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Originariamente inviato da SonicGuru
Intanto vi riporto le impressioni di ascolto con i Texas Instruments/Burr Brown OPA2134PA inseriti nello stadio di gain al posto dei JRC 2114D, rilevate dopo un burn-in di circa 20 ore, che dovrebbe essere abbastanza sufficiente per un OpAmp.
Anzitutto due paroline sul burn-in in sè: nonn avete idea di quanto serva. Ho ascoltato lo stesso brano con i 2134 nuovi di pacca e dopo 20 h e la differenza si sente nettamente. Non è che l'OpAmp venga snaturato ovviamente, le caratteristiche di base che ho ritrovato anche dopo si sentono sempre fin da subito, ma è come se dopo il burn-in tutto sia più a fuoco, nel senso che i parametri che si intuiscono all'inizio, poi si sistemano per bene e diventano più evidenti. La cosa non riguarda l'impostazione di fondo dell'OpAmp, ma soprattutto la timbrica. Gli alti ad esempio inizialmente sembravano un po' spenti, ma dopo il burn-in sono andati a posto, ferme restando le caratteristiche di base, che ora vi dirò.
I primi termini che vengono in mente ascoltando i 2134 sono: naturalezza, neutralità, intelligibilità.
Tutte caratteristiche, del resto, che hanno sempre distinto i prodotti Burr Brown.
La musica fluisce con maggior facilità dagli speaker rispetto ai 2114D, che tendono maggiormente a "urlare" risultando, in comparazione, più affaticanti.
Specifico subito che non si tratta di volume di ascolto, poichè tutti i volumi, sia digitali che analogici, sono settati in una maniera e non li sposto più. A parità quindi di settaggi i 2134 sono più piacevoli, la musica fluisce invece di balzare fuori, un atteggiamento un po' da ampli valvolare se vogliamo.
Anche il timbro che contraddistingue i 2134 è caldo e non suona "digitale" come ad esempio gli LM4562 quando li ho provati come gain.
Questo non significa però che il 2134 abbia gli stessi difetti dei valvolari, ossia suono sbilanciato verso i bassi ed eccessiva morbidezza, che si traduce in mancanza di grinta, di ritmo e di coinvolgimento emotivo.
Niente di tutto questo, il 2134 è pur sempre uno stato solido.
Tornando al suono, il 2134 come dicevamo oltre che naturale, suona anche neutro e intelligibile. Neutro nel senso che è ben bilanciato in tutto lo spettro sonoro, mentre i 2114 tendevano a suonare un po' "avanti" sia per i bassi che per gli alti, motivo per cui come detto risultano stancanti all'ascolto dopo un po'di tempo.
Le due caratteristiche di naturalezza e neutralità hanno come corollario l'intelligibilità appunto. Rispetto ai 2114 c'è più "nero" tra gli strumenti, che quindi si seguono meglio e risultano tutti più distinti e definiti l'uno dall'altro e più a fuoco.
Insomma il miglioramento tra i 2114 e i 2134 è già nitido, ed essi risultano assai piacevoli all'ascolto, senza per altro perdere in coinvolgimento, che anzi è abbastanza buono.
Tutto è ben equilibrato, i bassi sono più controllati rispetto a prima e gli alti risultano più credibili e meno penetranti e fastidiosi di prima. I medi, già validi, non hanno subito sostanziali cambiamenti. I dettagli su tutto lo spettro sembrano essere maggiori, ma credo soprattutto per via della maggior messa a fuoco e intelligibilità degli strumenti, che permette quindi di sentire anche sfumature che prima tendevano un po' a confondersi nell'insieme.
Questo è tutto, ora ho montato i Texas Instruments/Burr Brown OPA2227PA e gli sto facendo la solita procedura, può darsi che nel pomeriggio di domani riesca a raggiungere le 20 h e possa quindi ascoltarli.
Stay tuned...
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Riprendiamo il discorso. Quoto le impressioni del 2134 e aggiungo quelle sul 2227.
Non c'è molto da dire di più: il Texas Instruments/Burr Brown OPA2227PA è molto simile al 2134, dal quale si distingue per un'ulteriore morbidezza, che lo fa quasi valvolare.
Il suono è ben bilanciato, neutrale e dettagliato quanto il 2134, ma il suono si fa ancora più morbido e, rispetto al 2134, già di suo non particolarmente coinvolgente, diventa un po' moscio e privo di coinvolgimento, soprattutto in brani rock dove serve piglio ed energia, qualità che non gli appartengono.
Proprio come un valvolare, il 2227 risulta di gran classe nell'ascolto di musica soft o classica di tipo cameristico, ma se si ascolta rock, jazz o classica sinfonica manca assolutamente di grinta.
Per tutto il resto è praticamente identico al 2134, che soggettivamente gli preferisco proprio perchè un pochino più dinamico e meno valvolare e più adatto ad un impiego a tutto tondo con stili di musica diversi.
In ogni caso nessuno dei due ha quella grinta e dinamicità che a me piacciono molto, quindi soggettivamente non ritengo nessuno dei due adatto ai miei gusti, anche se entrambi sono migliori dei 2114 di deafult per dettaglio e controllo sull'intera gamma, con l'unica differenza che i 2114 sono sicuramente più grintosi (troppo, come detto l'altra volta).
Ora ho messo a rodare l'accoppiata 2x LM6172 + 1x LT1364 di cui molti stanno decantando le lodi sulla Essence.
I primi ascolti domani nel pomeriggio, dopo circa 24h di burn in, in attesa degli OpAmp a discreti.
Queste comunque sono le impressioni di base, poi ovviamente nella rece ci metterò anche le misurazioni con RMAA per tutte le combinazioni