maxsona
20-01-2004, 13:03
CRONACA VERA – “HO UN CANCRO AL RENE: HO GUIDATO UNA LANCIA…”
Continua la battaglia che vede contrapposti l'associazione "Altoconsumo" e la Fiat Auto. Ieri, a Torino, nella sede del gruppo, agenti di polizia giudiziaria hanno sequestrato documenti riguardanti la produzione delle vetture Lancia Dedra. Su disposizione della procura di Bari che sta indagando sull'esistenza di difetti di produzione in alcuni modelli Fiat, sono stati anche ascoltati dirigenti e funzionari del gruppo. L'inchiesta, diretta dal sostituto procuratore Renato Nitti, ha preso le mosse da una denuncia del Codacons e di un ex funzionario della Fiat Lancia barese, Sergio Albrizio che, pur non avendo mai acceso una sigaretta in vita sua, si è ammalato di carcinoma al rene.
L'unico suo errore è stato quello di guidare dal 1983 fino al 1996 solo macchine aziendali: due Lancia Delta, cinque Lancia Prisma, due Lancia Delta turbo diesel e cinque Lancia Dedra. Il difetto di produzione, riscontrato su 40mila modelli Lancia, permetterebbe al monossido di carbonio liberato dal tubo di scarico di venire risucchiato attraverso il paraurti posteriore all'interno dell'abitacolo. Ma il 17 maggio scorso una ordinanza del Tribunale di Milano ha imposto alla Fiat di avviare una campagna di richiamo delle 40mila Lancia Dedra a benzina sotto accusa, per sanare il difetto di fabbricazione. Altroconsumo ha inchiodato il gruppo Fiat grazie ad un documento che Albrizio ha portato con sé quando ha abbandonato il suo posto di lavoro: si tratta di una circolare della direzione area Lancia di Napoli del 10 aprile 1991.
Leggiamo: «Commessa 2304 Dedra benzina. Infiltrazioni gas di scarico nell'abitacolo. In relazione a casi segnalati di infiltrazioni di gas di scarico all'interno dell'abitacolo della vettura è stata avviata una specifica campagna di risanamento che prevede il montaggio di un codolino curvo da applicare, orientato verso il basso, sul terminale della tubazione di scarico. Evidenziamo che l'inconveniente può essere esaltato dal fatto che in produzione, su un'isola vetture comprese dal telaio 68285 al telaio 135605, è stata eliminata la sigillatura dell'unione parafango fiancata posteriore».
Quindi già nel 1991 la Lancia era consapevole di aver immesso sul mercato modelli con un difetto di fabbricazione dovuto alla decisione di non sigillare il paraurti posteriore alla fiancata. Proprio in questo spazio si incanalano i gas di scarico. Gli interventi non mancano, ma, se per le auto ancora invendute si raccomandano controlli ed eventuali sigillature dell'unione parafango posteriore fiancata, per le auto già in circolazione si prevedono, leggiamo ancora nella circolare del '91, «interventi come sopra, ma solo in caso di segnalazione da parte del cliente». Insomma, una campagna di risanamento al posto di una più giusta e corretta campagna di ritiro.
Fonte dagospia.com (http://www.dagospia.com) 3 Luglio 2002
Si indaga sui gas nell'abitacolo
Dalla radio ho appreso che un ex dipendente Fiat ha denunciato la Casa per un difetto della "Dedra": l'entrata nell'abitacolo dei gas di scarico, che può provocare tumori. Sebbene il difetto fosse conosciuto, non è mai stato fatto un richiamo. Ci sarebbero 40 mila vetture difettose. È vero?
LUCAGIULIANELLI
Chiaravalle (AN)
Guido da 6 anni una "Dedra 2000". Ho letto su "La Repubblica" che un ex funzionario Fìat si è ammalato di tumore guidando una "Dedra". Ho due bambine e sono atterrito al pensiero di andare in giro avvelenando la mia famiglia.
ANDREA CORREALE
Castellammare di Stabia (MA)
Dall'articolo su "La Repubblica" non si capisce quali modelli abbiano le infiltrazioni. Mio padre ha una "Dedra 1.6" del '94. Cosa consigliate?
ANDREA VALERIANO
Roma
Vorrei sapere se state seguendo il caso della Lancia "Dedra" e che cosa ne pensate.
MICHELE TAJANI
Roma
Le Lancia "Dedra" prodotte all'incirca dal 1989 alla metà del 1992 possono effettivamente avere infiltrazioni anomale di gas di scarico nell'abitacolo, ma non è certo che ciò abbia conseguenze sulla salute: al momento in cui questo articolo viene scritto, non è ancora stato condotto un test da un ente indipendente. Inoltre, non è chiaro se il difetto possa essere risolto con un richiamo: potrebbe anche non essere eliminabile. Sulla vicenda sono in corso tré procedimenti giudiziari contro la Fiat Auto, a Torino, Napoli e Bari: il primo potrebbe essersi concluso proprio mentre questo fascicolo di "Quattroruote" va in edicola, ma non fornirà molti elementi. Per ora, ci sono solo le prove eseguite dalla Fiat sulle "Dedra" di tre clienti allarmati dalle notizie dei giornali: la Casa ha dichiarato al giudice di Torino che gli esiti sono tranquillizzanti, ma per ragioni processuali non ha specificato come gli esami sono stati condotti.
Come ci si può accorgere del difetto ?
Dipende dalla sensibilità di ciascuno: come "Quattroruote" dimostrò con un'inchiesta sul fascicolo di febbraio '96, spesso i gas di scarico sono percepibili solo da persone con olfatto particolare. Alcuni, però, potrebbero risentire di una concentrazione di gas nocivi più alta dell'usuale con mal di testa, nausea, vomito e altri sintomi. Ciò sarebbe accaduto ad alcuni proprietari di "Dedra" e di altri modelli Lancia più
anziani, come risulta negli atti dei processi in corso.
Tutto ciò non va confuso con i di gas di scarico presenti nell'abitacolo di qualsiasi automobile con traffico intenso: in tali condizioni, i gas sono soprattutto quelli degli altri veicoli e, come "Quattroruote" stabilì nell'inchiesta di febbraio 1996. spesso non serve neanche azionare il ricircolo per tenerli fuori.
Come avvengono le infiltrazioni ?
Nei pressi del terminale di scarico si creano anomali vortici d'aria (dovuti probabilmente all'aerodinamica del modello) che fanno tornare verso il paraurti posteriore i gas appena espulsi. Sotto il paraurti c'è la parte terminale dei parafanghi, che ospita le bocchette di sfiato dell'aria viziata dell'abitacolo. Secondo l'ipotesi per ora più verosimile, i gas di scarico passano sotto il paraurti, transitano per le bocchette e giungono nel bagagliaio e poi nell'abitacolo, un po' attraverso lo schienale posteriore (che non ha un fissaggio a tenuta stagna) e un po' attraverso le lamiere della carrozzeria (che sono scatolate e quindi hanno spazi vuoti in cui entra aria). In una vettura senza vortici anomali ciò non potrebbe mai accadere: anzi, normalmente durante la marcia si crea dietro il paraurti una depressione che risucchia l'aria dall'abitacolo verso l'esterno.
Quanto gas s'infiltra ?
Sembra che in condizioni normali l'infiltrazione sia ridotta. Ma le cose peggiorerebbero quando si viaggia con i finestrini leggermente aperti: nell'abitacolo si forma infatti una depressione, che tende ad aspirare i gas presenti nella zona del bagagliaio. Purtroppo su molte "Dedra" di una decina d'anni si viaggia a vetri aperti: il climatizzatore era solo un optional e molti automobilisti non lo richiedevano. Il problema può probabilmente considerarsi risolto sulle versioni catalitiche. commercializzate su larga scala dalla seconda metà del 1992: i gas di scarico, se anche dovessero infiltrarsi, sarebbero molto meno nocivi (a patto che il catalizzatore sia ancora in piena efficienza).
Le infiltrazioni potrebbero essere maggiori per un lotto di circa 70mila vetture (con i numeri di telaio compresi tra 68285 e 135605), sulle quali il costruttore aveva deciso di eliminare una sigillatura vicino alla saldatura tra il parafango e la fiancata posteriore: i gas di scarico potevano passare anche tra queste due parti. Ciò si desume da una circolare inviata ai titolari delle concessionarie nell'aprile 1991 e costituisce la questione principale del procedimento di Torino: l'associazione di consumatori Altroconsumo ha chiesto al Tribunale di obbligare la Casa a sigillare la saldatura e otturare la bocchetta di sfiato sinistra, visto che quella circolare ordinava di risanare solo gli esemplari dei clienti che si lamentavano (appena 5000, secondo quanto dichiarato dalla Fiat auto al giudice).
Il problema può essere risolto ?
Inizialmente i tecnici della Casa erano convinti che la soluzione fosse complicata: secondo la nostra ricostruzione, si occuparono del difetto già a fine '89, pochi mesi dopo il lancio della "Dedra", e ipotizzarono la necessità di ridisegnare il fondoscocca della vettura, per cui gli esemplari già costruiti sarebbero stati difficili da risanare. Così ricorda Rosario Abronzino, all'epoca responsabile dell'assistenza tecnica dell'area Lancia di Napoli. Poi non si seppe nulla fino alla circolare dell'aprile '91, che parla solo dei modelli a benzina e afferma che la chiusura della bocchetta e di altri piccoli fori, più il ripristino della sigillatura sul parafango, potevano essere risolutivi. Sembra però che in alcuni casi non sia stato così.
Il consiglio di "Quattroruote". Per ora, l'unica cosa che i proprietari delle "Dedra" coinvolte possono chiedere è un controllo dell'auto in un'officina Lancia, per far misurare la concentrazione di CO (monossido di carbonio) nell'abitacolo. Purtroppo non si sa se i meccanici autorizzati siano in grado di eseguirlo: nel marzo 1992 la Casa aveva elaborato un ciclo di prova proprio per le "Dedra" affette dalle infiltrazioni, ma sembra che fino all'aprile 2002 non abbia fornito gli apparecchi necessari. L'altra verifica possibile riguarda la sigillatura del parafango. È consigliabile farsi rilasciare dall'officina un referto scritto, che riporti il difetto lamentato e l'esito di tutti i controlli eseguiti.
DA TAPPARE
I cerchietti evidenziano i quattro fori della traversa posteriore che. secondo la circolare emanata dalla Lancia nell'aprile '91, vanno tappati per limitare le infiltrazioni dei gas di scarico nell'abitacolo.
http://www.drmauroalbrizio.it/cancergasoline/quattroruote%20giu2002pag2%20foto.JPG
PASSANO DI LÍ
gas di scarico entrano dalle patelle mobili di gomma della bocchetta sinistra di sfiato dell'abitacolo che fu eliminata sulle Dedra prodotte dal 91.
http://www.drmauroalbrizio.it/cancergasoline/quattroruote%20giu2002pag1foto1.JPG
La zona della sigillatura del parafango e il terminale di scarico originale: su alcune Dedra le officine applicavano una prolunga orientata verso il basso per cercare di "deviare" i gas di.
http://www.drmauroalbrizio.it/cancergasoline/quattroruote%20giu2002pag1foto2.JPG
Fonte drmauroalbrizio.it (http://www.drmauroalbrizio.it)
Uno schifo !! una vergogna !! altro che casa automobilistica, manipolo di buffoni !!!
Continua la battaglia che vede contrapposti l'associazione "Altoconsumo" e la Fiat Auto. Ieri, a Torino, nella sede del gruppo, agenti di polizia giudiziaria hanno sequestrato documenti riguardanti la produzione delle vetture Lancia Dedra. Su disposizione della procura di Bari che sta indagando sull'esistenza di difetti di produzione in alcuni modelli Fiat, sono stati anche ascoltati dirigenti e funzionari del gruppo. L'inchiesta, diretta dal sostituto procuratore Renato Nitti, ha preso le mosse da una denuncia del Codacons e di un ex funzionario della Fiat Lancia barese, Sergio Albrizio che, pur non avendo mai acceso una sigaretta in vita sua, si è ammalato di carcinoma al rene.
L'unico suo errore è stato quello di guidare dal 1983 fino al 1996 solo macchine aziendali: due Lancia Delta, cinque Lancia Prisma, due Lancia Delta turbo diesel e cinque Lancia Dedra. Il difetto di produzione, riscontrato su 40mila modelli Lancia, permetterebbe al monossido di carbonio liberato dal tubo di scarico di venire risucchiato attraverso il paraurti posteriore all'interno dell'abitacolo. Ma il 17 maggio scorso una ordinanza del Tribunale di Milano ha imposto alla Fiat di avviare una campagna di richiamo delle 40mila Lancia Dedra a benzina sotto accusa, per sanare il difetto di fabbricazione. Altroconsumo ha inchiodato il gruppo Fiat grazie ad un documento che Albrizio ha portato con sé quando ha abbandonato il suo posto di lavoro: si tratta di una circolare della direzione area Lancia di Napoli del 10 aprile 1991.
Leggiamo: «Commessa 2304 Dedra benzina. Infiltrazioni gas di scarico nell'abitacolo. In relazione a casi segnalati di infiltrazioni di gas di scarico all'interno dell'abitacolo della vettura è stata avviata una specifica campagna di risanamento che prevede il montaggio di un codolino curvo da applicare, orientato verso il basso, sul terminale della tubazione di scarico. Evidenziamo che l'inconveniente può essere esaltato dal fatto che in produzione, su un'isola vetture comprese dal telaio 68285 al telaio 135605, è stata eliminata la sigillatura dell'unione parafango fiancata posteriore».
Quindi già nel 1991 la Lancia era consapevole di aver immesso sul mercato modelli con un difetto di fabbricazione dovuto alla decisione di non sigillare il paraurti posteriore alla fiancata. Proprio in questo spazio si incanalano i gas di scarico. Gli interventi non mancano, ma, se per le auto ancora invendute si raccomandano controlli ed eventuali sigillature dell'unione parafango posteriore fiancata, per le auto già in circolazione si prevedono, leggiamo ancora nella circolare del '91, «interventi come sopra, ma solo in caso di segnalazione da parte del cliente». Insomma, una campagna di risanamento al posto di una più giusta e corretta campagna di ritiro.
Fonte dagospia.com (http://www.dagospia.com) 3 Luglio 2002
Si indaga sui gas nell'abitacolo
Dalla radio ho appreso che un ex dipendente Fiat ha denunciato la Casa per un difetto della "Dedra": l'entrata nell'abitacolo dei gas di scarico, che può provocare tumori. Sebbene il difetto fosse conosciuto, non è mai stato fatto un richiamo. Ci sarebbero 40 mila vetture difettose. È vero?
LUCAGIULIANELLI
Chiaravalle (AN)
Guido da 6 anni una "Dedra 2000". Ho letto su "La Repubblica" che un ex funzionario Fìat si è ammalato di tumore guidando una "Dedra". Ho due bambine e sono atterrito al pensiero di andare in giro avvelenando la mia famiglia.
ANDREA CORREALE
Castellammare di Stabia (MA)
Dall'articolo su "La Repubblica" non si capisce quali modelli abbiano le infiltrazioni. Mio padre ha una "Dedra 1.6" del '94. Cosa consigliate?
ANDREA VALERIANO
Roma
Vorrei sapere se state seguendo il caso della Lancia "Dedra" e che cosa ne pensate.
MICHELE TAJANI
Roma
Le Lancia "Dedra" prodotte all'incirca dal 1989 alla metà del 1992 possono effettivamente avere infiltrazioni anomale di gas di scarico nell'abitacolo, ma non è certo che ciò abbia conseguenze sulla salute: al momento in cui questo articolo viene scritto, non è ancora stato condotto un test da un ente indipendente. Inoltre, non è chiaro se il difetto possa essere risolto con un richiamo: potrebbe anche non essere eliminabile. Sulla vicenda sono in corso tré procedimenti giudiziari contro la Fiat Auto, a Torino, Napoli e Bari: il primo potrebbe essersi concluso proprio mentre questo fascicolo di "Quattroruote" va in edicola, ma non fornirà molti elementi. Per ora, ci sono solo le prove eseguite dalla Fiat sulle "Dedra" di tre clienti allarmati dalle notizie dei giornali: la Casa ha dichiarato al giudice di Torino che gli esiti sono tranquillizzanti, ma per ragioni processuali non ha specificato come gli esami sono stati condotti.
Come ci si può accorgere del difetto ?
Dipende dalla sensibilità di ciascuno: come "Quattroruote" dimostrò con un'inchiesta sul fascicolo di febbraio '96, spesso i gas di scarico sono percepibili solo da persone con olfatto particolare. Alcuni, però, potrebbero risentire di una concentrazione di gas nocivi più alta dell'usuale con mal di testa, nausea, vomito e altri sintomi. Ciò sarebbe accaduto ad alcuni proprietari di "Dedra" e di altri modelli Lancia più
anziani, come risulta negli atti dei processi in corso.
Tutto ciò non va confuso con i di gas di scarico presenti nell'abitacolo di qualsiasi automobile con traffico intenso: in tali condizioni, i gas sono soprattutto quelli degli altri veicoli e, come "Quattroruote" stabilì nell'inchiesta di febbraio 1996. spesso non serve neanche azionare il ricircolo per tenerli fuori.
Come avvengono le infiltrazioni ?
Nei pressi del terminale di scarico si creano anomali vortici d'aria (dovuti probabilmente all'aerodinamica del modello) che fanno tornare verso il paraurti posteriore i gas appena espulsi. Sotto il paraurti c'è la parte terminale dei parafanghi, che ospita le bocchette di sfiato dell'aria viziata dell'abitacolo. Secondo l'ipotesi per ora più verosimile, i gas di scarico passano sotto il paraurti, transitano per le bocchette e giungono nel bagagliaio e poi nell'abitacolo, un po' attraverso lo schienale posteriore (che non ha un fissaggio a tenuta stagna) e un po' attraverso le lamiere della carrozzeria (che sono scatolate e quindi hanno spazi vuoti in cui entra aria). In una vettura senza vortici anomali ciò non potrebbe mai accadere: anzi, normalmente durante la marcia si crea dietro il paraurti una depressione che risucchia l'aria dall'abitacolo verso l'esterno.
Quanto gas s'infiltra ?
Sembra che in condizioni normali l'infiltrazione sia ridotta. Ma le cose peggiorerebbero quando si viaggia con i finestrini leggermente aperti: nell'abitacolo si forma infatti una depressione, che tende ad aspirare i gas presenti nella zona del bagagliaio. Purtroppo su molte "Dedra" di una decina d'anni si viaggia a vetri aperti: il climatizzatore era solo un optional e molti automobilisti non lo richiedevano. Il problema può probabilmente considerarsi risolto sulle versioni catalitiche. commercializzate su larga scala dalla seconda metà del 1992: i gas di scarico, se anche dovessero infiltrarsi, sarebbero molto meno nocivi (a patto che il catalizzatore sia ancora in piena efficienza).
Le infiltrazioni potrebbero essere maggiori per un lotto di circa 70mila vetture (con i numeri di telaio compresi tra 68285 e 135605), sulle quali il costruttore aveva deciso di eliminare una sigillatura vicino alla saldatura tra il parafango e la fiancata posteriore: i gas di scarico potevano passare anche tra queste due parti. Ciò si desume da una circolare inviata ai titolari delle concessionarie nell'aprile 1991 e costituisce la questione principale del procedimento di Torino: l'associazione di consumatori Altroconsumo ha chiesto al Tribunale di obbligare la Casa a sigillare la saldatura e otturare la bocchetta di sfiato sinistra, visto che quella circolare ordinava di risanare solo gli esemplari dei clienti che si lamentavano (appena 5000, secondo quanto dichiarato dalla Fiat auto al giudice).
Il problema può essere risolto ?
Inizialmente i tecnici della Casa erano convinti che la soluzione fosse complicata: secondo la nostra ricostruzione, si occuparono del difetto già a fine '89, pochi mesi dopo il lancio della "Dedra", e ipotizzarono la necessità di ridisegnare il fondoscocca della vettura, per cui gli esemplari già costruiti sarebbero stati difficili da risanare. Così ricorda Rosario Abronzino, all'epoca responsabile dell'assistenza tecnica dell'area Lancia di Napoli. Poi non si seppe nulla fino alla circolare dell'aprile '91, che parla solo dei modelli a benzina e afferma che la chiusura della bocchetta e di altri piccoli fori, più il ripristino della sigillatura sul parafango, potevano essere risolutivi. Sembra però che in alcuni casi non sia stato così.
Il consiglio di "Quattroruote". Per ora, l'unica cosa che i proprietari delle "Dedra" coinvolte possono chiedere è un controllo dell'auto in un'officina Lancia, per far misurare la concentrazione di CO (monossido di carbonio) nell'abitacolo. Purtroppo non si sa se i meccanici autorizzati siano in grado di eseguirlo: nel marzo 1992 la Casa aveva elaborato un ciclo di prova proprio per le "Dedra" affette dalle infiltrazioni, ma sembra che fino all'aprile 2002 non abbia fornito gli apparecchi necessari. L'altra verifica possibile riguarda la sigillatura del parafango. È consigliabile farsi rilasciare dall'officina un referto scritto, che riporti il difetto lamentato e l'esito di tutti i controlli eseguiti.
DA TAPPARE
I cerchietti evidenziano i quattro fori della traversa posteriore che. secondo la circolare emanata dalla Lancia nell'aprile '91, vanno tappati per limitare le infiltrazioni dei gas di scarico nell'abitacolo.
http://www.drmauroalbrizio.it/cancergasoline/quattroruote%20giu2002pag2%20foto.JPG
PASSANO DI LÍ
gas di scarico entrano dalle patelle mobili di gomma della bocchetta sinistra di sfiato dell'abitacolo che fu eliminata sulle Dedra prodotte dal 91.
http://www.drmauroalbrizio.it/cancergasoline/quattroruote%20giu2002pag1foto1.JPG
La zona della sigillatura del parafango e il terminale di scarico originale: su alcune Dedra le officine applicavano una prolunga orientata verso il basso per cercare di "deviare" i gas di.
http://www.drmauroalbrizio.it/cancergasoline/quattroruote%20giu2002pag1foto2.JPG
Fonte drmauroalbrizio.it (http://www.drmauroalbrizio.it)
Uno schifo !! una vergogna !! altro che casa automobilistica, manipolo di buffoni !!!