Confronto tra masterizzatori: Yamaha CDRW6416SZ vs Ricoh MP7060A

Confronto tra masterizzatori: Yamaha CDRW6416SZ vs Ricoh MP7060A

In queste pagine sono analizzati, in comparazione, due masterizzatori di produttori differenti, rispettivamente Yamaha e Ricoh, dotati di meccaniche riscrivibili dalle caratteristiche velocistiche simili.

di pubblicato il nel canale Storage
Ricoh
 

Introduzione

Il masterizzatore sta diventando un accessorio sempre più spesso inserito all'interno di una configurazione sin dal primo acquisto; questo fenomeno è spiegabile sia con la comodità di poter creare propri CD-Rom, contenenti quello che si preferisce, sia per la necessità di effettuare copie di backup delle proprie applicazioni e dei propri file di lavoro per maggiore sicurezza dei dati.
I CD-Rom sono supporti memorizzabili sono una volta; il costo ridotto raggiunto dai supporti memorizzabili fa si che questo non rappresenti un problema ma la diffusione di unità riscrivibili, capaci cioè di incidere oltre ai tradizionali CD-R anche i CD-RW (CD Rewritable), permette di superare questo limite e di utilizzare un singolo CD-RW come supporto di backup (ad esempio, per salvare al termine di ogni giornata i propri lavori e/o file importanti). Attualmente la maggioranza dei masterizzatori in commercio è basata su meccanica riscrivibile.
Il secondo aspetto da analizzare nella valutazione di un CD-Rom è il tipo di interfaccia di collegamento utilizzata, che può essere EIDE oppure SCSI. La prima ha dalla sua la diffusione (pressoché tutte le motherboard in commercio hanno almeno due canali EIDE, ai quali è possibile collegare fino ad un massimo di 4 unità contemporaneamente) e il costo inferiore (i masterizzatori con interfaccia EIDE hanno un prezzo d'acquisto in genere leggermente inferiore agli stessi modelli dotati di interfaccia SCSI, non richiedendo oltretutto un controller esterno per funzionare). L'interfaccia SCSI è, d'altra parte, più "professionale", nel senso che ad un controller SCSI è possibile connettere un numero maggiore di periferiche e risulta essere molto più indipendente dal sistema di quanto non sia quella EIDE: in altre parole, è più difficile (almeno in teoria, all'atto pratico intervengono numerosi altri fattori) che utilizzando l'interfaccia SCSI si incappi in errori di buffer underrun durante la masterizzazione, soprattutto se contemporaneamente si utilizza il sistema per altre operazioni non troppo esigenti in termini di risorse di sistema (web browsing, word processing e simili, non di certo giochi 3D).

In queste pagine sono analizzati, in comparazione, due masterizzatori di produttori differenti, rispettivamente Yamaha e Ricoh, dotati di meccaniche riscrivibili dalle caratteristiche velocistiche simili (velocità massima di scrittura pari a 6x, in riscrittura di 4x e in lettura di 16x per lo Yamaha e di 24x per il Ricoh). I modelli sono lo Yamaha CDRW6416SZ, con interfaccia SCSI, e il Ricoh MP7060A, con interfaccia EIDE.

 
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