SSD OCZ Vector 256GB, la forza nel controller Barefoot 3

SSD OCZ Vector 256GB, la forza nel controller Barefoot 3

OCZ arriva sul mercato con un prodotto maturo, frutto degli investimenti fatti per puntare tutto sul settore SSD. OCZ Vector è ciò che nasce da questo duro lavoro, che farà felice ben più di un appassionato grazie a prestazioni molto elevate e ad un controller che non mostra cedimenti

di pubblicato il nel canale Storage
OCZ
 

Il nuovo controller Indilinx Barefoot 3

Come abbiamo già accennato, la grande novità presente negli SSD OCZ serie Vector è sicuramente il controller, vero e proprio cuore degli SSD. Molte delle gioie e dei dolori, nel campo degli SSD, dipendono proprio da questo importantissimo componente, a cui spetta il compito di gestire le operazioni di I/O in maniera ottimale, senza perdere di vista i problemi legati alla longevità del singolo chip.

Il discorso è in realtà molto più complesso, ma non ci soffermeremo sul controller in senso generale, entrando piuttosto nello specifico per quanto riguarda OCZ Vector. L'azienda ha acquisito Indilinx nel marzo del 2011, che gli appassionati ricorderanno per alcuni controller (Barefoot) in voga qualche tempo fa. OCZ, quindi, ha deciso di portarsi in casa il know-how per la realizzazione di questo importante componente. Non finisce qui: OCZ nell'ottobre dello stesso anno annuncia l'acquisizione del Design Team di PLX, con sede in UK, che darà un contributo fondamentale nella realizzazione di firmware per i nuovi controller Indilinx by OCZ.

Il controller Indilinx Barefoot 3, utilizzato nei nuovi Vector, è di fatto il primo interamente concepito da OCZ, disegnato e realizzato senza appoggiarsi a realtà esterne. Certo, si potrà dire che gli SSD Vertex 4 e Agility 4 portavano già al proprio interno un controller Indilinx, e che all'atto della presentazione OCZ ne deteneva già le quote. Di fatto, anche se lo abbiamo già detto nella pagina precedente, i controller presenti all'interno degli SSD già citati erano gli ottimi Marvell 88SS9174, accoppiati a un firmware proprietario svoluppato da Indilinx.

Il controller Barefoot 3 è realizzato intorno a un processore ARM Cortex non meglio definito, affiancato dal co-processore OCZ Aragon. Si notino gli 8 canali gestibili in maniera indipendente, così come l'ECC engine e il controller per la cache DRAM. In effetti OCZ non fornisce questi gran dettagli, linea condivisa anche da tutti i concorrenti. Algoritmi di gestione e specifiche mirate a livello di firmware vengono tenuti segreti e vanno a costituire il vero valore aggiunto che un'azienda attiva nella produzione di SSD possa offrire.

Il nuovo CEO OCZ Ralph Schmitt ha dichiarato in tempi recenti di voler semplificare il listino SSD dell'azienda, eccessivamente frammentato e in grado di generare confusione nella clientela (Deo gratias, N.d.R.). Non si esclude quindi che con l'anno a venire vedremo un ventaglio di offerte più ridotto, ma quasi sicuramente equipaggiate di controller proprietari, andando gradualmente ad abbandonare le serie con controller di terze parti.

 
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