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08-09-2015, 07:29 | #561 |
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secondo me molti hanno oramai la smania di dover passare al modello nuovo, di qualunque cosa, perchè viene associato "nuovo è meglio", sopratutto vivendo in una società molto modaiola in cui le ultime cose sono in
fateci caso, maggiormente chi ha un iphone non ha una custodia, perchè copre la mela, mentre solitamente chi ha telefoni android ha una custodia (non c'è niente da coprire) "bisogna" mostrare quello che si ha anche solo a se stessi, perchè in questa società siamo definiti da quello che abbiamo, o quantomeno questo è il sentimento diffuso che volenti o nolenti c'è. e quindi 10 è meglio di 8 anche se non lo è c'è poi la possibilità della strategia nell'aver fatto un win 8 togliendogli una cosa (lo start) per poi rimetterla nel 10, sapendo che la gente lo voleva e spronando molti così al passaggio credo inoltre che molte persone dicano appunto "ma si non ho nulla da nascondere" perchè le persone sono maggiormente buone, non sono tutti stupratori, assassini e terroristi, e allora credono che se non si abbia nulla da nascondere si possa anche dare un qualcosa, che per loro è solo sulla carta, perchè una cosa molto potente è proprio che per ora nulla succede all'apparenza, il giorno dopo sui giornali non va in titolone "tizio visita hwupgrade, e caio tradisce su badoo la ragazza" e allora passa tutto in sordina, la gente si abitua, gli anni passano e intanto continuano a fare altre modifiche, la raccolta dati diviene una normalità e le stesse persone che non avevano nulla da nascondere perchè serie ed oneste, diventano amministratori delegati di società, politici, presidenti, e allora decidendo di voler cambiare in meglio un paese con qualche legge, arriva un omino piccolo e scuro che gli dice, "se non fai così, sveliamo al mondo intero che 20 anni fa tradivi la tua ragazza ed attuale moglie su badoo, che per la tesi di laurea hai copiato dallo scritto X e che una volta hai fatto una ricerca su i capezzoli, e poi tanto che ci siamo ci inventiamo pure qualcosa, tanto se 9 cose su 10 sono vere, per estensione anche la decima lo sarà" ed ecco una delle tante persone che non aveva nulla da nascondere rovinerà un paese o quantomeno non lo migliorerà, per un paio di cavolate fatte 20 anni prima e questo è solamente un esempio, me ne vengono anche di peggiori |
08-09-2015, 08:20 | #562 | |
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Questo fatto non avviene sempre (a volte gli ultimi modelli hanno le stesse prestazioni di quelli usciti due anni prima) ma, generalmente, una certa differenza sussiste, spesso però non è giustificata dalla differenza di prezzo tra il modello precedente e quello attuale. Nel Software e in particolar modo nel campo degli OS, a parità di hardware, non sempre il nuovo è meglio del vecchio e, ad ogni modo, più si va avanti nel Tempo e più le differenze prestazionali (tra vecchia e nuova versione) si vanno assottigliando. La differenza tra Windows 3.1 e Windows 95 non è uguale a quella tra Vista e Seven e quest'ultima non è uguale a quella tra Windows 8/8.1 e W10: la differenza va sempre a diminuire. Secondo me di questo la MS è cosciente, non è infatti casuale il fatto che abbia detto che W10 sarà l'ultima versione di Windows così come lo conosciamo; anche loro stanno comprendendo che più si va avanti e più l'SO, in ambito prettamente consumer, sta perdendo d'importanza a favore del Software Applicativo ergo di $tore. |
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08-09-2015, 09:41 | #563 |
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@Rael
Non aggiornare a win10 mi sa che non risolva il problema, sia win 7 che win 8 hanno ricevuto 3 aggiornamenti ( di cui 1 obbligatorio e 2 facoltativi) che attivano la telemetria diagnostica ( credo si chiami così ). Non so se sia possibile disattivare il tutto o disinstallare successivamente l'aggiornamento, ma di default almeno il primo aggiornamento un utente sprovveduto se lo ritrova installato, poi se è affetto da "aggiornite" si scarica anche i 2 rimanenti. Volenti o nolenti questa è la "nuova" politica microsoft, non sta a me giudicare, almeno fintanto che l'installazione e l'uso di tale os è una libera scelta dell'utente. Ultima modifica di ishtar1900 : 08-09-2015 alle 09:50. |
08-09-2015, 09:43 | #564 | |
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E' proprio questa l'aggiornite: l'ansia di avere l'ultimo modello, l'ultimo S.O, l'ultima versione dell'auto x etc.. E' un altro dei virus insiti nel "Sistema".. altrimenti come ci si diventa milionari? Generazioni intere di Paraculi come hanno fatto a fare soldi? Se ci fermiamo ad un discorso puramente tecnico, ritengo che è dalla fine degli anni 90 che non abbiamo nulla di veramente innovativo, un continuo perfezionarsi di cose già esistenti, e ciò non vale solo per gli SO ma, con le dovute differenze, per tutti i settori ad alto tasso tecnologico..
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Acer 756 Samsung NC10 |
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08-09-2015, 09:45 | #565 | |
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Acer 756 Samsung NC10 |
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08-09-2015, 10:18 | #566 | |
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Beh, la strategia è lampante: se voglio implementare la Telemetria nei miei sistemi, non posso lasciare fuori Seven che è, di fatto, attualmente, l'SO più diffuso al mondo. Anch'io, come te, non giudico gli utenti ma la scelta, l'azione, la motivazione che sta alla base dell'adozione di W10. In ambito lavorativo non vedo la necessità (nemmeno in ambiti verticali) di adottare W10, in ambito game la stessa cosa (eventualmente ne riparliamo nel corso del 2016...), in ambito domestico, aldilà della voglia di novità, non c'è nessun motivo per abbandonare Seven (e ancor più Windows 8/8.1 che sono, al 95%, uguali a W10) pur essendo stato "telemetrizzato". La politica di MS è chiarissima, un po' meno razionali mi appaiono i comportamenti delle persone, tutto qua. |
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08-09-2015, 10:24 | #567 | |
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Escludendo il campo Mobile (di cui questo thread non si occupa), cosa possiamo fare oggi in campo Desktop che non potevamo fare 15 anni fa? Possiamo fare le stesse cose, semplicemente ad una velocità immensamente superiore. Punto. Giochiamo, digitiamo, parliamo, visualizziamo, ritocchiamo, stampiamo, creiamo, programmiamo, archiviamo, proteggiamo, comunichiamo, cancelliamo, salviamo, modifichiamo, cracckiamo: tutto come prima più di prima. |
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08-09-2015, 10:48 | #568 | |
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Linux, allo stato attuale, riesce a sostituire, al 100%, Windows? Questa domanda è assolutamente scorretta, nella forma e nella sostanza. Linux può sicuramente sostituire Windows in tantissimi ambiti ma, per l'utente comune, esiste un concetto "simbiotico": Sistema Operativo=parco Software Applicativo disponibile. Per l'utente comune Windows uguale giochi, Windows uguale Office, Windows uguale "programmi che abitualmente uso": Windows uguale Software. Sotto questo punto di vista, Linux non è ancora in grado di sostituire, in toto, Windows e tale differenza si fa ancora più evidente quando moltissimi professionisti sono legati, volenti o dolenti, agli applicativi, alle Suite o, in generale, al software di un particolare produttore il quale, quasi sempre, non applica il concetto di "multipiattaforma" o "multiversione". Dire quindi che Linux può sostituire Windows è errato. Linux è presente nella stragrande maggioranza degli hosting, Linux è presente nella stragrande maggioranza dei Server, Linux è presente nei grandi mainframe, Linux è presente in tantissimi dispositivi di uso comune (dagli smartphone ai navigatori gps ai bancomat) eppure, in ambito consumer, non riesce a sfondare, questo perché, alla fin fine, ciò che è importante per un utente è l'applicativo in se e non l'ambiente entro il quale esso lavora. |
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08-09-2015, 10:50 | #569 | |
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Microsoft è un'azienda privata, non una onlus, e l'obiettivo primario è fare utili, in un'economia di mercato non è un reato e l'etica non è un optional obbligatorio. Come raggiunga tale scopo non è sindacabile, sempre che rimanga nell'ambito legale. Quindi il punto è : Ciò che fa Microsoft è illegale? A mio avviso no, almeno in base alle informazioni in mio possesso. Possiamo discutere del come e del perchè siamo arrivati a questo punto, e a mio modesto avviso una larga parte della responsabilità è da attribuire agli utenti che per troppi anni hanno ignorato volutamente ogni monito che arrivava da chi gia anni fa prevedeva l'evolversi della questione, ma non possiamo pretendere di dettare legge in "casa" Microsoft. Come risolvere la questione? Semplice, mirare al "portafoglio", rinunciando in toto ai loro "servizi". E' una soluzione possibile? Per un buon 80% di utenti "domestici" credo di si, magari rinunciando a qualcosa in attesa dell'evolversi degli eventi, gia perdere quella fetta di clienti sarebbe piu che sufficiente per far si che "ai piani alti" di microsoft venga presa in seria condiderazione l'ipotesi di rivedere le politiche attuali. Ps trovo curioso ritrovarmi a "difendere" microsoft............. Ultima modifica di ishtar1900 : 08-09-2015 alle 10:52. |
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08-09-2015, 11:11 | #570 |
Bannato
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bene allora in seven e 8.1 la telemetria è disistallabile e disattivabile ma non tutti sono capaci se non seguono forum appositi o blog, cè anche un firewall molto comodo che fà vedere qualsiasi cosa accede alla rete e è possibile bloccarlo o vedere cosè, cè anche la versione free che ha qualcosa in meno della versione commerciale ma allo scopo privacy e programmi indesiderati va più che bene, si chiama Glasswire chi vuole può provarlo
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08-09-2015, 13:43 | #571 |
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RAEL la domanda chiave è perché gli utenti Windows non passano (definitivamente) a GNU/Linux, se questo è considerato migliore?
La questione si divide abbastanza ovviamente in due "casi": Non conoscono Linux Qui c'è poco da fare: non sanno di avere una alternativa e/o semplicemente si trovano abbastanza bene con Windows da non essere spinti a cercarla. La soluzione a questa cosa potrebbe essere il passa-parola, o comunque fornire agli utenti occasioni per conoscere il SO. Nella mia università ad esempio da un paio di anni organizziamo incontri con scolaresche per parlargli proprio di Linux. NOTA bene: non per costringerli ad usarlo, ma per farlo conoscere. Conoscono Linux (e l'hanno provato) Qui le cose sono diverse, potrebbe non essergli piaciuto, potrebbe essergli piaciuto ma hanno trovato problemi di natura hardware, potrebbe essergli piaciuto e hanno trovato problemi di natura software, come l'assenza di applicativi adatti piuttosto che glitch e bug vari (assolutamente NON raro). Il numero di combinazioni di librerie/kernel e programmi in userspace è praticamente infinito nel mondo GNU/Linux, questo significa che in particolari distribuzioni possono esserci glitch dovuti ad un certo componente che in altre non ci sono. Questo aumenta la probabilità di incompatibilità e i possibili problemi che possono derivarne. Il punto è che questo è insito se vogliamo nella natura rolling di tutto l'ecosistema GNU/Linux, anche se appunto si può mitigare la cosa usando distribuzioni più "stabili" come Debian/CentOS. Ma queste stesse potrebbero essere ostiche per l'utente finale. Inoltre come già detto la realizzazione di un particolare software per una distribuzione qualsiasi non è una cosa banale come può esserlo su sistemi "singoli" come Windows o MacOS. Bisogna mettersi anche nei panni degli sviluppatori. Ubuntu che è forse la distro più diffusa ha un ciclo di rilascio troppo frequente, e il rischio di rottura di quei programmi nativi non è bassa. Qua poi bisognerebbe fare due distinzioni: se il software è open e la community è interessata può farsi carico di adattare ai cambiamentiì, viceversa se il software è in qualche modo "closed" le cose si complicano. Qualcuno potrebbe dire che questa cosa privilegia appunto l'open source come modello di sviluppo dei programmi user-space su Linux. Ma questo non rischia di escludere molti vendor "closed", sia essi piccoli sviluppatori o grandi compagnie? Perché molti programmi per Mac (che è un SO unix-like) non vengono portati su GNU/Linux? |
08-09-2015, 16:46 | #572 | ||
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Io non ho mai scritto (rileggiti pure tutti i miei post) che Linux è migliore di Windows; ho sempre utilizzato il concetto di "alternativa", di "altro universo", di "Open Source", di "Sicurezza", di "Riservatezza", di "Community", di "condivisione" e mai ho fatto una comparazione dicendo che Tux è meglio delle finestre. Ho sempre scritto che non esiste il miglior SO ma esiste quello più adatto alle proprie esigenze ergo il concetto di "migliore" è fuori luogo. Quote:
Non conoscere Linux si anche se, detto tra noi, è forse più esatto dire che non l'hanno mai usato. Quando non si è provata alcuna alternativa è facile dire di trovarsi bene con quel che si ha a disposizione e questo vale per ogni settore. Conoscere Linux ed esserne rimasi delusi si (per svariati motivi) ma probabilmente perché si cerca una alternativa che sia, il più aderente a Windows stesso e questo, per me, è un paradosso: una alternativa, che deve essere il più possibile uguale alla scelta principale, che alternativa è? Ha senso scegliere tra A e B, ha poco senso, per me, scegliere tra A e A' o, in alternativa, che senso ha scegliere tra essere uccisi o suicidarsi? In sostanza quindi, la maggior parte di questi utenti s'illudono (o sperano) che Linux non sia altro che "Windows B" o "Windows Like" e questo è un approccio che io ritengo deleterio. Al contrario, io spererei di trovare Linux completamente differente, anche a costo d'inziare da zero nell'abituarmi ad usarlo: questa è una alternativa, altrimenti tra l'originale (Windows) e una copia sbiadita (il Linux "Windows Like" che tutti si auspicano) preferirei sempre l'originale. Possiamo ragionare quante volte vogliamo: è rigidità mentale, è un condizionamento mediatico in primis e tecnico in secondo luogo. Se ce voglia di nuovo, un vero "nuovo", un nuovo che ti costringe a ripartire da zero o quasi nell'apprendimento del SO, un nuovo che ti fa conoscere nuove politiche di uso del Software, un nuovo che ti fa scoprire che non esiste una sola versione per tutti (leggasi debba essere accettata da tutti) ma ognuno può cercarsi quella più adatta alle proprie necessità (lavorative e/o domestiche), allora si che il virus dell'"aggiornite" ha un senso, è pienamente giustificato. La verità, al contrario, è che la gente vuole il "nuovo" che, perennemente, "puzzi di vecchio", "puzzi di conosciuto", qualcosa che è, contemporaneamente, nuovo ma rassicurante (e nulla di veramente nuovo lo è mai...), qualcosa che "si, hanno cambiato qualche menu, hanno tolto il tasto Start...ma si, è sempre Windows comunque!": rigidità mentale. Non ho la pretesa, e me ne guardo bene dal farlo, di applicare tale ragionamento a tutti quelli che non vogliono provare Linux o, pur avendolo fatto, non se la sono sentiti di lasciare il vecchio per il nuovo; ho il massimo rispetto per ogni singolo utente e la sua scelta. Il mio è un discorso legato al condizionamento, al fatto che tutti, più o meno, siamo consci che il Software proprietario copre ogni nostra esigenza, da quella più ludica a quella più professionale e non sentiamo il bisogno, ecco il vero motivo che sta alla base di tutto il thread, di provare altro. Da qui ad ampliare l'analisi alla società moderna attuale il passo è brevissimo e già, in questo thread, più volte si è sconfinati in altri discorsi che, seppur apparentemente in palese OT, sostanzialmente sono legati all'argomento principale. Preferiamo sempre che qualcuno scelga per noi, non ci va di prenderci la responsabilità di cercare la distro più adatta, non ci va di sbatterci per risolvere eventuali problemi, non ci va di darci da fare: preferiamo l'All Inclusive di Microsoft. Ultima modifica di RAEL70 : 08-09-2015 alle 16:50. |
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08-09-2015, 17:44 | #573 |
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Edit reply doppio...
Ultima modifica di Flying Tiger : 08-09-2015 alle 18:26. |
08-09-2015, 18:26 | #574 | ||
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Detto questo personalmente rispetto la tua posizione pur non condividendola affatto , come già detto le guerre di religione non portano da nessuna parte se non accentuare l' isolamento in cui , volenti o nolenti , sono collocati i sostenitori integralisti di questo ambiente , per quanto riguarda il presunto fallimento della MS , guarda ti dico solo scendi dalla nuvoletta in cui ti sei collocato e ritorna con i piedi per terra , poi ne riparliamo... Quote:
- L' utente medio , pur avendo anche provato qualche distribuzione , continua a ritenere Linux e il suo ambiente un' affare per "quelli che se ne intendono" , perchè al di la delle belle parole questo è quello che pensa l' utente comune che si pone di fronte all' ambiente Linux già in soggezione ritenendosi a priori incapace di utilizzarlo rispetto a Windows , fermo restando che questo discorso è da sempre alimentanto dalla situazione stessa del mondo Linux che ha creato molta della sua per così dire fama proprio sull' aspetto non è per tutti. - Gli stessi utenti diciamo storici del pinguino guardano con poca simpatia per, non dire che proprio la osteggiano , una diffusione su larga scala dell' ambiente Linux perchè temono che con il proliferare degli utenti possano entrare nel discorso aspetti commerciali e quant' altro che snaturerebbero la filosofia open source e tutto quello che ruota intorno a questo mondo ,è fuori discussione del resto che se questo ambiente avesse dei numeri importanti sicuramente qualcuno penserebbe a come fare per ricavare dei guadagni con tutto ciò che ne consegue ,ma ora mi chiedo come si può pretendere che un' ambiente si diffonda se coloro che dovrebbero contribruire in primis a questa operazione lavorano in senso opposto?? mi pare obiettivamente difficile per non dire impossibile che questo accada , e non voglio considerare le guerre intestine tra i vari team di sviluppo che ha portato a divisioni , fork su fork e quant' altro facendo per altro venire meno il presunto ambiente idilliaco che qualcuno continua a sostenere.... - Ammesso e non concesso che un utente medio decida comunque di interessarsi a Linux e premesso che come si sente sempre dire ognuno deve cercare la distribuzione con cui ha più feeling perchè questo s.o. è fatto per essere su misura dell' utente e non generalista come Windows e compagnia bella , questo dovrebbe provare qualcosa come 300 distribuzioni e poi appunto scegliere quella più confacente , una semplice e pura utopia perchè davvero una cosa del genere non sta ne il cielo ne in terra , fermo restando naturalmente la diversità di ambienti e quant`' altro. - L' utente medio qualora dovesse passare all' ambiente Linux deve non solo imparare a usare questo sistema operativo districandosi tra terminale , repository e quant' altro ma deve anche "convertirsi" alla filosofia dell' open source e a tutto quello che comporta essere un' adepto del "libero pensiero" ,incluso naturalmente considerarsi degli eletti che hanno capito tutto dei sistemi operativi (e non solo...) e altrettanto ovviamente considerare coloro che usano Windows dei pecoroni decerebrati che prendono per oro colato tutto quello che mamma MS proprina a loro non mancando di catechizzare il malcapitato di turno dimenticandosi forse che quest' ultimo magari usa windows perchè con questo sistema operativo si trova bene e soddisfa tutte le esigenze di cui ha bisogno e niente più di questo. E poi c'è ancora qualcuno che si stupisce perchè l' ambiente del pinguino nell' utenza consumer è una nicchia.... |
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08-09-2015, 19:27 | #575 | |
Bannato
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te come ti permetti di dire a Real70 questo : Con rispetto parlando RAEL70 i tuoi interventi sono molto interessanti e sicuramente dicono delle verità innegabili ,ma a mio avviso sono anche molto filosofici e teorici ,la realtà purtroppo è ben diversa e la loro applicazione a livello pratico è un discorso ben differente...che tradotto in parole povere i tuoi interventi sono interessanti dicono delle verità ma è tutta filosofia come dire sono cavolate e uno come Rael70 a parer mio NON le merita affatto essendo uno che davvero sa quello che dice cosa che qui ci provano in tanti ma...meglio stendere un velo pietoso |
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08-09-2015, 21:23 | #576 |
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Perché tutti questi preconcetti Tiger, perché?
Ti ho dato l'idea di rappresentare l'identikit dell'utente medio Linux che tu hai raffigurato in modo così preciso? Io ho usato Windows fin dal 1992 e dopo 23 anni continuo ad usarlo ogni giorno, al lavoro come a casa. Io non posso però dire di usare solo Windows; Linux fa parte della mia vita dal 2000, anno in cui acquistai Suse Linux 6.0 per 130.000 lire con 2-3 CD e 6 volumi, uno più grande dell'altro, uno più inutile dell'altro. Da 15 anni Windows e Linux sono il mio mondo mentre, per esempio, ignoro l'universo OS X (non si può conoscere tutto e ritengo giusto che sia così). Windows, ma ancor prima Basic, DOS, Pascal e Clipper sono stati i pilastri della mia formazione e parecchi di questi compilatori (Visual Basic, Borland Delphi, Visual Objects) li ho usati in Windows, dopo averli usati, per anni, nei corrispetivi testuali in DOS. Come vedi quindi debbo parecchio, tanto, davvero tanto a Windows anzi è praticamente certo che se non avessi usato Windows probabilmente non avrei sentito il bisogno di conoscere Linux. In seguito, lo studiare il VHDL all'Università fu come una folgore: tutto mi appariva chiaro, limpido, quasi inevitabile; avevo compreso veramente cosa era l'hardware e come l'Informatica non era (e non poteva essere) solo rappresentata da DOS e i suoi comandi e da Windows, le sue icone e i suoi menu. No, c'era di più, c'era molto di più, avevo conosciuto, appena appena, un pianeta e mi stavo perdendo una intera galassia… Creare, letteralmente creare, in VHDL era una sensazione che non ho mai più provato successivamente e più mi emozionava farlo e più le iconcine, i menu e le finestrelle di Windows 95 mi sembravano passatempi per ragazzini. Programmavo in VHDL usando Unix (successivamente lo utilizzai anche in Windows) e da lì la voglia di iniziare a conoscere questo nuovo SO mi portò, inevitabilmente a Linux. Windows era sempre e comunque presente, vuoi per casa, vuoi per gli amici, i parenti, i conoscenti, insomma era lì, sempre a portata di mano, sempre disponibile. Windows era la quotidianità (quante arrabbiature con il '95, quanti crash di sistema), Linux era l'hobby personale (quante e quante volte avrò messo KO Suse dovendo reinstallare tutto da capo e ad ogni installazione andavo sempre più capendoci qualcosa...), la mia oasi felice. Mi fermo qua perché non mi va di raccontare la mia storia ma ho voluto solo fare qualche accenno per farti comprendere la mia prospettiva: i giochi, Office e quant'altro sono, per me, cose assolutamente trascurabili, cose che lasciano il tempo che trovano, strumenti che si utilizzano (per svago o lavoro) e basta; l'Informatica che ti apre la mente non è quella. Se vuoi provare Linux fallo perché sei spinto da una motivazione, perché senti il bisogno di provare qualcos'altro, in caso contrario non diventare vittima dei tuoi pregiudizi, nella Vita questo non aiuta... |
08-09-2015, 21:52 | #577 | |
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Io ho ribadito che finchè Linux non sarà una alternativa completa e con ciò intendo proprio il suo significato etimologico, non ci sarà una vera libertà di scelta.. mi spiego: posso scegliere diverse automobili, con caratteristiche diverse, esse mi porteranno sempre dal punto A al punto B, in questo caso io posso scegliere ciò che più mi aggrada, ma se devo scegliere tra un auto ed una bicicletta, capisci che se mi serve un auto dovrò giocoforza farmi andare bene l'unica disponibile.. Per quanto riguarda qualcuno che prima ribadiva di sapere quello che dice.. beh penso che TUTTI abbiamo questa presunzione.. Ognuno ha il suo background, ti ripeto io da piccolo ero affascinato da un informatica stile I.A... nei primi anni 80 c'erano aspettative enormi sui progressi che ci sarebbero dovuti essere.. e che alla fine si sono rivelati molto effimeri.. P.S: spinto dal thread sto installando Debian 8.2 sul mio net..
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08-09-2015, 22:07 | #578 | |||||
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Ma capisco che non tutti hanno la curiosità che spinge ogni appassionato a provare cose "nuove" (diverse dal solito). Quote:
Sicuramente adesso è molto più fruibile rispetto al passato... fino a non molto tempo fa mostrava delle carenze (era immaturo) in ambito consumer. Dare per scontate delle funzionalità non è necessariamente volerlo uguale. Certo poi l'utente medio che cerca IE o Office potrebbe rimanere deluso (magari con frasi ad uscita del tipo "eh ma i documenti word si vedono male"). Chiaramente ad un utente poco smaliziato non interessano i dettagli tecnici o le motivazioni. Ma se è curioso magari si. Quote:
In fondo sono d'accordo con te. Probabilmente il vero motore è proprio la voglia di cambiamento di ciascuno di noi (che spesso il sistema in cui siamo immersi smorza un po' o fa sparire del tutto). Questo significa anche investire tempo, che mai come in altre epoche è sempre più denaro. Il paradosso di una società che va sempre più veloce ma per raggiungere non si sa bene cosa... io preferisco la tranquillità (anche se dai miei interventi la cosa potrebbe non trasparire, perché sono troppo appassionato alla materia da lasciare che qualcuno dica inesattezze o peggio si fidi ciecamente dei giornalisti ). Ultima modifica di WarDuck : 08-09-2015 alle 22:12. |
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09-09-2015, 07:26 | #579 | |||
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Secondo Tiger l'utente medio di Linux è colui che: A) ha la puzza sotto il naso, sminuisce gli utenti di Windows e li considera esseri inferiori; B) osteggia Linux stesso e spera nella non diffusione dell'OS perché, se ciò avvenisse, Linux perderebbe la sua verginità e diventerebbe un prodotto commerciale; C) fomenta guerre e rivalità tra team di differenti distro; D) considera gli utenti di Linux degli "eletti" e quelli di Windows degli "schiavi", vittime del Capitalismo, del Consumismo e veri responsabili della situazione in cui si trova la società attuale; E) ama redarguire l'utente Windows, cercando con ogni mezzo di portarlo sulla "retta via". Questi sono i concetti che, secondo la mia interpretazione, egli ha evidenziato e non posso non essere in disaccordo. Innanzitutto, come spesso avviene quando ci si lascia sopraffare dai preconcetti/pregiudizi, si fa di tutta l'erba un fascio: "per me questo è l'identikit tipico dell'utente Linux ergo tutti quelli che mi parlano di questo SO condividono questo profilo." Ma quando mai!!! Questo identikit che fa apparire l'utente Linux come una persona senza rispetto per gli altri, indisponente, arrogante è l'esatto opposto di quello che avviene, solitamente, nella realtà. Nell'ambiente Linux ho conosciuto tante persone disponibili e simpatiche così come, nell'ambiente Windows, ho avuto il dispiacere di conoscere dei veri pezzi di ***** ma lungi da me pensare che quel tipo di persone rappresentino la totalità degli utenti di Microsoft (tra cui, se non si fosse capito, ci sono anche io). Quello che Tiger esprime in una maniera distorta è invece il concetto di "diversità" tipico delle community GNU/Open Source. Sostanzialmente, e questo vale praticamente in tutti i settori, ognuno tira l'acqua sempre al suo mulino e difficilmente l'erba del vicino è più verde. Se vogliamo usare, necessariamente, i "luoghi comuni" allora è opportuno dire che l'utente Linux è una persona che ha sentito il bisogno di conoscere altro rispetto all'utente Windows che è soddisfatto di ciò che l'ecosistema Microsoft gli fornisce (ulteriore luogo comune). Tra due soggetti, uno che è rimasto sempre al suo paese e un altro che ha viaggiato e ha conosciuto popoli, tradizioni, usanze, culture differenti, è normale che il secondo ha acquisito una apertura mentale che il primo non possiede (non per incapacità ma per disinteresse). Uno può conoscere Windows, un altro può conoscere Windows e Linux, un altro ancora può conoscere Windows, Linux e OS X, un altro ancora può conoscere i 3 maggiori SO più Mach e via dicendo: più si conoscono nuove realtà, più si acquisisce una apertura mentale più ampia e questo è un fenomeno naturale, non c'è nulla di strano. Pertanto la "puzza sotto il naso" che ha l'utente Linux (ennesimo luogo comune) non è dovuta a supponenza o a snobbismo ma, quasi sempre, (eccezion fatta per casi soggettivi), al fatto che si conoscono delle realtà differenti che l'utente medio di Windows non ritiene necessarie (ha tutto quello che desidera, perché cercare altro?) e pertanto determinate problematiche vengono viste e vissute da una prospettiva differente. Quote:
Rimanendo nel settore auto: supponiamo che tu abbia una station-wagon, ti ci trovi benissimo ma sei anche disposto a cambiarla purché tu riesca a trovare un auto con le stesse caratteristiche e funzionalità. Bene, è inutile guardare i coupé, i SUV, i crossover, i fuoristrada, le utilitarie e quant'altro: nessuna ti andrà bene semplicemente perché tu vuoi una alternativa che, altro non è, che una nuova station-wagon. Quote:
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09-09-2015, 07:33 | #580 | |
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Basterebbe un pizzico di curiosità per conoscere tante cose, anche solo per il gusto di scoprirle. |
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