Giuste considerazioni. Ma ... cerco di esprimere meglio il concetto perchè io sarei di parere opposto...
La compressione di files in mp3 aveva come principale scopo proprio quella di consentire l'utilizzo (scambio, caricamento, condivisione, quello che si vuole insomma...) di file molto "leggeri". Giusto? La necessaria perdita di qualità audio scendeva volentieri a compromessi, vista la facilità di disporre di dispositivi così versatili. Tutti noi siamo capaci di distinguere un file compresso a 128 piuttosto che a 320 o a VBR.
Solo pochissimi anni però fa i player portatili avevano capacità massime tra i 256 ed i 512 Mb. Quindi di files mp3 da 3 minuti a 320 di bitrate che "pesano" quasi 5 Mb, ne potevano caricare trai 50 ed i 100. Files da 6 minuti (ah, il metal

) quindi, se ne caricavano la metà. Una miseria, diremmo oggi...
Nel frattempo si è alzato di moltissimo il livello dei lettori, degli auricolari, e delle memorie stesse (vuoi mettere le flash, con gli hard disk?).
Quindi, se la compressione in mp3 (formato preso per esempio) era nata per risparmiare (anche in termini di qualità), perchè oggi dobbiamo continuare su quella strada? Non credo sia ancora necessario...
Perchè non mantenere il formato originario .wav (se proveniente da cd), vista l'enorme capacità di immagazzinaggio dei player attuali? In fn di conti potremmo comunque archiviare decine di cd con qualità (quasi) lossless, che sommata ad un lettore super (e voi ne sapete qualcosa) e ad auricolari "no-compromise" ci avvicinerebbero all'hi-fi. Ed alla piena integrazione tra dispositivi fissi e portatili. Nel senso che finalmente anche i player portatili potrebbero essere connessi all'impianto fisso con qualità finalmente accettabile.
O sono solo io sempre alla ricerca della massima qualità (e degli euri per arrivarci

)?.
Ciao
