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Originariamente inviato da iron84
però non capisco: sull'etichetta c'è scritto appunto 220W.
uno direbbe: ok, questo freezer consuma 220W, guardo il tempo che sta acceso durante la giornata e moltiplico il tempo per questo consumo e ottengo i kWh.
Poi però uso il misuratore che conteggia il cos(phi).
Mi da un valore dimezzato di consumo in kWh (dato che il cos(phi) è 0,5). Però è un controsenso, nel senso che rende di meno sembra che consumi di meno, mentre invece rendendo di meno consuma di più... Per assurdo questo freezer avesse un cos(phi) tendente a zero col mio misuratore sembrerebbe che consumi nulla, mentre invece tenderebbe un consumo di Ampere tendenti ad infinito.
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Le considerazioni che fai sono corrette.
Spiego in maniera più semplice possibile la cosa: la potenza APPARENTE ( Volt per Ampere) in realtà, per apparecchi differenti da una semplice resistenza (es ferro da stiro o lampadina ad incandescenza sono semplici resistenze, un frigorifero o un pc NO) è costituita dalla somma di potenza REALE e potenza REATTIVA.
Schematizzando:
Lampadina ad incandescenza, ferro da stiro:
POTENZA APPARENTE = POTENZA ATTIVA = Volt * Ampere
Frigorifero, condizionatore, computer:
POTENZA APPARENTE = POTENZA ATTIVA + POTENZA REATTIVA = Volt * Ampere
POTENZA ATTIVA = POTENZA APPARENTE * CosFI = Volt * Ampere * CosFi
La potenza Attiva è quello che tutti intuitivamente immaginiamo, quella utilizzata dall'apparecchio per fare quello che fa. Come quella della lampadina ad incandescenza.
La potenza reattiva
NON VIENE USATA dall'apparecchio. Ecco perchè è corretto dire che un apparecchio che usa 220 Volt e 1 Ampere con CosFi 0,5 consuma una potenza di 110 e non di 220 watt.
La potenza Reattiva è un sottoprodotto di un carico induttivo, non viene usata da nessuno, ma "
rimbalza" fra la sorgente dell'energia e l'utilizzatore. Ci possiamo immaginare che i restanti 110 watt non vengano usati ma rimbalzino inutilmente fra il frigorifero e la centrale elettrica. Quindi non sono potenza realmente consumata ma gravano comunque su infrastrutture e cablaggi, tant'è vero che normalmente i progettisti cercano di limitare questo fenomeno con condensatori di rifasamento.
L'enel gentilmente fa pagare solo la potenza ATTIVA sui contratti residenziali. Quindi se vi interessa sapere (come in questo caso) quanto un apparecchio grava sulla bolletta, è corretto considerare quanto indicato dall'apparecchietto cioè Volt * Ampere * CosFi.
Su contratti di fornitura elettrica industriale invece si paga anche la potenza Reattiva, perchè come dicevamo pur non essendo realmente utilizzata grava sulle infrastrutture. Inoltre su grossi macchinari industriali tende ad essere piuttosto rilevante.