Link alla notizia: http://www.businessmagazine.it/news/...ies_25239.html
Borland vende la divisione CodeGear, proseguendo il netto cambio di rotta avviato nel 2006 Click sul link per visualizzare la notizia. |
Chi sa che fine farà il Delphi...
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Un'altra ditta con ottimi prodotti che non ha saputo affrontare il domani. Tutte ste ditte, alla fine, sembra che facciano apposta a consegnare la leadership a Microsoft. |
sarà la fine del bds 2006? veramente un ottimo prodotto con il miglior debug mai trovato ( a parte negli ultimi visul studio ma non si programma in C++ su quelli)
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in realtà il bcb2006 è stato soppiantato dal 2007 studio distribuito appunto da CodeGear e che compila anche delphy. L'ho provato tempo fà per vedere se un grave problema insortomi con il bcb5 era un problema del mio software o dell'ambiente di sviluppo, ma sono rimasto un pò spaesato. Lo trovo molto più difficile e complesso da usare, inoltre si pianta con una certa facilità ed è mostruosamente più pesante. Io sinceramente continuo a tenermi la vecchia licenza del bcb5 ma penso che a breve passerò al freeware, in particolare a CodeBlocks che ritengo molto interessante anche perchè multipiattaforma e svincolato dal singolo compilatore.
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O_o.... |
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Se c'è una possibilità che CodeGear faccia meglio, è sicuramente con questo acquisto. Embarcadero non è certo un'azienducola, e se ha deciso di acquistare CodeGear evidentemente vuole svilupparla. Molto meglio così piuttosto che rimanesse di proprietà di Borland, che stava provando a vendere la sezione tool di sviluppo ormai da un paio d'anni, e a cui frega men che meno delle loro sorti - e che fra l'altro è in perdita, mentre CodeGear è in attivo. Molto bene, direi. |
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Sono contento ma con tanta amarezza. |
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Secondo me, comunque, a Borland/CodeGear è sempre mancato il marketing, e non i bravi sviluppatori. C'è stato un periodo grigio (per non dire nero), quando sono uscite le ciofeche che erano Delphi 8 e 2005; ma poi le ultime versioni sono migliorate notevolmente. Ora sono praticamente i soli rimasti nel mercato delle applicazioni Windows native, e con del buon marketing potrebbero occupare una posizione di rilievo. |
C'e' anche sybase con l'ottimo Powerbuilder , oltre che con workspace e pocketbuilder, che viene ancora molto utilizzato in ambiente enterprise, che pemette l'interazione sia con javabeans che con dot net che produce sia applicativi nativi windows che clr dot net ed e' in continua evoluzione...
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Borland ha pensato di vendere quando ha capito che non riusciva a stare al passo con i tool di Microsoft. Cmq non intendevo dire che ha dei cattivi sviluppatori anzi, alcuni sono miti, ma molte delle menti dietro al delphi se ne andarono da borland per dare vita a .NET... e da quel momento ha iniziato a risentirne... perchè .NET essendo sviluppato internamente a Microsoft dal settore che sviluppa Visual Studio era naturale che favorisse quest'ultima ide rispetto a quelle dei concorrenti che dovevano perdere tempo a imparare una tecnologia che gli altri stavano invece inventando in quel momento. Però ci sono cose che il Delphi fa 10mila volte + facilmente. Ormai le uniche cose che gli mancano sono tutte quegli "sconti di codice" introdotti a più tornate in VS. |
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Se vuoi fare un'applazione desktop che giri velocemente, sia efficiente, occupi poco e sfrutti le API native - insomma un'applicazione classica desktop, come può essere Skype, l'unica possibilità è Delphi. |
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Per fortuna CodeGear ora si sta concentrando sullo sviluppo nativo, che per quanto sia stato dichiarato defunto ormai da anni, è vivo e vegeto e ci accompagnerà ancora per un bel po' di tempo. |
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Certo se devo decidere quale strumento/linguaggio usare, almeno personalmente, scelgo quello che mi permette di fare il lavoro più velocemente e con i migliori risultati: e in questo momento c'è solo Delphi; le alternative sono di gran lunga più pesanti e macchinose. |
@giuliop
non per applicazioni particolari ma per applicazioni database centriche, quindi non di nicchia... certo che usarlo per fare un word processor non ha molto senso come non ha senso usare altri prodotti che a differenza di powerbuilder non hanno i driver nativi per i database oracle o sybase o sql server in applicazioni gestionali... poi sul fatto che giri velocemente powerbuilder genera c++ quindi.... |
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Oramai, pur essendo un ambiente gestito che si appoggia ad un framework, ha raggiunto prestazioni soddisfacenti per la maggior parte degli utilizzi. E' ovvio che rimangono campi che non vanno bene, ma in molti di questi casi si utilizza .Net solo per l'interfaccia e la si collega a parti di codice o framework specifici (vedi matlab) esterni, non gestiti. Per quanto riguarda .Net in ambito web, mi dispiace contraddirti ma è molto diffuso, persino nella pubblica amministrazione. Delphi non è l'unico esempio di ambiente di sviluppo che sfrutta le API native: esistono infatti framework completissimi, il più famoso fra tutti quello della Trolltech con le sue librerie QT, che si possono integrare benissimo in ambienti come Visual Studio. Tant'è che lo stesso Skype che tu hai citato è sviluppato con queste librerie che oltretutto sono multipiattaforma. |
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Microsoft ha capito che allevando gli entry (e squattrinati!), poi proseguiranno con i propri tools, e quando li troveranno limitati passeranno alle versioni lusso pagando le licenze (se avranno fatto fortuna), ma in tutti i casi non passeranno alla concorrenza (il che vuol anche dire imparare e studiare, ovvero tempo non dedicato alla produzione per passare ad un ambiente più costoso e con meno documentazione [altro grosso pregio riconosciuto a VS]). |
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Mi piacerebbe sapere quanti usano Powerbuilder, rispetto a quelli che usavano Visual Basic, e in che quantità sono aumentati da quando Microsoft l'ha ucciso. Poco, anzi temo che globalmente siano diminuiti. Quote:
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