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Old 29-09-2006, 23:56   #1
Luca Pitta
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[Thread Ufficiale] PASTA TERMICA: Istruzioni, Consigli e Modalità d'applicazione

Pasta termica
GUIDA


NON POSTATE LE SOLITE DOMANDE, PRIMA LEGGETE
Cercherò di spiegarmi più semplicemente possibile cercando di toccare i punti principali.

Premetto che questa guida, non ha la pretesa di insegnare nulla a nessuno, ma raccoglie semplicemente esperienze personali degli utenti di questo forum che hanno provato personalmente come utilizzarla. Il tutto fatto con la supervisione di Overclock79 e di altri utenti (attendo consigli)

Cosè la pasta termica e a che cosa serve
La pasta termica è una sostanza che si trova facilmente nei negozi di informatica e su quasi tutti i negozi on line e viene venduta in piccole siringhe che ne contengo alcuni grammi.
La pasta termica serve a trasferire il calore prodotto da una CPU o da un chip della scheda madre o di una VGA al dissipatore a contatto con esso, può essere di tipo passivo (senza ventola sopra), o attivo (con ventola o impianto a liquido).

Perché serve la pasta termica
Faccio un piccolo passo indietro: un processore (CPU) scalda in quanto non compiendo lavoro "fisico" trasforma l'energia di cui ha bisogno per lavorare in calore. Viste le caratteristiche dei materiali che compongono una CPU, è bene non superare valori elevati di temperatura per evitare rotture o una minore durata della stessa. Diciamo che i processori di ultima generazione hanno un controllo “interno” in grado di spegnere l’intero PC quando la soglia massima di lavoro (impostata dalla stessa fabbrica) viene raggiunta. Questa è una funzione che molto spesso “salva” il nostro processore ma può capitare che non funzioni bene oppure non abbastanza velocemente da evitare il danno irreparabile: la rottura del core. Nel caso la cpu è inriparabile.
E' ovviamente consigliato non raggiungere mai questi valore ne avvicinarvisi troppo.
I valori di temperatura massimi del core sono riportate in apposite tabelle che trovate sul sito del produttore della cpu.
Ora detto questo, è evidente che una buona dissipazione di calore è la strada giusta da perseguire per avere un processore stabile e che duri nel tempo (anche se quella della durata è un discorso lungo da affrontare ora)
Quindi tornando alla nostra bella pasta termica, questa ha delle proprietà ben definite di “conducibilità termica”. Più questo valore è alto, più trasmette calore al dissy e quindi in termini pratici una minore temperatura della CPU.

Ci sono quindi, due superfici in questione: quella del dissipatore e quella della CPU/GPU/Chipset. Queste due superfici, per quanto ci possiamo sforzare guardando a occhio nudo, non sono mai perfettamente piane, ma anzi presentano delle micro irregolarità diverse tra loro. Si può affermare che se queste due superfici vengono a contatto non saranno mai perfettamente unite in tutti i punti e qui entra in gioco la pasta termica.
Questa ha infatti il compito di riempire tutte queste imperfezioni (invisibili ad occhio nudo) eliminando l’aria presente in esse, per altro grande nemica nel nostro caso visto che è un buon isolante termico. Più riusciamo a riempire queste scanalature e migliore sarà il risultato finale.


Quanti tipi di pasta ci sono
Non sto ad elencare tutte le marche e i tipi che esistono in commercio, anche perché basta una semplice ricerca sul web per trovarne quante ne volete.
Principalmente ci sono due tipi di pasta: quella comuni e quella specifiche per OC. (di recente introduzione sono quelle a "metallo liquido" che rientrano in quelle specifiche per OC)
Le comuni sono di vario genere e sono a bassissimo costo, per pochi grammi di pasta si pagano pochi centesimi di €
mentre quelle specifiche per OC superano i 5€ per 2/3g.
Cosa cambia tra le 2? principalmente il materiale di cui è composto, quelle da OC hanno materiale con ALTISSIMA conducibilità termica, come l'argento, ma ce ne sono anche altri, e non sono facili da reperire in commercio.
Da rilevare che all’effetto pratico non si guadagnano molti gradi centigradi ma solo alcuni: in media 3 o 4°C rispetto alle paste piu comuni, l'effetto è accentuato con superfici del dissy molto rugose mentre con dissy lappati la differenza diminuisce di molto. Sono pasta per i più smaliziati ed esigenti, non sono di certo paste NECESSARIE.

Come metto la pasta
Arriviamo al punto cardine della discussione: come la mettoe quanta ne metto?
Quante volte , ci siamo domandati questo, soprattutto quando si era alle prime armi? Vediamo come procedere.

Ci sono due “scuole di pensiero” su come applicare la pasta termica, anche in base a quella che scegliamo. Queste sono:
1)spalmarla
2)farla schiacciare dal dissy.

Vediamo.

La pasta, qualunque essa sia, DEVE ricoprire tutta la superfice del DIE/Heat Spreader (non dell'intero processore) per non lasciare spazi vuoti e DEVE essere messa nella giusta quantità: questo è il rapporto che dovremo tenere in considerazione ogni qualvolta dovremo compiere queste operazioni. Se si esagera o se al contrario se ne mette troppo poca, si ottiene l'effetto opposto.

TECNICA SPALMEN

a) mettere una goccia di pasta (corrispondente ad un chicco di riso arboreo crudo) al centro della CPU.


b)poi copriamo il nostro dito indice con della plastica da cucina tipo domopak, in modo da non lasciare sporcizia varia o piccoli residui di pelle o acidi (metodo casereccio) oppure uttiliziamo una palettina o appositi accessori per spalmarla spesso forniti in dotazione con alcuni kit o con paste per OC più costose.
c) incominciamo a spalmare la pasta termica schiaccinado LEGGERMENTE facendo delle traiettorie circolari partendo dal centro verso l’esterno della CPU in modo da ricoprire tutta la superfice in maniera più omogenea possibile tutto sempre molto delicatamente, la parte su cui dobbiamo concentrarci resta comunque il centro CPU, dove ovviamente è concentrata la maggior parte del calore, evitiamo quindi nelle fase dello "stiraggio" della pasta di portarne troppa ai lati e di lasciarne poca al centro, è preferibile il contrario poi il dissy ci darà una mano.
d)A questo punto assicuriamoci guardando bene, di aver spalmato un velo sottile. Se ne mettiamo troppa, quando andremo a montare il nostro dissipatore, la quantità in eccesso trasborderà andando a impastare le zone limitrofe alla CPU.


TECNICA PRESSIONE DISSY

La quantità rimane la stessa (chicco di riso) sempre al centro del dissy ma anziché spalmarla si va subito al montaggio del dissy lasciando a lui e al suo sistema di ancoraggio, il compito di spalmarla schiacciandola mentre avvitiamo le staffe.

Come giustamente ricordato da Overclock79, le paste termiche all’argento (o in gerere quelle da OC) sono più “dense” rispetto alle classiche e quindi questa seconda tecnica appena descritta può non essere ideale, in quanto le staffe del dissipatore possono non essere in grado di schiacciarla completamente, lasciando delle parti scoperte.
Ricordo che poi ognuno pratica una sua tecnica, ma l’importante è ottenere il medesimo risultato.
Su alcune istruzioni di montaggio contenute nelle confezioni dei dissipatori, viene menzionata la spalmatura manuale ma anziché con il dito, con una sorta di plachetta di plastica (che può essere anche una scheda telefonica). Ripeto il risultato deve essere la giusta quantità e omogeneità della distribuzione: ricordate il VELO SOTTILE (nell'ordine di qualche decimo di mm).
Da evidenziare che esistono delle paste che si spalmano con il pennellino in dotazione, rendendo così questa operazione ancora più semplice.

Da non fare


Avvertenze
Nelle paste termiche grigie, quelle che contengono argento, hanno anche potere di condurre elettricità e spesso queste avvertenze sono riportate nel manuale d’uso del produttore.
Quindi fate attenzione che se vicino al chip avete altri contatti elettrici (tipo le mem delle VGA) se sporcate mentre fate il lavoro o ne mettete troppa, fate attenzione a pulire bene le parti non interessate in modo da evitare problemi di conduzione elettrica.



Altra cosa da NON fare è applicare la pasta sulla base del dissy e poi montarlo, nella maggior parte dei casi la base del dissy ha un'area superiore a quella che presenta la superficie HOT della CPU quindi si rischia di buttare via pasta o nel caso delle cpu SENZA heatspreader di toccare con la pasta componenti che non dovrebbero venirne a contatto.

Le quantità
L’esempio del chicco di riso è riferita ai processori con heatspreader,cioè con la copertura metallica e di quella dimensione. E’ chiaro che per dimensioni più piccole il chicco di riso non và più bene perché sarebbe troppa, quindi adeguate la quantità in base alla dimensione della superficie da ricoprire.

01/12/2006
Viste le varie segnalazioni ricordo che: o si usa il pead termico, o si usa la pasta. E' vivamente sconsigliato usare entrambi, per avere un buono scambio termico tra le due superfici di contatto.


Come pulire
Per pulire una CPU o un dissipatore, da una vecchia pasta, occorre che vi armiate di un panno morbido pulito (io uso anche lo scottex) e cercate di levare la più grossa a secco (aiutatevi anche con un bancomat o carta telefonica). Massima attenzione a non inzozzare tutto. Poi proseguite la pulizia, imbevendo un altro panno pulito con dell’alcool o con i prodotti dedicati alla pulizia dei chip in vendita nei negozi di informatica. Pulite bene e finché il panno si sporca del colore della vecchia pasta, continuate a pulire; è infatti da evitare la mescolanza di due prodotti di qualità diversa. Stessa operazione anche sul dissipatore.



Pad termico
Questa particolare pasta viene installata direttamente dalla fabbrica di dissipatori, specialmente quelli venduti assieme ai processori.
Questo tipo di prodotto è già appiccicato al dissi e basta levare la protezione e il gioco è fatto e pronto da montare.
Spesso si sente dire che non vale molto e in buona sostanza è vero. Ma non indispensabile levarla subito appena la si compra. Se con il nostro PC si lavora normalmente e ha una discreta ventilazione, non è necessario sostituirla.
Una piccola parentesi: se prendete un processore BOXED, cioè con dissipatore incluso, ricordate che avete una garanzia di tre anni. Se lo prendete invece Tray, cioè senza dissipatore, la granzia si riduce a due.



01/12/06
Togliere il dissipatore dalla cpu
Se si vuole togliere il dissy dalla cpu per sostituirlo o per manutenzione, spesso capita che rimangano attaccati per via appunto del materiale termico tra i due. Per evitare di rompere qualcosa o che la cpu rimanga attaccata al dissy, consiglio di eseguire rotazioni verso sinistra e verso destra esercitando una leggera trazione sul dissipatore. Se così non bastasse provate a far entrare tra le due superfici di contatto, una scheda telefonica che dovrebbe risolvervi il problema. Non sforzate per arancare tutto, potreste danneggiare i componenti.


14/01/07
Un'altra precisazione: ogni tanto accade che utenti postino immagini o affermino che la temperatura rilevata delle CPU sia più bassa di quella ambiente.
QUESTO è IMPOSSIBILE con dissipatori ad aria per motivazioni puramante fisiche.
Quindi l'errore può essere nella sonda della MB o nel termometro di casa o in tutti e due.
Per maggiori informazioni LEGGETE QUI

16/12/07

CONSIGLIO.
BOXED INTEL: Il dissipatore a corredo delle CPU INTEL (BOXED) hanno tre striscette grigiastre di pasta termica pre-applicata. Se non fate overclock e avete un ricircolo aria adeguato, NON occorre sostituirlo. La versione BOXED tra l'altro garantisce il prodotto per più tempo rispetto alla versione "nuda". Quindi state tranquilli che il dissipatore va benissimo. Poi se verificate temperature davvero alte, prendete prima in considerazione la sistemazione dei flussi aria potenziandoli/migliorandoli e solo poi potrete pensare di cambiare dissy.


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Pitta

p.s. Per modifiche, segnalazioni e integrazioni contattate me o Overclock79
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Ultima modifica di Luca Pitta : 11-11-2009 alle 22:31.
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