Racconto io, la stessa che ho vissuto io pochi giorni fa. La commessa, invece che dare una mano velcemente a tutti, o cercare di dare una mano, - e a tutti intendo qualsiasi tipologia di cliente entrasse -, era presa a svergare percentuali, ritiri, rivendite, sconti, tessere, pagamenti a mo' di pizzo, distribuzione di metadone... E così via... Ma che succubi, drogati di parole. Se qualcuno voleva, poteva tranquillamente rubare mezzo negozio, e non se ne accorgeva; sono entrato e nemmeno, dico nemmeno mi ha visto con la coda dell'occhio... Poi tra l'altro hanno spostato il negozio dal secondo, al primo piano - per visibilità all'entrata del "centro commerciale", chiamiamolo così, perchè a siena quando si fanno le cose, si fanno sempre male (rotonde che crollano; "centri commerciali" aborti, piccoli e con pochi negozi, strutturati male; case degli studenti in periferia, che sembrano delle carceri - uno ha una struttura di metallo a gabbia che lo ricopre integralmente, ed è accanto al cimitero
-; l'unica cosa fatta bene sono gli uffici del monte dei paschi, belli e mastodontici, che hanno raso al suolo la campagna interna con tanto di proteste non ascoltate).
Almeno nel vecchio negozio c'erano i cestoni con l'usato e scaffali un po' confusionari, ma qualcosa si poteva anche trovare.
Ora in quell'estrema pulizia, ci son solo fregature.