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Old 04-08-2018, 23:44   #3921
mac_pry
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"Tu mi porti suuu e poi mi lasci cadere,
tu mi fai giocar e poi un fil guardar,
Ah che bellezza, ah che dolore
ah che prontezza, ah son'ora spettatore."

Così spoilererei l'intera esperienza di gioco con questo titolo che stava facendo la muffa da quando lo acquistai insieme ad almeno una cinquina di altri in bundle. Non mi ero mai deciso di giocarlo prima di cinque anni di attesa fatti di Half-Life, Doom, Wolfenstein, Quake, Crysis e tanti altri First person shooter a tema distopico o fantasy. Giocai anche Return to castle Wolfenstein ma lo considero leggermente sporcato da una componente non di questo mondo. Deciso come sono stato con colpevole ritardo recupero questo capitolo di un franchise che (metto le mani avanti) non ho mai cominciato in ordine di uscita dei capitoli che lo compongono. Questa analisi quindi non tiene conto di ciò che è stato il brand, ma ora dando corpo alla mia opinione sul gioco.

Grafica:

"Quando t'ho incontrato è scattato il gioco della seduzione
fatta di scenari dalla profonda caratterizzazione
Tutti e due a stendere la merce più invitante sul bancone
come proiettili carichi da dispensare al plotone.
Sguardi sfuggevoli, pose svenevoli
che se colpite a morte sono ammirevoli
Fughe in avanti e misti inconvenevoli
resi ai nostri occhi in modi ingannevoli"

Questo pensiero mi è scattato al primo impatto col titolo, un tripudio di realismo, un ambiente di gioco che mi ha conquistato come un alpinista sulla cima di un monte fresco di scalata riuscita. Ogni fascio d'erba sta nel giusto posto, il terreno è palese e calpestabile in maniera tangibile e le abitazioni sono realizzate con dovizia e fedeltà storico/geografica. I raggi del sole, delle luci artificiali e gli effetti atmosferici calzano bene sull'arto dell'aspetto grafico di un titolo che vede un Unreal Engine utilizzato e spremuto bene e che per essere un gioco di quei tempi faceva benissimo il suo lavoro. Le armi hanno dei dettagli mica da ridere così come gli NPC sia amici che nemici. Una cosa che mi ha colpito parecchio è l'espressione degli stranieri abbattuti che hanno una faccia plausibile dopo un colpo fatale. Non ho tanto altro da dire dato che tutto assume un aspetto simile a quello di una foto. Piccolo appunto si può fare sulla resa delle cutscenes che purtroppo non sono fatte col motore di gioco per funzionare decentemente anche sulle consoles o sulle configurazioni dell'epoca non prestanti come altre.

Sonoro:

"Siamo animali sensibili all'odore
aguzziamo le orecchie guardando il bruciore
Noi siamo umani in cerca dell'ardore
Tu l'hai sentito che cos'è che io cercavo
Qualcuno che ogni attimo mi dicesse Bravo"

Su una cosa sono certo che tutto sia stato fatto nel migliore dei modi. L'audio. Funziona dannatamente bene e con due differenti configurazioni sonore da me provate (Soundbar + Subwoofer / Cuffie con amplificazione)ha restituito un feeling da sala del cinema, più le cuffie se vogliamo vedere il pelo nell'uovo. Ogni passo si lega benissimo con la resa grafica citata prima creando un connubio che immerge parecchio in un contesto che pullula di proiettili, rumori di spostamenti con armi in braccia, nemici percepibili ad ogni distanza e una colonna sonora di alta fattura seppur in certi frangenti fin troppo generalista. Non voglio fare spoiler ma nei titoli finali i Parchi sono muna bella sorpresa da ascoltare. Il doppiaggio italiano funge bene e vede dei timbri vocali cuciti bene sui protagonisti della vicenda. Pure lo stripitio della legna ardente è una piacevole compagnia.

Game Design:
"Tu mi hai attratto ed io mi sono innamorata
da brava persona al genere appassionata
E come un 747 sono decollata
come un elicottero da una bobina fermata
Sorretta dal tuo sguardo come vento sulle ali
e col mio giocare tu, oh si giocavi
E verso il sole qualche cosa mi diceva sali
Oh, sali
Oh, sali
Tu mi porti su e poi mi lasci cadere
tu mi fai sparar e poi solo guardar."

(devo dire che questa canzone si presta fin troppo bene a questo titolo, brava Giorgia.)
Si, è l'altalena più vistosa che abbia mai vissuto in era videoludica, un continuo accennare al fattore videogioco. Proponendo vari scenari come lo si farebbe con un partner ai primi appuntamenti, c'è si amore e tante cose una diversa dall'altra in mezzo ma poi ci sono fasi di nulla cosmico e senza qualcosa di vero da fare per più di una giornata, la stessa cosa è con questo titolo che è si vero che ha due componenti (single e multi) ma la quale caratteristica non giustifica un interruzione del ritmo di gioco così irritante e gestita con tempi davvero troppo brevi di gioco, la più intensa sessione di gioco tra un filmato e l'altro è stata di 20 minuti e ho tirato parecchio per farla durare così. Quando si gioca però non ci si lamenta e se si sopporta un andamento molto guidato e senza possibilità alcuna di perdersi si assite a spennellate di sparatutto a tema militare ben realizzato seppur colpevolmente non approfondito a dovere. Ci sono principalmente sei fasi: Sparatutto nudo e crudo, guida di un quad in missioni stealth, utilizzo di torrette su elicotteri, copertura, fuga e cecchinaggio, quasi tutte a scelta libera di approccio per la maggior parte delle sessioni in camminata, per il resto sono fissate saldamente ad un capitolo specifico della campagna. Se da una parte il titolo non da molto dall'altra è un piccolo gioiello.

Gameplay:
"Un giorno mentre tutti ci dicevano che coppia innamorata
Ho visto nei tuoi gesti il sospetto di non esser ricambiato
mi piaceva come ti approcciavi alle cose in maniera posata
E poi se a un certo punto ci lasciamo
Tu sei qualcosa, ma io che cosa sono?
Se io voglio qualcosa tu che cosa sei?"

Goduria, goduria vera è stata giocare, quando lo concedeva il gioco, ogni passo era controllabile benissimo e soprattutto concedeva il giusto impedimento dato dalla realistica fattura del titolo, non siamo in Arma è vero ma il sottile filo rosso che unisce il movimento allo sparo è studiato come poche cose nel titolo, sembra davvero di stare a combattere e fare le cose male, senza ragionamento e facendo gli eroi non ripaga come dovrebbe essere in un contesto sul campo tangibile. ogni arma reagisce ai nostri stimoli e ha determinati caricatori unici e da ponderare sulle proprie capacità nel genere. Le sessioni sull'elicottero sono fatte bene e dare la possibilità di usare varie tipologie di munizioni sulle torrette è qualcosa di determinante un profilo quasi psicologico del giocatore. Davvero soddisfatto da questo aspetto ma, come citato nella canzone, c'è sempre l'ansia di essere gettato sul fondo del concetto di videogioco e quindi la nausea da altalena di sensazioni è palpabile.

Tecnico/Prestazioni:

"Pensiero che s'insinua tra le crepe anche dell'anima più pura
Ma di farlo stare nel mio computer non ne ho avvertita rottura
L'amore più bellissimo ad un tratto cede il posto alla paura
quella di finire un titolo dalla così rifinita architettura
Ali di cera che si sciolgono al sole
Pensieri
Parole
tastiera
puntatore."

Si, questo titolo gira benissimo anche con Edge aperto con 30 schede aperte, servizi aggiuntivi in corso nel sistema e uno stato generale della macchina appesantito da diversi fattori tra cui il caldo. Tutto si regge benissimo e non tentenna mai, i 60 frame sono assicurati e l'Unreal risulta in un abito cucito addosso senza la benché minima sbavatura o incidenza sulle altre componenti del titolo. Se avete un sistema simile al mio non temete, avrete dalle mani qualcosa di perfettamente giocabile.

Considerazioni finali:
"Ali di cera che si sciolgono al sole
È sempre imprevedibile la rotta dell'amore e cado
Oh cado"

Sono sdraiato a terra, ripensando al gran potenziale che aveva questo titolo nelle prime fasi di gioco e che poi ha visto grandi propositi venire constrastati da scelte di struttura fin troppo propense all'attesa impossibile da passare in maniera attiva se non con lo skip della medesima e di un mancato addentrarsi nelle dinamiche di gioco secondo un punto di vista più maturo e complessi nella facciata del giocare e farlo con interesse.
Devo quindi recuperare gli altri della serie per poter tastare a fondo la vera natura di Medal Of Honor, tuttavia non mi sento di aver perso quel poco tempo che è durato questo titolo che ogni modo lascerò marcire nella libreria Steam preferendogli semprw qualcosa di alternativo.

"Ah, che bellezza
Ah, che dolore
Ah, che contentezza
Ah, che errore.
Così che viene il gioco, così che fugge il giocatore"
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