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Old 11-12-2011, 21:08   #34
Chelidon
Bannato
 
L'Avatar di Chelidon
 
Iscritto dal: Aug 2006
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Approfitto del tuo intervento, anche visto che non avevo più letto il resto..

Vorrei farti notare, (ma sicuramente lo sai te per primo ) che la pellicola è un mezzo continuo (certo in approssimazione, perché ci sono i grani ma il senso resta), mentre il sensore è per principio discreto: i fotositi non sono contigui fra loro e prima dello strato assorbitore ci sono comunque strutture che limitano la penetrazione dei fotoni sia in profondità che fra un sito e quelli immediatamente contigui. Se lo vedi come un problema di prestazione come apertura della microlente-fotosito (pensando in termini di angolo di accettanza) che può limitare l'apertura massima del sistema ottico a monte, direi che sul principio del ragionamento resterebbe poco di cui discutere (guarda se hai tempo anche il link tecnico dal forum di dpreview che ha messo Mercurio).
Certo sulla rilevanza da dargli nella pratica si può avere qualsiasi opinione, ma se la cosa salta fuori da più parti in siti e tempi diversi in maniera indipendente ed è stata addirittura prevenuta a livello di progettazione dai produttori all'unanimità (palesemente già per via delle microlenti, senza citare l'escamotage dell'ISO scoperto ora): direi che per quanto riguarda il fenomeno è conclamato e noto almeno ai reparti tecnici (che quelli marketing non vogliano che la questione sia troppo pubblicizzata è ovvio, visto le campagne sostenute per convincere al passaggio dopo la pellicola).
Per dirti la fonte che ha citato Mercurio è del 2008, quindi escluderei la congiura dell'ultim'ora di DxO, anzi a me pare molto più strano che nessuna testata se ne sia mai accorta nei propri test e la cosa sembri sottaciuta. Lo stesso LL s'indigna per i produttori reflex, ma non azzarda a lamentarsi anche con la fascia ancora più alta del suo target: medioformato e Leica vengono anzi giustificate per avere sensori CCD, quando l'immunità al fenomeno dei CCD nelle reflex non è per niente affermata guardando i dati di DxO, (anzi ne soffrono ovviamente pure loro, tanto più che le microlenti ce le hanno tutti i sensori, e proprio Leica in primis considera un passo avanti il compromesso delle microlenti sfalsate ai bordi del sensore, per limitare i problemi coi loro grandangoli).

Sul discorso che fai fra 7D e 550D, c'è che la differenza fra le due è 0,1EV e dubito che si noterebbe visivamente se anche compensassero in maniera diversa (figuriamoci come rumore se compensassero per essere pari). Te dici che hanno lo stesso sensore, ma come facciamo a sapere che non ci siano differenze di batch dei sensori (se non versioni affinate o con diverse microlenti), o semplicemente di trasparenza del IRcut o tutto ciò che mettono davanti, per non dire che non sappiamo nemmeno l'incertezza delle misurazioni (come sempre in questi test ). Sulle altre di generazioni diverse può benissimo darsi che la miniaturizzazione del fotosito-microlente accentui il problema e spiegherebbe perché FF fanno meglio e nelle aps o forse più semplicemente dipende dall'accoppiata e dai suoi affinamenti comunque non mi sembra ci sia una variabilità altissima. Ma poi non ti seguo, non capisco cosa c'entri il rumore che vedi nell'immagine visto che con tecnologie differenti non ha senso trarre conclusioni, a prescindere dal fatto che il gain possa essere molto diverso (e non lo sarebbe comunque). In ogni caso il grafico del gain è l'ultimo quelli che citi si riferiscono al difetto di esposizione rispetto a quello previsto nominalmente dal diaframma (non fanno alcuna considerazione sul rumore, occhio! Anche perché le differenze sarebbero comunque molto meno influenti rispetto all'affinamento della tecnologia, guarda bene).

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Originariamente inviato da Mercuri0 Guarda i messaggi
Almeno con l'hexanon la GF1 si direbbe non "bari" sull'iso, semplicemente misura la scena a secondo di quanta luce gli arriva.
Per forza, è proprio quello il punto, la compensazione può intervenire solo se la macchina SA che l'apertura ha un valore definito e sotto la soglia preimpostata: che l'hexanon senza alcuna contattiera sia a 1.4 o a 8 non può determinarlo da una misura assoluta di esposizione della scena senza un riferimento. Ti accenno visto che hai ritirato fuori dopo il dubbio.
Le mirrorless quando usano lenti adattate (e quindi senza possibilità di comunicare) usano l'esposimetro come le reflex che possono lavorare anche senza contatti tipo le pentax, ma non possono determinare l'apertura. Infatti sicuramente dovrai rimisurare ogni volta che cambi diaframma sulla ghiera dell'obiettivo, mentre di solito un obiettivo che comunica permette di fare la misurazione una volta sola a TA e INVECE andare di conti, se IMPOSTI in macchina un altro diaframma, perché conosce il riferimento del diaframma TA comunicato dall'obiettivo . Adesso dovrebbe esserti chiaro come lavorano con l'esposimetro le reflex, la differenza fra una lente coi contatti isolati e perché questo a volte può dare dei problemi (ad esempio le canon EF non hanno l'attuatore del diaframma, ma il controllo è elettronico, come le u4/3 perciò coprendo i contatti potrei usarle solo a diaframma fisso.. e magari intuirai più chiaramente anche i problemi dei nikoniani con le lenti senza chip ..e perché invece i pentaxiani se ne possono sbattere che una lente sia attuale o meno e parlano di usare un tastino verde per l'esposizione se non ci sono i contatti.. ).


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Originariamente inviato da Itachi Guarda i messaggi
Si ma la mia domanda é..... A questo punto la differenza tra un f/1.4 e un f/1.8 é quindi nella realtà minore di uno stop?


Per dire....una lente come il Canon 1.2,che già é dichiarato da tutti che sia qualitativamente persino inferiore all' 1.4,avrebbe un senso a questo punto?
Il punto è che oltre una certa soglia (circa f/2) la differenza si riduce sempre di più a sentire le prove come se si fosse limitati comunque. Quindi in poche parole da 2 a 1.8 cambia poco 1.8 a 1.4 cambia meno, da 1.4 a 1.2 ancora meno

Ultima modifica di Chelidon : 11-12-2011 alle 21:39.
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