All'inizio degli anni 2000 uscì la notizia in giro per la rete dell'imminente arrivo dei pad a induzione. Il marchio alle spalle era SplashPower, una ricerca sulla rete e troverete maggiori info (ecco
qualcosa per i pigri).
Si trattava praticamente di un mousepad collegato alla rete su cui si poteva appoggiare, oltre al mouse, un qualunque dispositivo ricaricabile reso compatibile tramite apposito chip economico che splashpower avrebbe fornito alle industrie. Tante le applicazioni previste, dall'uso personale sulla propria scrivania o nell'automobile, ai punti di ricarica nei banconi dei bar, ai tavolini dei ristoranti...
Pareva tutto pronto, poi pian piano la notizia è scemata, fino a sparire del tutto.
Non ho mai capito se era una bufala, o vaporware lanciato per bene per raccogliere dagli investitori i fondi necessari allo sviluppo. O se piuttosto sta benedetta splashpower non fosse stata silenziosamente rilevata da qualche grossa azienda di fonia per far sparire sto brevetto che avrebbe tagliato via un sacco di proventi dalla vendita di millemila modelli diversi di caricabatterie.
Vabè, vediamo un pò se questa è la volta buona...