Wireless power, catoms, sensori neuronali e robot nel futuro di Intel
Intel parla di Wireless Power, catoms, robot, processi produttivi e interfacce neuronali che nel futuro entreranno a far parte della nostra quotidianità. Non solo: entro 40 anni la capacità elaborativa delle macchine eguaglierà quella dell'uomo. Siamo alla vigilia di una rivoluzione che può sfuggirci di mano?
di Alessandro Bordin, Andrea Bai pubblicato il 26 Agosto 2008 nel canale SistemiIntel
Steve Wozniak
In apertura alla terza giornata dell'IDF Fall 2008 Intel ha realizzato con la collaborazione di Moira Gunn, giornalista statunitense di trasmissioni radiofoniche come Tech Nation e BioTech Nation, un'intervista a Steve Wozniak, il celebre co-fondatore di Apple Computer nonché creatore dei sistemi Apple I e Apple II.
Dall'intervista emerge la figura di un inventore vecchio stampo, un uomo appassionato nell'accezione più "romantica" del termine alla progettazione, descrivendola come un "lavoro mentale estremamente intenso" che ha amato fin dall'infanzia grazie anche all'influenza del padre, ingegnere presso la Lockheed Corporation (più recentemente divenuta Lockheed-Martin), che gli ha insegnato le basi dell'elettronica. Steve racconta di aver progettato il suo primo apparecchio tecnologico all'età di 10 anni, un piccolo "computer" in grado di giocare a tic-tac-toe (anche conosciuto come "tris"). "Progettare è appagante. Ma la ricompensa non sono i soldi, la ricompensa è qualcosa che non si può toccare, che è nella tua testa: è ciò che vuoi fare davvero".
"Woz" (questo l'amichevole appellativo che Wozniak si è guadagnato nel corso degli anni) ricorda con piacere i momenti della sua giovinezza passati a progettare i primi personal computer, osservando come la condizione di trovarsi con risorse finanziare pressoché nulle rappresenti un fortissimo stimolo alla progettazione stessa: "Cercavo ogni stratagemma praticabile per risparmiare il più possibile. Essere a corto di soldi è un grande aiuto, al contrario di quel che si possa pensare. Sei costretto a focalizzarti su ciò che è realmente necessario e a fare il meglio che puoi con quanto hai a disposizione".
Ed è la passione per la progettazione che ha portato Wozniak a realizzare il primo sistema Apple I, inseguendo il sogno di costruire uno strumento che potesse in qualche modo semplificare le attività della gente ed in modo particolare qualcosa che potesse essere davvero alla portata di tutti. Woz sottolinea come più che alla realizzazione di un semplice computer si fosse concentrato sulla realizzazione di un computer che potesse entrare nelle case della gente.
E' stato durante gli anni come impiegato di un'azienda del calibro di
Hewlett-Packard, per la quale lavorò come ingegnere dedicato alla realizzazione
di calcolatrici tascabili, che Wozniak ha avuto modo di progettare Apple I e
Apple II nel proprio tempo libero. Ma l'impulso di avviare un giro di affari su
queste creazioni è venuto da Steve Jobs: "ogni volta che realizzavamo qualcosa
di grande Steve (Jobs ndr) diceva 'vendiamolo!'".
E la dimostrazione di quanto Wozniak abbia realizzato Apple I e Apple II per
passione sta nel fatto che, come egli stesso ha raccontato, non avrebbe mai
voluto abbandonare il proprio impiego di ingegnere presso HP. E che una volta
presa la decisione, in seguito ad una estenuante opera di persuasione da parte
di Jobs, ha proposto per ben cinque volte ad HP, tutte con esito negativo,
l'acquisto dei progetti di Apple I e Apple II: "Mi sentivo in dovere di offrire
le mie invenzioni al mio datore di lavoro".