Ultima modifica: 26/05/2013
Cos'è un SSD?
Un SSD è una unità di storage basata interamente su memorie flash. E' quindi molto più simile ad una pennetta USB che ad un HDD (che invece ha piatti e testine).
Tutti gli SSD sono MOLTO più veloci di un HDD o di un RAID 0 di più HDD insieme, gli ultimi modelli riescono addirittura a saturare il BUS SATA II. Inoltre, grazie all'assenza di parti meccaniche, sono molto resistenti agli shock e non producono alcuna vibrazione. Oltre a tutto ciò hanno consumi molto ridotti rispetto agli HDD e scaldano molto meno.
In breve un SSD è composto da una serie di moduli di memoria NAND collegati ad un controller (composto in genere da processori dedicati molto veloci) che si occupa della loro gestione (ne parleremo più avanti).
Per contro almeno al momento presentano un costo per Gb molto elevato (anche se i prezzi sono in continua discesa) e la taglia "accessibile" più capiente è quella da 512 Gb.
Un SSD funziona in maniera completamente diversa da un HDD: entrano in gioco dei meccanismi di scrittura dei dati che vanno compresi per capire come utilizzare al meglio un SSD.
Premessa: Allineamento delle partizioni
I dischi tradizionali meccanici sono divisi in settori fisici, il sistema operativo e tutti i suoi componenti operano quindi secondo questa logica a settori. Un disco a stato solido ha una struttura logica (e fisica, come già visto) completamente diversa, ma viene ancora trattato con questa logica a settori.
L'allineamento è necessario per assicurarsi che un settore logico cominci esattamente all'inizio di una pagina fisica dell'SSD: senza questo accorgimento i margini del settore logico e della pagina fisica non coinciderebbero e il settore eccederebbe la pagina, implicando così una operazione di scrittura extra (per pulire due blocchi invece di uno solamente) riducendo drasticamente (fino al 50% in teoria) la velocità di scrittura.
Esistono nel WEB molte guide che spiegano come allineare una partizione utilizzando tool molto semplici ma considerate che
i moderni sistemi operativi in fase di format e le ultime release dei già citati tool proposti al partizionamento allineano in automatico le partizioni.
Premessa: Garbage Collection e TRIM, chi sono costoro?
Le memorie Flash immagazzinano i dati all'interno di celle raggruppate in unità chiamate Page ma non sono in grado di sovrascrivere i dati come negli hard disk. È solo possibile cancellare i dati in blocco da un insieme di Page (viene definito appunto Block). Se l'utente o il sistema operativo cancellano un file, le relative Page vengono marcate come invalide, ma non possono essere cancellate individualmente perché il blocco ospita delle Page ancora valide. Periodicamente l'SSD quindi deve eseguire una operazione chiamata
Garbage Collection: il contenuto del blocco viene copiato in un altro blocco ignorando le Page invalide, in modo da liberare spazio. I controller di alcuni SSD cercano di compiere questa operazione nelle fasi di inattività (Idle Garbage Collection o Background Garbage Collection) per garantire una maggiore rapidità nelle fasi di attività. Tuttavia, normalmente il sistema operativo non comunica al drive SSD quali file sono stati cancellati, e l'SSD può unicamente intuirlo dal fatto che ad un certo punto il sistema operativo gli ordina di scrivere in un indirizzo che contiene già dati. Quindi la Background Garbage Collection ha come contropartita una maggiore usura del drive perché potrebbe determinare lo spostamento di dati che sono stati già cancellati anche se lo SSD non ne è ancora consapevole.

I moderni sistemi operativi (Windows 7, Linux dal kernel 2.6.33 e le versioni più recenti di Mac OSX) supportano il
TRIM, un comando SATA con cui l'OS comunica al disco SSD gli indirizzi LBA occupati da un file nel momento stesso in cui quest'ultimo viene cancellato, rendendo così l'operazione di Garbage Collection più efficiente. (Fonte:
Notebookitalia)
Garbage Collector e TRIM sono entrambi fondamentali per il buon funzionamento dell'SSD.
SSD: taglia e velocità
La velocità di un SSD dipende dalla taglia dello stesso: in particolar modo la velocità è crescente (ed anche in maniera consistente) nel passare dai 128 ai 256 gb, mentre resta stabile (o a volte si riduce leggermente) nel passaggio tra 256 e 512 gb. Questo avviene perché i singoli moduli di memoria (in genere da 32 gb l'uno) lavorano in parallelo sui diversi canali del controller (come fossero già RAID 0), e quindi più ce ne sono e migliore è la velocità generale. Ovviamente questo vale finché ci sono canali liberi; in genere un SSD da 256 GB sfrutta tutti questi già citati canali lavoranti in parallelo del controller il che comporta il raggiungimento del picco massimo della velocità dello stesso. E' per questo che non si hanno sostanziali miglioramenti con SSD ha 512 gb.
Tutto quello che avete appena letto è un approccio estremamente semplificato al problema (interverrebbero molti altri fattori in gioco) ma in generale dà una buona idea di come vanno le cose.
Devo acquistare un SSD, quale modello mi consigliate?
I modelli che qui sul forum (e non solo) consigliamo vivamente sono:
Crucial M4: è un SSD super-collaudato ed usato da molti utenti del forum, è molto veloce (dal firmware 0009 sono aumentate sensibilmente le sue performance, già ottime) e non ha mai dato problemi a nessuno. Usa controller Marvell 9174-BLD2. Nonostante sia in commercio da molto tempo ormai è ancora una scelta validissima e consigliata.
Link al thread ufficiale.
Samsung 840: è il sostituto del famoso 830. La serie 840 consta di due modelli, il Basic ed il Pro ed è risultata al momento assolutamente affidabile e prestante. Il Pro costa più del Basic, ha prestazioni migliori e monta le ormai collaudate memorie MLC. Il Basic a sua volta è più economico meno prestante (poco al di sotto di un 830 di pari taglia) e monta le criticate memorie TLC (che sono più economiche ed hanno una vita 3 volte inferiore alle memorie MLC). Ad ogni modo, con un utilizzo medio, la vita stimata di un 840 Basic è comunque superiore ai 5 anni, quindi, almeno secondo me, non ci sono grossi problemi.
Link al thread ufficiale.
Samsung 830: è uscito dopo il Crucial M4 ed è risultato affidabile e prestante. Ora non è più in produzione ed è stato sostituito dalla seria 840.
Link al thread ufficiale.
Il Samsung 840 Basic, a parità di taglia, costa meno degli altri modelli citati. Il taglio consigliato per avere un buon rapporto prezzo/prestazioni/durata è quello da 128 Gb (o superiore). Data la piccola differenza di prezzo (a volte solo una trentina di €) si consiglia di fare un piccolo sacrificio economico e puntare su questi ultimi piuttosto che ripiegare sui modelli da 64 Gb. Dagli ultimi trend sembra che i prezzi si siano stabilizzati su valori tali che il taglio da 256 Gb inizi a diventare molto appetibile.
Iniziano a comparire online le prime recensioni negli USA del discusso successore del Crucial M4, denominato M5. Visto il grande successo dell'M4 le aspettative su questo M5 sono molto alte ed al momento i test prestazionali sembrano confermarle. Come già fatto per il Samsung 840 metterò questo SSD nella lista quando inizieranno ad arrivare dati "on the street" sulla sua affidabilità.
Perchè non trovo gli OCZ Vertex 3, Agility 3 et similia nella precedente lista?
Sulla carta tali prodotti sembrano più performanti di quelli consigliati ma in realtà non è così. Tutti gli SSD con
controller SandForce (che sconsigliamo) comprimono di dati prima di scriverli sulle memorie: ovviamente i benchmark dei produttori sono fatti con file altamente comprimibili, così sembra che gli SSD siano stratosferici ma con dati incomprimibili risultano molto più lenti dei prodotti consigliati. In realtà con un utilizzo medio si hanno file comprimibili solo per 1/3 del totale, ma anche in questo scenario i prodotti consigliati risultano più veloci nell'utilizzo quotidiano.
A ciò va aggiunto che molti degli SSD con il già citato controller SandForce danno problemi di BSOD, freeze random e molti di di questi continuano ad essere sostituiti in RMA senza risolvere il problema. Inoltre hanno un sensibile calo di prestazioni se riempiti oltre il 60-70%.
I prodotti più recenti con il già citato controller e gli ultimi aggiornamenti firmware sembrano andare meglio.
Cosa devo fare per utilizzare al meglio il mio SSD?
Innanzitutto consigliamo tutti di fare un'installazione pulita di Windows (se non hai una copia pulita vai in fondo a questo post), avendo l'accortezza di verificare dal BIOS che sia settata la modalità AHCI sulle porte SATA prima di iniziare.
Windows (da Vista in poi) allinea automaticamente l'SSD al momento della prima installazione. Una volta installato il sistema operativo e tutti i driver (mi raccomando gli RST nel caso di controller Sata Intel) occorre fare una WEI, il test di valutazione interno dell'hardware di Windows che dà un'indice da 1 a 7.9 su ogni componente (Pannello di controllo > Prestazioni del sistema). Una volta valutato il sistema Windows 7 riconoscerà la presenza di un SSD e disattiverà in automatico la deframmentazione. Windows 8 invece non disabiliterà il servizio di deframmentazione perché quest'ultimo in realtà ottimizza l'utilizzo dell'SSD da parte del sistema operativo stesso: in Windows 8 infatti sono state aggiunte funzionalità che permettono un utilizzo migliore di questi ultimi.
Alla luce della durata molto più alta delle aspettative e raggiungibile solo in decine di anni con un utilizzo medio del PC personalmente consiglio di non sbattersi in inutili ottimizzazioni (tipo cambiare parametri sul registro di Windows ecc.): il sistema funzionerà al meglio così com'è!
Le uniche cose che mi sento di consigliare sono quella di ridurre a 1 o 2 gb il file di Paging se si hanno 8 o più gb di RAM installate nel sistema in presenza di un SSD di qualsiasi capienza, quello di disabilitare la sospensione e l'ibernazione (inutili se i tempi di avvio sono nell'ordine dei 10-15 secondi) ed infine quello di disattivare il "ripristino configurazione di sistema" cancellando tutti i punti di ripristino creati per risparmiare prezioso spazio sullo stesso.
Per disabilitare l'ibernazione e recuperare lo spazio occupato, pari al quantitativo di RAM installato nel sistema, occorre eseguire l'istruzione
"powercfg.exe /hibernate off" dalla console di comando (cmd.exe) avviata con privilegi amministrativi. Per riattivarla bosta sostituire "on" ad "off". Inoltre, se tale funzione risulta assolutamente necessaria (in genere è così nei Notebook) è possibile impostare il sistema ad occupare spazio pari a solo metà della RAM con il comando
"powercfg -h size 50".
Inoltre consiglio una periodica esecuzione con il tool "pulizia disco" (presente di default in Windows), spuntando tutte le voci annesse; in questo modo verranno eliminati file temporanei praticamente inutili riuscendo a liberare a volte molti GB di dati.
N.B. Gli SSD con controller SandForce hanno bisogno di un Secure Erase per pulirli prima di passare ad un'installazione di Windows (ovviamente non da nuovi
)...
Vorrei fare un RAID 0 con degli SSD, cosa mi consigliate?
Sebbene possa sembrare strano, sconsigliamo il RAID 0 con gli SSD. Dai molti utenti che lo hanno provato per svariato tempo sappiamo che il vantaggio del raddoppio della velocità effettiva di funzionamento è avvertibile praticamente solo nei benchmark. Inoltre in un RAID di SSD il TRIM (importantissimo per in mantenimento delle prestazioni del singolo SSD con il passare del tempo) non funziona ed il genere il Garbage Collectino da solo non ce la fa a tenerli puliti: il risultato è un sensibile calo delle prestazioni al passare del tempo. Questo calo in alcuni casi (con modelli non recentissimi, quali i Vertex 2) ha portato a quasi dimezzare le velocità iniziali in pochi mesi, rendendo di fatto inutile l'array. Inoltre non è possibile procedere ad aggiornamenti firmware in ambiente Windows o a controlli sulle scritture tramite SMART. In qualche caso con particolari accoppiate di scheda madre-SSD si hanno freeze e BSOD random o addirittura rotture improvvise del RAID stesso (con perdita irrimediabile dei dati). Bisogna tuttavia ricordare che alcuni utenti che hanno usato SSD di ultima generazione si trovano invece molto bene e non hanno problemi nell'utilizzo giornaliero.
Il consiglio generale tuttavia è quello di NON usare il RAID 0 con gli SSD ma comprarne al posto di 2 di taglio piccolo, uno di taglio maggiore (vedi la premessa): ad esempio, invece di fare un array con due SSD da 64 gb è consigliabile l'acquisto di uno da 128 (che dovrebbe costare poco meno dei due da 64).
Consigli generali
Per far funzionare l'SSD al meglio è bene non riempirlo per oltre il 75%. L'ideale sarebbe affiancare un Hard Disk tradizionale a quest'ultimo: si andrebbero ad installare sistema operativo e programmi "di base" (browser web, Office, plugin vari...) sull'SSD e relegare all'hard disk il resto (musica, video...). Molti programmi quali ad esempio videogiochi ed applicativi professionali (come SolidWorks e Matlab) ricavano infatti poco vantaggio dall'essere installati sugli SSD (principalmente tempi di avvio più ridotti) e potrebbero quindi essere tranquillamente installati su HDD.
Personalmente, installando sull'SSD il sistema operativo, browser e programmini vari (Office, Adobe Reader, Picasa ecc...), disabilitando l'ibernazione e limitando il file di paging a 512 Mb con dimensione fissa (ho 8 Gb di RAM) occupo solo 19.5 Gb di spazio su 55.7 Gb di spazio disponibili (ho un vetusto Vertex 2 da 64 Gb). Tutti gli archivi musicali, i video, i videogiochi e gli altri programmi li ho installati sull'HDD.
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Voglio fare un'installazione pulita ma non ho un DVD di Windows 7 adatto allo scopo... Cosa faccio?
Premetto che la procedura che descriverò di seguito
è assolutamente legale in quanto si richiede di essere in possesso di un seriale originale. Per i link alle ISO che troverete di seguito bisogna ringraziare l'utente
ChioSa.
Qui troverete l'articolo originale.
La quasi totalità delle persone che acquistano un desktop o un notebook non ha a disposizione il DVD originale e pulito del Sistema operativo ma una partizione di ripristino già piena di "schifezze". Fortunatamente Microsoft ha messo pubblicamente a disposizione le ISO di Seven MSDN originali e certificate. Si possono così scaricare legalmente le ISO delle versioni Professional SP1 in italiano sia a 32 che a 64 bit. Con un semplice cambiamento (legale ovviamente) è possibile adattare la ISO anche a versioni diverse di Seven; questo perché, per chi non lo sapesse, i DVD di Seven contengono già tutte le versioni del sistema operativo e quella da installare viene scelta con un apposito file (ei.cfg).
I seriali Retail, MSDN e TechNet di Seven a 32 bit vanno bene anche per OMOLOGHE le versioni a 64 bit e viceversa, ma uno stesso seriale non può essere installato in più macchine contemporaneamente. Per quanto riguarda quelli OEM (cioè forniti insieme ad un PC al momento dell'acquisto) ciò NON è possibile e sono legati alla macchina che si è acquistata: si possono utilizzare solo per quella. (fonte:
Microsoft)
Passiamo ora alla procedura vera e propria. Innanzitutto bisogna identificare la versione di Windows 7 in nostro possesso: nel 99% dei casi avrete Windows 7 64 bit Home Premium che è quella standard installata dalla totalità dei produttori (quindi OEM) su notebook e desktop ed il cui seriale è attaccato da qualche parte sul case (nei notebook troverete la targhettina nella parte inferiore dello stesso).
Vediamo ora cosa fare:
1) Scarichiamo il DVD di Windows 7 Professional SP1:
Versione a 32 bit;
Versione a 64 bit
2) Scarichiamo ora
eicfg Removal Tool: con questa utility aggiungeremo l'attributo "nascosto" nella ISO al file ei.cfg (anche se il file rimarrà fisicamente nella ISO stessa) così non verrà individuato dall'installer. Ci basterà decomprimerlo nella stessa cartella in cui si trova la ISO di 7 precedentemente scaricata aprirlo e selezionare la ISO stessa.
N.B. Tale utility funziona solo se si masterizza la ISO su un DVD, se si vuole installare il SO tramite una pennetta USB avviabile bisogna cancellare fisicamente il file "ei.cfg".
3) Masterizziamo ora la ISO precedentemente "trattata".
4) Inseriamo il DVD appena masterizzato nel lettore e selezioniamo lo stesso come prima unità di BOOT dal BIOS.
5) Ad un certo punto dell'installazione Windows vi chiederà quale versione installare. Come ho scritto prima di solito sceglierete la Home Premium.
6) Quando vi chiederà il seriale inserite quello che avete legalmente acquistato; ad esempio, nel caso di un notebook, inserite quello che trovate nella targhetta nella parte inferiore dello stesso. Andando avanti rimuovete la spunta alla voce "Attiva Windows automaticamente quando disponibile una connessione internet".
7) Ora installate i drivers (raccomando SEMPRE di scaricare le ultime versioni degli stessi da internet) ricordando di fare una Valutazione di Windows quando avete installato tutto.
8) Connettetevi ad internet, munitevi di un telefono ed andate su: Pannello di Controllo>Sistema. In fondo alla pagina troverete la voce "Attiva Windows" oppure "verifica autenticità" (ora non ricordo di preciso come si chiama) e tra le varie modalità di attivazione selezionate "Attivazione Telefonica". ATTENZIONE: tale procedura è necessaria solo se installate una versione OEM, per quelle Retail o MSDN l'attivazione avverrà in automatico quando verificherete l'autenticità del vostro Sistema Operativo.
9) Seguite infine la procedura vocale (la procedura dura 5-10 min circa) ed avrete la vostra copia originale e pulita del sistema operativo.
N.B: Windows installa la partizione di Boot nel drive installato sulla prima porta SATA (quella con numero più basso, in genere 0). Assicuratevi quindi che il vostro SSD sia proprio su quella porta in modo da avere la partizione di Boot su di esso.
P.S: Potete copiate e postare ovunque volete il contenuto di questa pagina... Vi chiedo solamente di citare l'autore (cioè
Pess), grazie!