Galaxy TabPro S: il 2-in-1 Windows 10 secondo Samsung

Galaxy TabPro S: il 2-in-1 Windows 10 secondo Samsung

Samsung Galaxy TabPro S segna il ritorno del produttore coreano nel segmento dei dispositivi Windows. Si tratta di un tablet Windows 10 in grado di trasformarsi in portatile grazie alla cover tastiera fornita in dotazione. E' disponibile in un'unica configurazione di base articolata nella CPU Intel Core m3, 4GB di RAM, 128 GB di storage e display da 12" con risoluzione FullHD+.

di pubblicato il nel canale Tablet
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Design e costruzione

Samsung capitalizza l’esperienza maturata nella produzione di tablet Android, proponendo un dispositivo che, quando si inizia a maneggiare la parte tablet, trasmette sin da subito il feeling tipico dei prodotti premium. Vetro a protezione del display, una backcover rivestita da un resistente materiale plastico con finitura opaca resistente alle ditate e la cornice metallica che corre lungo il perimetro del dispositivo rappresentano gli elementi fondamentali della costruzione. Il frontale è pulito, è presente solo la fotocamera anteriore da 5MP, assente anche il consueto tasto Windows, talvolta presente sotto forma di pulsante soft touch nella cornice dei tablet basati sul sistema operativo Windows 10. Samsung ha voluto scegliere ugualmente di integrarlo sotto forma di tasto fisico posizionato sul bordo sinistro. Una scelta per certi un po’ superflua, visto che il tasto si limita a richiamare il menu Start, ma tant’è.

Samsung Galaxy TabPro S

La parte superiore della scocca ospita il tasto di accensione, il bilanciere del volume, mentre in quella inferiore si individuano i connettori permettono di interfacciare il tablet con la cover/tastiera. Si tratta di una soluzione che consente l’aggancio e lo sgancio rapido del tablet alla cover e che, come si dirà in seguito, che ha dimostrato di essere sempre affidabile nel corso del periodo di test. Nella parte posteriore della scocca si individua il gruppo della fotocamera posteriore, più sporgente rispetto alla backcover. Tenuto conto che, tendenzialmente, si utilizzerà Il Galaxy TabPro S in abbinamento alla cover/tastiera che di fatto elimina tale sporgenza, non si tratta di un gran difetto. Lungo i lati sinistro e destro sono collocati i due speaker che compongono il sistema audio e che hanno esibito una buona resa, nonostante i vincoli derivanti dall’integrazione in un tablet dallo spessore così contenuto, il sopra citato tasto Start (lato sinistro), il connettore USB Type-C e il jack audio da 3,5mm (lato destro).

Samsung Galaxy TabPro S

Valutazioni estetiche a parte, le soluzioni costruttive convincono positivamente: si tratta di un dispositivo molto solido, realizzato senza sbavature nell’assemblaggio, piacevole da utilizzare, grazie allo spessore contenuto ed al peso inferiore ai 700 grammi. Pur trattandosi formalmente di un elemento separato e separabile dalla parte tablet, la cover tastiera è progettata per vivere in simbiosi essa. La parte esterna è realizzata in pelle, mentre, internamente, tasti e touchpad sono in plastica; la zona dei poggiapolsi è sempre in plastica, ma la finitura è differente: leggermente gommata e piacevole al tatto. Integrato nella tastiera si trova un modulo NFC che permette, tra l’altro, di stabilire la connessione tra Galaxy TabPro S e lo smartphone Galaxy.

Samsung Galaxy TabPro S

Samsung GalaxyTab Pro S non integra, infatti, sensori biometrici, al contrario del concorrente diretto Surface Pro4, ma offre ugualmente la possibilità di accedere a Windows 10 mediante il riconoscimento dell’impronta digitale sfruttando il sensore di impronte presente negli smartphone Galaxy compatibili, come i recenti Galaxy S7 e Galaxy S7 Edge. Si tratta di una soluzione indubbiamente utile per valorizzare l’ecosistema di prodotti del produttore coreano. In concreto, il sistema funziona correttamente, ma i passaggi necessari per accedere a Windows 10 mediante la scansione dell’impronta digitale utilizzando lo smartphone sono maggiori e meno immediati rispetto a quelli che si compiono utilizzando sensori dedicati – si veda la fotocamera RealSense integrata in Surface Pro 4.

C’è un aspetto della costruzione che costituisce, poi, una differenza rilevante rispetto ai prodotti della linea Surface, ovvero l’assenza di un kickstand integrato. Tutto viene demandato alla cover/tastiera che svolge, all’occorrenza, la funzione di kickstand. Anche in questo caso è evidente la scelta di campo compiuta da Samsung che traccia un solco importante con dispositivi concorrenti. L’integrazione di un kickstand integrato nella scocca avrebbe inciso in maniera importante sul design e sullo spessore; la soluzione alternativa proposta da Samsung funziona abbastanza bene, come si dirà in seguito, anche se, oggettivamente, un kickstand integrato offre una supporto ancor più solido e versatile.

 
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