non immediato utilizzo. Si tratta comunque di uno dei più completi CD di boot scaricabili da Internet.

Preparare il PC al boot da CD
Prima di poter avviare il sistema da CD è necessario impostare il BIOS (Basic Input Output System) in modo tale da avviare la macchina da una periferica ottica. Per far questo è necessario "entrare nel BIOS" tramite la pressione di uno specifico tasto duranete la sequenza di POST (Power On Self Test) che viene eseguita al momento dell'accensione della macchina (in pratica quando viene fatto il check della RAM). Solitamente per entrare nel BIOS si preme il tasto "CANC" durante il check della memoria, ma per avere la sicurezza di premere il tasto giusto conviene leggere attentamente i messaggi che compaiono nel POST, e che di solito indicano quale tasto premere (un esempio: Press <tasto> to enter setup). Anche (e soprattutto) il manuale della motherboard indica il tasto corretto da premere. Ora, il BIOS governa i parametri principali della macchina, e cambiare i parametri sbagliati può portare a malfunzionamenti notevoli, quindi è meglio procedere con i piedi di piombo ricordando che quello che si deve fare è semplicemente cambiare la sequenza di boot. Per farlo è necessario innanzitutto localizzare dove si trovi la relativa impostazione. In molti BIOS ormai c'è una schermata dedicata al boot, e la sequenza si trova proprio lì, quindi è sufficiente portarsi nella relativa schermata e modificare la sequenza, mettendo al primo posto l'unità ottica da cui si vuol eseguire il boot (o l'unica unità ottica consentita, questo dipende dal BIOS). Altre volte, invece, la sequenza di boot è collocata in sezioni più generiche del BIOS, solitamente alla voce "Chipset Setup" o simili. In questi casi o si cerca la sequenza in ogni sottomenù oppure si va a cercare sul manuale della motherboard dov'è collocata. Per quanto attiene, infine, alle modalità pratiche della modifica (quali tasti premere), solitamente è il BIOS stesso a segnalare quali siano i tasti da premere per effettuare modifiche, ma, ancora una volta, il manuale della motherboard fornisce le necessarie indicazioni. Un consiglio spassionato è quello di lasciare nella catena di boot anche il disco fisso con cui si avvia normalmente il PC . Da tutto questo deriva un consiglio amichevole: prima di armeggiare con il BIOS è meglio procurarsi (e leggere) il manuale della motherboard, rintracciabile sul sito del produttore della motherboard stessa. Una volta effettuata la modifica al BIOS in modo che vada a fare il boot da CD, è sufficiente inserire il CD di Boot nel lettore (eventualmente nel lettore o masterizzatore selezionato per il boot), salvare le impostazioni del BIOS e riavviare la macchina (cosa che solitamente avviene in automatico quando si salva il BIOS). Fatto questo, il PC si avvierà usando il CD.

Ultima modifica di CRL : 10-05-2006 alle 14:15. Motivo: Sistemato link a UltimateBoot CD
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