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Lucio Virzì 15-02-2006 06:55

Spioni sul lavoro? No grazie :)
 
http://punto-informatico.it/p.asp?i=57867&r=PI

Vietato spiare cosa fanno i dipendenti in rete
Lo ha affermato il Garante della privacy secondo cui quello che viene fatto su Internet dai dipendenti può rivelare informazioni su di loro che il datore di lavoro semplicemente non deve sapere


Roma - Un sonoro altolà alle sempre più diffuse pratiche di monitoraggio sull'uso del computer e di Internet da parte dei dipendenti è arrivato ieri dal Garante della Privacy, con una decisione destinata ad impattare in modo decisivo sulle imprese italiane ma anche sulla pubblica amministrazione. In sostanza, il datore di lavoro non può analizzare la navigazione web del dipendente per capire su quali siti e servizi si soffermi.

La decisione arriva in seguito ad un caso in cui una società aveva impugnato i dati di navigazione del dipendente per una contestazione disciplinare culminata poi nel licenziamento. Aveva cioè esaminato quali siti avesse visitato quella persona dopo aver avuto accesso ad Internet, attività per la quale non era autorizzato.

Anziché limitarsi a prendere nota dell'avvenuta connessione e dei tempi di accesso - che in sé sarebbero stati considerati misure "adeguate" per contestare l'utilizzo non autorizzato di una risorsa informatica della ditta e avrebbero concesso a questa di agire contro il dipendente - il datore di lavoro aveva dunque fatto ricorso a cookie e cache di sistema per dimostrare nel proprio procedimento le "malefatte" del dipendente. A suo dire, infatti, questi si era recato su siti a contenuto politico e pornografico violando la policy aziendale.

Tutto ciò però non è permesso. Come specifica il Garante nel suo provvedimento, infatti, non solo il dipendente non era stato informato del monitoraggio dell'uso della rete ma la società in cui lavorava "ha invece operato un trattamento diffuso di numerose altre informazioni indicative anche degli specifici contenuti degli accessi dei singoli siti web visitati nel corso delle varie navigazioni, operando -in modo peraltro non trasparente- un trattamento di dati eccedente rispetto alle finalità perseguite".

In sostanza raccogliere queste informazioni si è tradotto in un trattamento di dati sensibili, informazioni idonee - spiega l'Autorità - "a rivelare convinzioni religiose, opinioni sindacali, nonché gusti attinenti alla vita sessuale".

Secondo il Garante, infatti, dalla documentazione presentata dall'azienda "emergevano anche diverse informazioni particolarmente delicate che la società non avrebbe potuto raccogliere senza aver prima informato il lavoratore. Sebbene infatti i dati personali siano stati raccolti nel corso di controlli informatici volti a verificare l'esistenza di un comportamento illecito, le informazioni di natura sensibile, in grado di rivelare ad esempio convinzioni religiose e opinioni sindacali o politiche, potevano essere trattate dal datore di lavoro senza consenso solo se indispensabili per far valere o difendere un diritto in sede giudiziaria. Indispensabilità che non è emersa dagli elementi acquisti nel procedimento".

"Non è ammesso spiare l'uso dei computer e la navigazione in rete da parte dei lavoratori - ha sottolineato Mauro Paissan, componente del Garante e relatore del provvedimento - Sono in gioco la libertà e la segretezza delle comunicazioni e le garanzie previste dallo Statuto dei lavoratori. Occorre inoltre tener presente che il semplice rilevamento dei siti visitati può rendere noti dati delicatissimi della persona: convinzioni religiose, opinioni politiche, appartenenza a partiti, sindacati o associazioni, stato di salute, indicazioni sulla vita sessuale".

:)

LuVi

kappak 15-02-2006 07:16

invece dovrebbe esser kome negli usa
a new york la settimana scorsa han bekkato uno ke giokata a free cell sul computer
licenziato!!!

kuesta vuol dire produttivita!!!

povera italia sempre peggio nel panorama mondiale

Lucio Virzì 15-02-2006 07:43

Quote:

Originariamente inviato da kappak
invece dovrebbe esser kome negli usa
a new york la settimana scorsa han bekkato uno ke giokata a free cell sul computer
licenziato!!!

kuesta vuol dire produttivita!!!

povera italia sempre peggio nel panorama mondiale

Dici questo? http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1133858

E che caspita c'entra con l'argomento di questo thread?
Questa vuol dire idiozia, altro che produttività, visto che il dipendente licenziato era in pausa pranzo.
O forse non sono riuscito a leggere bene quello che scrivi? :confused:

LuVi

tdi150cv 15-02-2006 08:16

a parte che se controllassero te non troveresti piu' lavoro nemmeno come cuciniere alla mensa dei barboni :sofico: , in ogni caso il provvedimento puo' essere ritenuto valido se non fosse che il fantomatico diritto di comunicare di cui parla l'articolo avviene per mezzo dei mezzi che ti mette a disposizione l'azienda unicamente per scopi aziendali e non privati.
Vuoi comunicare ti usi il telefonono personale non internet o la linea fissa perchè tanto , DICIAMOCELA CHIARA E NON FACCIAMO I SOLITI ITALIOTI , va sempre a finire o su hwupgrade :D a screditare la destra oppure su siti pornografici ...

the_joe 15-02-2006 08:19

C'è un problemino in questa faccenda di cui hanno parlato anche stamani su Rai3, la ditta è comunque responsabile della connessione quindi se un dipendente va sui siti proibiti tipo pedofilia, terrorismo ecc. è responsabile, però se non può controllare dove vanno a navigare i dipendenti, come può difendersi?

Va bene la privacy, però dall'altra parte non ci devono essere comportamenti scorretti, altrimenti secondo me nel momento in cui commetti un illecito, perdi il diritto alla privacy.

sider 15-02-2006 08:22

Quote:

Originariamente inviato da kappak
invece dovrebbe esser kome negli usa
a new york la settimana scorsa han bekkato uno ke giokata a free cell sul computer
licenziato!!!

kuesta vuol dire produttivita!!!

povera italia sempre peggio nel panorama mondiale

Io licenzierei quelli che usano le "K" perchè non sanno scrivere :rolleyes:

mt_iceman 15-02-2006 08:24

Quote:

Originariamente inviato da the_joe
C'è un problemino in questa faccenda di cui hanno parlato anche stamani su Rai3, la ditta è comunque responsabile della connessione quindi se un dipendente va sui siti proibiti tipo pedofilia, terrorismo ecc. è responsabile, però se non può controllare dove vanno a navigare i dipendenti, come può difendersi?

Va bene la privacy, però dall'altra parte non ci devono essere comportamenti scorretti, altrimenti secondo me nel momento in cui commetti un illecito, perdi il diritto alla privacy.

quoto. sentenza idiota a favore dei fancazzisti.

Feric Jaggar 15-02-2006 08:51

Quote:

Originariamente inviato da mt_iceman
quoto. sentenza idiota a favore dei fancazzisti.

Sentenza che garantisce la sopravvivenza di questa sezione di HWU. ;)

~ZeRO sTrEsS~ 15-02-2006 08:52

Quote:

Originariamente inviato da tdi150cv
a parte che se controllassero te non troveresti piu' lavoro nemmeno come cuciniere alla mensa dei barboni :sofico: , in ogni caso il provvedimento puo' essere ritenuto valido se non fosse che il fantomatico diritto di comunicare di cui parla l'articolo avviene per mezzo dei mezzi che ti mette a disposizione l'azienda unicamente per scopi aziendali e non privati.
Vuoi comunicare ti usi il telefonono personale non internet o la linea fissa perchè tanto , DICIAMOCELA CHIARA E NON FACCIAMO I SOLITI ITALIOTI , va sempre a finire o su hwupgrade :D a screditare la destra oppure su siti pornografici ...

allora se metti qualcosa a disposizione del dipendente, significa che quella cosa la puo' utilizzare fin dove l'azienda glielo permette, non per questo esistono i proxy.
Partendo dal presupposto che se mi metti internet significa che posso usarlo, quindi posso accedere a tutti i siti se non ci sono restrinzioni, se con proxy solo a determinati siti... vuoi eliminare il problema? blocca tutti i siti con il proxy quando qualcuno ha bisogno di un sito si fa una richiesta si controlla il contenuto e lo si sblocca!
prendendo anche in considerazione il fatto che il dipendente non e' che navigava e non lavorava... semplicemente lo si sta accusando ti aver visto quel sito o l'altro!

ironmanu 15-02-2006 08:52

ma nn si puo' semplicemente limitare la navigazione???

~ZeRO sTrEsS~ 15-02-2006 08:57

Quote:

Originariamente inviato da mt_iceman
quoto. sentenza idiota a favore dei fancazzisti.

te sei a lavoro ora? no sai com'e' passami un secondo il tuo capo voglio vedere che ne pensa :asd:

W lo Schiavismo!!!!

ma io non riesco a capire con tutta sta gente perfetta che gira sul forum siamo ancora cosi rovinati in italia? e pure la destra e' stata in maggioranza per 5 anni...

Feric Jaggar 15-02-2006 09:00

Preghiera del forumista


O Grande Protettore della Rete

dacci oggi ancora un varco nel firewall

abbaglia il nostro capo quando entra all'improvviso

Fa' atterrare la testina sul log del proxy

e rendi la nostra tastiera lieve come piuma

Perdonaci se siam cazzeggiatori

ma otto ore sono lunghe, a far girare carte

la sera e 'l desìo non arrivan mai.

Amen.



:D

the_joe 15-02-2006 09:00

Quote:

Originariamente inviato da ironmanu
ma nn si puo' semplicemente limitare la navigazione???

Si può fare tutto, ma la fiducia dove la metti?

Se assumi una persona, credi che magari ella voglia lavorare e non andarsene per conto suo a visitare i siti preferiti no?

Che discorso è se metti a disposizione internet un impiegato è libero di andare dove vuole? Allora se metti a disposizione l'auto aziendale, puoi andarci a fare il rally di sanremo?

~ZeRO sTrEsS~ 15-02-2006 09:08

Quote:

Originariamente inviato da ironmanu
ma nn si puo' semplicemente limitare la navigazione???

certo, semplicemente perche'dare internet se non lo puoi usare? e' come se domani arriva il capo e ti dice, guarda tieni le chiavi della ferrari, vieni a lavoro in macchina domani ma non usare la ferrari, oppure fai solo questa strada se ne fai un altra ti licenzio...

^TiGeRShArK^ 15-02-2006 09:14

Quote:

Originariamente inviato da sider
Io licenzierei quelli che usano le "K" perchè non sanno scrivere :rolleyes:

x fortuna ke nn 6 il mio datore di lavoro! :sofico:
e mai lo sarai :Prrr:

the_joe 15-02-2006 09:14

Quote:

Originariamente inviato da ~ZeRO sTrEsS~
certo, semplicemente perche'dare internet se non lo puoi usare? e' come se domani arriva il capo e ti dice, guarda tieni le chiavi della ferrari, vieni a lavoro in macchina domani ma non usare la ferrari, oppure fai solo questa strada se ne fai un altra ti licenzio...

Guarda, ti sembrerà strano, ma funziona più o meno così, se hai in dotazione qualcosa dalla ditta che ti serve per il lavoro, lo puoi usare solo per il lavoro e non per scopi personali e questo è stabilito anche dalla legge, addirittura se la ditta ti dà in uso un portatile, resta responsabile anche dei programmi installati a meno di non far firmare una delibera con indicati i programmi in dotazione ecc. se non lo fa e tu ci installi la copia illegale di un programma, resta responsabile la ditta in quanto proprietaria del portatile, idem per l'auto aziendale ecc. ecc.

Certo hai uno strano concetto di libertà, se il capo ti presta l'auto per andare a casa, è sottinteso che non ci puoi andare a cazzeggio, o perlomeno dovrebbe essere così seguendo il buonsenso.

~ZeRO sTrEsS~ 15-02-2006 09:15

Quote:

Originariamente inviato da the_joe
Si può fare tutto, ma la fiducia dove la metti?

Se assumi una persona, credi che magari ella voglia lavorare e non andarsene per conto suo a visitare i siti preferiti no?

Che discorso è se metti a disposizione internet un impiegato è libero di andare dove vuole? Allora se metti a disposizione l'auto aziendale, puoi andarci a fare il rally di sanremo?

non si parlava di cazzeggio al posto di lavoro, ma di navigazione durante una pausa oppure quando non si aveva lavoro, non credo che uno navighi su siti porno quando sta lavorando con tutti gli altri attorno...
Certo che puo' andare a fare il rally di sanremo, se la distrugge poi la paga dato che non era usata a scopi lavorativi, ma se te mi dai una macchina che fai mi tracci solo le strade che posso fare?

massimo78 15-02-2006 09:17

Quote:

Originariamente inviato da ironmanu
ma nn si puo' semplicemente limitare la navigazione???

si può far tutto...
potrebbero anche configurare il proxy in modo tale che se devi lavorare sul sito di "posteitaliane" e "hotmail" puoi aprire solo questi due, gli altri ti risponde che non sei autorizzato.

Il problema è che spesso, al datore di lavoro (o al dirigente che sia) conviene gestire la cosa con diplomazia...
se ti danno msn, accesso libero a internet ecc... e tu produci lo stesso facendo il tuo lavoro, hanno la botte piena e moglie ubriaca (tu sei contento perchè navighi di tanto in tanto, e se c'è da fermarti mezz'ora o un ora in + lo fai senza problemi) ; al contrario se ti iniziano a limitare tutto, ti alzi 20 volte per andare in bagno , al caffé e così via, si crea un astio nei confronti dell'azienda da parte del lavoratore, e appena scocca l'ora timbri il cartellino.

Ziosilvio 15-02-2006 09:18

Quote:

Originariamente inviato da the_joe
la ditta è comunque responsabile della connessione quindi se un dipendente va sui siti proibiti tipo pedofilia, terrorismo ecc. è responsabile, però se non può controllare dove vanno a navigare i dipendenti, come può difendersi?

Se si legge l'articolo con piu' attenzione, si capisce che l'azienda e' stata sanzionata non perche' controllava la navigazione dei dipendenti, ma perche' lo faceva senza averli prima avvisati della cosa e perche' tali controlli erano andati parecchio oltre l'accertamento dell'uso improprio delle risorse Internet dell'azienda.
Ossia, non perche' ha messo il naso negli affari dei dipendenti, ma perche' ce l'ha messo di nascosto e troppo a fondo.

^TiGeRShArK^ 15-02-2006 09:18

si ma solo io ho colto una incongruenza abbastanza visibile???'
Quote:

Secondo il Garante, infatti, dalla documentazione presentata dall'azienda "emergevano anche diverse informazioni particolarmente delicate che la società non avrebbe potuto raccogliere senza aver prima informato il lavoratore.
ma come facevano ad informarlo se in teoria lui NON era autorizzato ad accedere ad internet???
il problema principale non è imho ke cazzeggiava su internet, ma ke acceedeva ad una risorsa a cui non era autorizzato.....
qdi non ho capito questa sentenza... sempre ke le cose stiano come riportato in quest'articolo....


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