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Originariamente inviato da code010101
attendiamo fiduciosi 
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Eccomi come promesso:
Comincio dal Tamron 70-300
Si tratta della versione 2006 (A017) quindi l'ultimo specificamente rivisto per il digitale. Dalle informazioni ricavate dal sito delle Tamron lo schema costruttivo è identico spiccicato a quello del Nikkor AF Zoom-Nikkor 70-300mm f/4-5.6D ED. Persino la lente ED per la riduzione delle aberrazioni è posizionata nello stesso posto. Ciò fa pensare ad un Nikkor rimarchiato da Tamron.
Passando all'analisi visiva e tattile si nota subito una qualità costruttiva nettamente migliore del "plasticoso" Nikkor 70-300G. Ciò è confermato anche dalla presenza dell'innesto in metallo e non in plastica. Sembra un obiettivo vero e non un giocattolo. Contrariamente al Nikkor il Tamron è dotato della ghiera diaframmi manuale e può essere utilizzato anche su fotocamere analogiche Nikon completamente manuali.
La ghierà per il fuoco manuale è ampia e facilmente utilizzabile, scorre dolce e senza impuntamenti, niente a che vedere col minuscolo anello del nikkor.
La ghiera più ampia dello zoom è maggiormente contrastata ma priva di impuntamenti, risulta difficoltoso posizionarla sulla focale desiderata al primo tentativo e occorre calibrare bene la forza impressa per la rotazione.
La ghiera diaframmi si blocca nella posizione F32 per l'utilizzo con fotocamere digitali e occorre agire sull'apposito pulsantino per sbloccarla. Sull'obiettivo troviamo i valori della scala delle focali 70-100-135-180-300. Avrei preferito ci fosse l'indicazione dei 200mm. Sulla ghiera per il fuoco manuale sono invece indicate le distanze in metri (m) e ft. In modalità normale è utilizzabile da 1.5 a infinito. Posizionandolo nel range di focali 180-300mm si può agire sul selettore per la modalità macro. In tale posizione la messa a fuoco manuale può essere utilizzata fino al valore di 0,95m mentre la focale rimane bloccata fino ai 180mm. Per riportare il selettore in modalità normale occorre che il fuoco sia posizionato oltre 1,5 metri. In posizione macro il rapporto di ingrandimento alla massima focale (300mm) è pari a 1:2.
L'obiettivo ha in dotazione un robusto paraluce (DA17) con innesto a baionetta. Questo si fissa in maniera solida con un click.
Vado ad elencare il diaframma più ampio utilizzabile alle varie lunghezze focali:
da 70 a 100 mm ---> F4
da 100 a 125 mm ---> F4,2
da 125 a 165 mm ---> F4,5
da 165 a 200 mm ---> F4,8
da 200 a 240 mm ---> F5
da 240 a 280 mm ---> F5,3
da 280 a 300 mm ---> F5,6
In obiettivi di questa categoria solitamente la migliore resa per nitidezza si ha a diaframmi più chiusi e il Tamron non si smentisce e comunque rimane sufficientemente nitido da F5,6 in poi. Il meglio lo da ad F8. Oltre i 200mm tende a diventare morbido soprattutto ai bordi e in definitiva ha un comportamento analogo a quello del nikkor 70-300G anche se con risultati leggermente migliori. Paragonandolo al nikon 70-210 i colori risultano più "freddi" e meno brillanti.
Ho notato che soffre le aberrazioni cromatiche meno del Nikon 70-300G mentre la velocità di AF è lenta come per il Nikon.