La mia versione (l'ho visto qualche tempo fa, e quindi è soltanto una visione d'insieme):
SPOILER
Tutta la storia narrata è la realtà fittizia della bionda di 21 grammi (sorry, non mi ricordo il nome), in contrapposizione alla realtà vera, degli eventi, che l'hanno portata alla sconfitta nel piano lavorativo, sociale, umano, che non accetta, rifiuta. Crea tutta una storia diversa per giustificare la propria vita.
Lei è una ragazza della provincia americana che si trasferisce a los angeles per diventare una attrice ricca e famosa, il mondo all'inizio le sorride (i vecchietti sorridenti all'aereoporto), ma le cose ben presto cambiano.
Fa la prova per il casting per la televisione, e viene rifutata.
Questo non lo accetta, non lo capisce, lo rifiuta, e monta un castello surreale che possa giustificarlo; allora inventa la mafia delle attrici, che obbliga la scelta dell'attrice che viene presa al posto suo, che quindi viene presa nonostante lei avesse fatto una ottima prova di recitazione con tanto di partecipazione accorata e calorosa del vecchio attore.
Non l'hanno presa perchè la mafia ha voluto un'altra, che si faceva l'attore principale, che conosceva già l'attore principale... questo è quello che lei si impone di credere, quando magari i fatti sono ben più semplici da raccontare: è stata semplicemente scartata.
Questo sua mancanza di reazione attiva a questi eventi la porta a lasciarsi morire, sola, nella sua casa...
Questo è quello che è venuto fuori dai ragionamenti che facemmo dopo la visione del film, una specie di brain storming di coppia; possono essere anche delle tavanate galattiche, fatto sta che questi ragionamenti hanno una loro logica, e s'incastrano armonicamente nel film.
Film che ci aveva lasciati entrambi di sasso, di una bellezza al di là della nostra comprensione, ma che ci chiamava ad una più attenta analisi.
Non mi sono invece sembrati impossibili nè memento (il cazzotto a triniti lo avevo già previsto), nè donnie darko (la storia di fondo è abbastanza semplice, poi da lì si dipanano interpretazioni multiple).
Come complessità mi è sembrato più difficile la trilogia di matrix (che comunque avevo già inquadrato dopo il 2° episodio, un vecchio thread sugli algoritmi evolutivi), o appunto, the ring.
Ciao!!