Microsoft, Citrix e HP per la nuova virtualizzazione

Microsoft, Citrix e HP per la nuova virtualizzazione

Le tecnologie per la virtualizzazione sono ampiamente usate nel consolidamento dei data center. La nuova sfida per Microsoft, Citrix e HP consiste nel diffondere la virtualizzazione di applicazioni e in futuro di servizi

di pubblicato il nel canale Programmi
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Virtualizzare le applicazioni e i desktop, non solo i server

Nel 2011 ben l'85% dei server in funzione saranno di tipo logico e  non fisico. Questa è un'interessante previsione formulata da IDC nei giorni scorsi. Per capire ancor meglio il concetto è necessaria un banale constatazione: se 85 server su cento saranno logici, solo 15 saranno quelli fisici e cioè quelli collocati nei data center. Ciò vuol dire che l'attuale processo di consolidamento sarà molto esasperato e le tecnologie di virtualizzazione ancor più diffuse.

Le motivazioni alla base del consolidamento sono di varia natura: da un punto di vista tecnico un servizio virtualizzato su un'infrastruttura affidabile e ben dimensionata offre migliori garanzie e un'elevata flessibilità di intervento. Inoltre, considerando il puro aspetto economico la possibilità di inserire in un solo server fisico più server logici comporta un razionale sfruttamento delle risorse e una riduzione del numero di macchine presenti in data center.

Nelle scorse settimane abbiamo avuto modo di parlare di questi argomenti e degli scenari previsti con HP, Citrix e Microsoft. Per gli addetti ai lavori siamo in una sorta di seconda era della virtualizzazione: il consolidamento dei server è ormai prassi nota agli amministratori di sistema e tali operazioni a livello di data center sono ormai di uso comune. Anche in questo dato può essere utile analizzare una cifra fornita da IDC: il numero dei server ha subito di recente un decremento stimato in circa il 5% del totale quindi, secondo gli esperti, tali cifra conferma il processo di consolidamento.

Il fronte su cui tutti gli interlocutori citati, ma non solo, sono impegnati è quello relativo alla virtualizzazione delle applicazioni, dei desktop o di specifici servizi. Per il momento sia Microsoft che Citrix conferma come siano solo le grandi imprese quelle ad aver affrontato problematiche relative alla virtualizzazione di applicazioni o di desktop, infatti, le competenze richieste e il tempo necessario per le fasi di sviluppo non consentono alle piccole e medie imprese di poter fare altrettanto. Ma, come vedremo nella parte finale di questo breve articolo, le cose potrebbero cambiare, anche prima del previsto.

Matteo Mille - direttore della divisione server & tools di Microsoft Italia - parte da una considerazione elementare che di per sé giustifica il trend attuale: il consolidamento dei data center ha confermato che le tecnologie di virtualizzazione funzionano e il loro successo in ambito data center ne giustifica l'esportazione anche in altri ambiti, come quello desktop. Quindi, rifacendo il punto, la virtualizzazione nei data center ha consentito agli addetti ai lavori di prenderne piena conoscenza, al punto da implementare tali tecnologie anche per la realizzazione delle postazioni di lavoro.

Infatti, la possibilità di avere sistemi thin client, più economici e sicuri, in grado di interagire con un server capace di mettere a disposizione una specifica applicazione è l'attuale obiettivo di molte aziende. Come appena accennato, i thin client possono essere scelte interessanti  sotto vari aspetti: il loro costo è inferiore a quello di un pc vero e proprio e la sicurezza offerta da un sistema simile è superiore. Infatti, sul client non risiedono dati: tutte le interrogazioni vengono effettuate sul server remoto le cui policy di gestione e amministrazione offrono standard superiori rispetto alla gestione di svariate postazioni di lavoro.

 
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