Microsoft Windows 10 e OneDrive: novità in vista
Con la build 9879 di Windows 10 Technical Preview Microsoft ha introdotto grosse novità nell'integrazione di OneDrive con il sistema operativo. Cambia il modo con il quale i file vengono sincronizzati e visualizzati da File Explorer
di Fabio Boneschi pubblicato il 28 Novembre 2014 nel canale Sistemi OperativiWindowsMicrosoft
Nuove modalità d'uso per OneDrive e Windows 10
OneDrive è stata un'importante innovazione per il mondo Windows: con questa soluzione Microsoft ha voluto proporre un servizio di Cloud Storage proprio, accessibile da piattaforme mobile e da dispositivi desktop con app dedicate o con un comune browser Web. La società di Redmond si è messa in diretta concorrenza con altri grossi calibri del settore, primo fra tutti Google con le proprie soluzioni Google Drive ma anche con una serie di altri attori minori della scena, che fino a quel momento avevano potuto godere di un sufficiente spazio sul mercato.
Per Microsoft OneDrive diviene sempre più un servizio fondamentale e nelle recenti versioni del sistema operativo le tecnologie cloud sono rese disponibili in modo sempre più pervasivo. Chiunque ad esempio abbia eseguito l'installazione di un sistema con Windows 8.1 avrà potuto notare che OneDrive può essere definito come destinazione di default per tutti i salvataggi, opzione estesa e implementata anche nelle applicazioni di Office.
Lo spazio di storage di OneDrive viene considerato da Microsoft una risorsa a tutti gli effetti disponibile, e ciò non è cosa di poco conto: non si fa differenza tra una risorsa in OneDrive e una disponibile in locale. E questo approccio è ancor più evidente aprendo File Explorer nel quale gli elementi conservati n Cloud o in locale vengonono rappresentati con il medesimo simbolo.
Di fatto però per i file conservati in OneDrive veniva creato una sorta di link al file stesso memorizzato in remoto e volendo accedere a tale contenuto veniva avviato il download in locale del file stesso. Per ovviare a ciò c'era la possibilità di impostare per ogni singolo file la possibilità di accesso offline o meno, e questa opzione per cli utenti più esperti ha rappresentato un'importante novità: veniva di fatto implementato un controllo estremamente granulare su ciò che si desiderava gestire anche offline o meno.
Questa funzionalità agendo a livello di singolo file si rivela molto utile per chi ha a disposizione dispositivi mobile con ridotte possibilità di storage, infatti, su questi dispositivi si può decidere di non scaricare - o meglio di non rendere disponibili offline - file di grandi dimensioni o di sporadico utilizzo.
Questo approccio - innovativo, molto semplice, lineare e apprezzato da molti utenti - verrà però rivisto in Windows 10 e nell'ultima build 9879 di Windows 10 Technical Preview si è già potuto vedere qualche importante elemento di cambiamento. Prima però di descrivere le novità previste per il futuro di OneDrive indichiamo quali siano le motivazioni che hanno suggerito a Microsoft di cambiare rotta.
Innanzitutto consideriamo che il funzionamento di OneDrive si è mostrato valido in presenza di sistemi costantemente connessi al Web con un collegamento veloce, e queste due caratteristiche di accesso 'costante e veloce' non sono universalmente diffuse. Nel momento in cui non si dispone di una connessione Web accettabile ci si scontra con la realtà: i dati che il file explorer mostra in elenco non sono effettivamente raggiungibili con le impostazioni di default. Questo particolare ha creato confusione in alcuni utenti, forse anche per il fatto che l'opzione per rendere uno o più file disponibili anche offline non era nota.
Queste critiche hanno suggerito a Microsoft un parziale passo indietro, infatti, nella recente build 9879 di Windows 10 Technical Preview sono profondamente cambiate le modalità di gestione di OneDrive e se ne sarà accordo chiunque abbia fatto l'aggiornamento: al primo avvio del sistema viene mostrato un messaggio evidenziato in un box rosso nel quale si richiede all'utente di effettuate la configurazione relativa alla sincronia di OneDrive.