View Single Post
Old 19-02-2008, 09:20   #70
flisi71
Senior Member
 
Iscritto dal: Feb 2001
Città: a casa mia
Messaggi: 900
L'utente e amico er-next mi segnala questa interessante discussione, dove si è già detto molto e il mio contributo non può non essere limitato.
Mi permetto solo alcune precisazioni.

Quote:
Originariamente inviato da claudioborghi Guarda i messaggi
Affermazione: Il centrodestra ha devastato i conti e prodi li ha risanati

Risposta: Non la penso cosi', data la congiuntura economica il centrodestra non ha fatto male e prodi non sembra aver fatto bene, seguono numeri sulle serie del deficit pil (a volte confrontati con quelli francesi o tedeschi)
Sarebbe opportuno, come Le ho già fatto notare negli interventi precedenti, che Lei fosse più preciso quando riporta dati e pensieri di altri.

L'affermazione corretta è: DATI ALLA MANO, il centrodestra nel quinquennio 2001-2006 non ha saputo controllare i conti pubblici, mentre nel periodo successivo si è avuto un rientro nel parametro UE del deficit, unito alla ricostituzione dell'avanzo primario che ha fatto partire di nuovo la virtuosa discesa del rapporto debito/PIL.
Questi risultati sono senz'altro positivi, ma di certo siamo ancora molto lontani da un vero risanamento dei conti pubblici.


Quote:
(sempre, semprissimo nessuna replica all'analisi di Boeri)
E' noto che la finanziaria 2008 ha rallentato il processo di risanamento; se ne è discusso anche qui nel forum in altre discussioni dei mesi scorsi. Io stesso, iscritto alla newsletter de Lavoce.info, ho citato proprio quell'articolo di Boeri.
Curioso che Lei, iscrittosi di recente, possa categoricamente affermare con assoluta certezza che nessuno abbia mai discusso dell'argomento integrando anche l'articolo di Boeri...



Quote:
Dunque: Le procedure di infrazione sono dovute quando si sfora il deficit/pil del 3%. Una volta "risistemati" i conti nel 2005 e accertato lo sforamento sin dal 2001 la procedura era automatica.
Le procedure di infrazione sono proposte dell'Eurocommissario agli Affari economici e monetari all'Ecofin, che stabilisce se procedere o meno.
Negli ultimi anni si è deciso di procedere solo per violazioni reiterate negli anni.


Quote:
A conti puliti avrebbe gia' dovuto essere comminata nel 2001 (responsabilita' Amato Visco).
Nell'intervento precedente di er-next si leggeva:
Quote:
Originariamente inviato da er-next
"Nel 2001 abbiamo trovato un buco di 37 mila miliardi certificato da Eurostat e Istat, che ha portato i nostri conti al deficit del 3,2% mentre i governi dell’Ulivo avevano dichiarato lo 0,8%. Proprio a causa del malgoverno dell’Ulivo siamo andati in deficit eccessivo prima di Francia e Germania." (Dichiarazione, contestata, ma formalmente corretta di Silvio Berlusconi nel duello televisivo, 14 marzo 2006).

I dati ufficiali Istat relativi al 2001 e pubblicati fino a luglio del 2004 (vedi c. stampa 5/7/04) indicavano un "rapporto indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche (deficit) / Pil" pari al 2,6%, quindi ben al disotto del 3%. Nel marzo del 2005 (c. stampa del 1/3/05), a seguito di decisioni Eurostat sul trattamento delle operazioni delle Ferrovie dello Stato, il deficit per il 2001 fu rivisto al 3,0%. Infine, secondo i dati rilasciati dall'Istat a febbraio 2006, i quali incorporano anche una rivalutazione del Pil di circa il 2,5% per il 2001, il rapporto riferito al 2001 è ora pari a 3,1% (3,2% se non ci fosse stata la rivalutazione). Di conseguenza, l'affermazione di Berlusconi che nel 2001 il deficit aveva già "sfondato" il limite del 3% è corretta sulla base dei recenti dati Istat, ma tale risultato è dovuto alla decisione Eurostat presa nel 2004/2005: sul piano sostanziale, quindi, non si può affermare che fu la politica del governo di centrosinistra a portare il deficit nel 2001 oltre la soglia del 3%.

Forse è sfuggito.


Quote:
Originariamente inviato da claudioborghi
Vuoi la mia opinione? Tremonti se ne era accorto sin dai primi mesi del 2002 che i conti di Visco non stavano in piedi e, di fronte al dilemma se tirar fuori il marcio e dare subito la colpa ad Amato o mettere la deiezione sotto la sabbia sperando di inventarsi qualcosa opto' per la seconda -tirare cinque anni di governo sotto infrazione con la recessione mondiale non dovette sembrargli una gran prospettiva-. Se abbia fatto bene o male non so, ha messo un buco sotto il tappeto e ci ha evitato sanzioni.
Questa ricostruzione è di pura fantasia (eufemismo).

Quando si dice: una immagine vale più di mille parole.


Ma certo, è un fotogramma dell'indimenticabile show di Tremonti al TG1, con tanto di bacchetta e istogrammi su un cavalletto, in cui spiegava in diretta al TG1 l'entità del "buco" finanziario ricevuto in eredità.
Era la sera dell'11 luglio 2001, con Tremonti fresco di insediamento al dicastero dell'Economia.
TREMONTI TENTO' IMMEDIATAMENTE DI DAR LA COLPA AI PREDECESSORI, altro che nascondere per evitarci sanzioni.

Quote:
I downgrade...
Ricordo che nell'ottobre 2006, in concomitanza con il downgrade di S&P, arrivò anche quello analogo di Fitch.
In entrambi fu messo in evidenza che la Finanziaria non risolveva "i problemi strutturali economici e di bilancio dell'Italia".
La pesante situazione dei conti pubblici fu la causa principale di entrambe le azioni.


Quote:
nel 2004...
ma sempre mi domando come si potesse fare meglio, la Francia in quegli anni sforava alla grande sul deficit/pil e per noi mantenere più o meno i parameteri stabili tuttora mi sembra sia stato un mezzo miracolo
La Francia nel 2003 sforò il deficit di un punto più di noi, e nel 2004 di un mezzo punto, in un contesto di debito/Pil poco oltre la soglia del 60%.
Nel contempo noi sforavamo il rapporto deficit/Pil e AVEVAMO un debito pubblico MOLTO SUPERIORE, poco sotto al 110% del Pil, la spesa pubblica, al netto degli interessi, proseguiva ad aumentare mentre l'avanzo primario veniva eroso anno dopo anno.
Il nostro paese, escludendo l'anno 2002, era stabile solo nel CONTINUO SFORAMENTO del deficit.
Pur con tutta la buona volontà non riesco davvero a vedere il presunto "mezzo miracolo".


Quote:
Per quanto riguarda il dato deficit/pil finale della gestione centrodestra, quello del 2006, le due voci principali una tantum, vale a dire IVA auto e accollo debiti infrastrutture spa (che "sporcano" il risultato strutturale di circa 2% nel rapporto deficit pil) sono frutto di una pura e semplice politica di bilancio... niente obbligava Visco a postare una cifra irrealistica per l'IVA (a consuntivo ha sbagliato solo di 15 miliardi, bazzecole) e di azzerare i crediti di Infrastrutture spa - altri 13 miliardi, quisquilie -
Raccontata così sembra una favoletta.
Procediamo con ordine.


Il 23 maggio 2005, Eurostat rivide al rialzo i dati presentati dall'allora governo sia sul rapporto deficit-Pil che sul rapporto debito-Pil del nostro paese, sia per il 2003 che per il 2004.
A metà marzo l'allora governo aveva notificato dati che l'Ufficio statistico europeo non aveva convalidato, e rispetto al quale aveva chiesto ulteriori informazioni.
Eurostat dichiarò che la revisione era "provvisoria", in quanto si attendeva ulteriori informazioni dall'Italia, relative ad altre voci dei conti pubblici, che "potrebbero portare a un ulteriore revisione al rialzo del deficit del governo per il periodo 2001-2004", a causa dell' "incoerenza tra i dati di cassa e di competenza" e delle "discrepanze statistiche nei conti pubblici".

Eurostat sconfessò il metodo di contabilizzazione di una parte della cartolarizzazione Scip 2 e degli introiti incassati dallo Stato dai concessionari d'imposta, mentre decise di fare rientrare nel debito pubblico il debito emesso da Infrastrutture spa a favore del progetto TAV.

A seguito di questi dati, la Commissione Europea nella persona dell'Eurocommissario agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia, decise di proporre all'Ecofin l'apertura di una procedura per deficit eccessivo nei confronti dell'Italia.

Questo nel 2005.

A settembre 2006 arriva la sentenza IVA sulle auto aziendali, che non fu affatto inaspettata, visto il perdurare della deroga alla sesta direttiva UE per l'IVA delle auto aziendali.
Di questo argomento avevamo già dibattuto, e mi ricordo di averLe anche risposto compiutamente qui .

Aggiungo solo, per completezza, vi sono due possibilità per ottenere il rimborso dell'IVA sulle auto aziendali: a forfait, che permette di recuperarne SOLO una parte (40% o 35% per gli operatori in agricoltura), e tramite recupero analitico in contraddittorio con il fisco, previa presentazione di apposita domanda (ovviamente supportata da tutta la cumentazione che possa provare l'utilizzo dell'automezzo ai fini aziendali e/o professionali).
I dati parziali, relativi solo ai rimborsi a forfait, indicano una cifra inferiore al miliardo di €. Mancano invece del tutto i dati sui rimborsi analitici.
La finanziaria 2001, come era stato ricordato anche qui aveva iniziato a sanare al situazione.
Invece nel successivo quinquennio di governo del centrodestra NULLA fu fatto.


Quote:
Ovviamente la cosa ha "sporcato" anche l'avanzo primario che senza la mossa geniale di visco sarebbe stato sopra il 2%.
L'avanzo primario 2005 è stato dello 0,4% del Pil, quello 2006 dello 0,2% del Pil, mentre al netto degli oneri straordinari - che come visto sopra CI SONO - sarebbe risultato pari al 2,2% del Pil. Nel 2007 si è attestato al 2,7% del Pil.


Quote:
....
Risposta: (quella che mi accingo a darti)

Controreplica: (me la scrivo su un fogliettino e scommetto con il mio collega che sarà quella)
Una nota a margine: anche io, se inserissi consapevolmente delle inesattezze nei miei interventi, sarei in grado di prevedere in anticipo il contenuto della replica di un mio eventuale attento interlocutore. Non servono particolari doti divinatorie.



Ciao

Federico
__________________

FORZA GAIA !!

Ultima modifica di flisi71 : 20-02-2008 alle 08:02. Motivo: ho ripostato l'intervento solo al momento opportuno
flisi71 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso