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Originariamente inviato da giovanni69
Sì ma pensa alle app a cui devi regalare vita, morte e miracoli presenti nel tuo smartphone per accedere ad una app. E' una bestialità cui il consumatore si è abituato senza capirne le conseguenze visto che gran parte della sua vita si svolge sempre più digitalmente.
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non c'è alcuna bestialità, l'esempio che ho fatto è lampante, ovvio che ci siano delle app che chiedono troppi dati ma un minimo di dati personali per funzionare sono necessari. E' vero che l'errore è stato fatto a priori e il mondo tecnologico ci ha marciato, da facebook ai vari store è stata un'emorragia di dati ma il mondo legislativo per forza di cose è sempre indietro rispetto a quello tecnologico. Ora si cerca di porvi rimedio con un impianto serio e flessibile che sia adatto anche al futuro.
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Originariamente inviato da lucaf
Mi spiace ma temo sia tutta fuffa...
Se fossero seri dovrebbero, come detto in un altro commento, chiudere mezza internet.
Per non parlare della telefonia.
Sino ai casi più gravi come whatsapp, l'illegalità fatta software.
E poi ti multano se superi di 3 km i limiti di velocità.
quanta pazienza ci vuole......
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l'ho scritto io quel commento, ma evidentemente è stato mal capito: ho semplicemente detto che tra il dire e il fare c'è di mezzo la questione tecnica che causerà ulteriori aggiustamenti nel tiro, ma non sarà sicuramente una fuffa, anzi.
Il Garante sta cominciando a picchiare forte, e a livello europeo c'è già una procedura in corso contro il caso più lampante di whatsapp che non se la caverà con la multina da gestore telefonico alla quale siamo abituati.